Il 2024 sarà un anno chiave per la finanza green, per la transizione ecologica, per mettere a terra l’Accordo ONU di Montreal-Kunming sulla Biodiversità, per il rafforzamento del multilateralismo sullo sviluppo sostenibile a partire dal G7 e per accelerare la sfida degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Un’agenda internazionale fittissima che Materia Rinnovabile ha riassunto per voi.

Presidenza G7

Dal 1° gennaio 2024 l’Italia ha assunto la Presidenza del G7, il gruppo che riunisce Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e USA, e la manterrà fino al 31 dicembre. È la settima volta che l’Italia assume la presidenza del G7 dal 1975. La riunione dei capi di stato è attesa dal 13 al 15 giugno in Puglia, nella cornice del resort di lusso di Borgo Egnazia.

Tantissimi i temi sul tavolo. Innanzitutto le guerre in Ucraina e in Palestina ma anche lo sviluppo con massima attenzione sull’Africa e sullo sbandierato Piano Mattei. “La sfida è costruire un modello di partenariato vantaggioso per tutti, lontano da logiche paternalistiche o predatorie”, si legge nel sito della presidenza italiana del forum.

Tra i temi chiave del summit dei leader ci saranno le migrazioni, l’intelligenza artificiale e la sua regolamentazione, il nesso clima-energia e la sicurezza alimentare, sbandierata da Roma già a Dubai durante COP28. Per il clima l’attenzione sarà sulla decarbonizzazione, sulla riforma della finanza climatica e sulla just transition. Da segnarsi le ministeriali di Clima, energia e ambiente a Torino (28-29-30 aprile) e di Finanza a Stresa (23-24-25 Maggio).

10° World Water Forum

Sempre più al centro delle politiche di adattamento e sviluppo sostenibile, l’acqua torna sotto i riflettori con il World Water Forum (WWF), il più grande evento globale legato al prezioso elemento, organizzato dal World Water Council (WWC), una piattaforma internazionale multi-stakeholder che riunisce quasi 400 istituzioni, provenienti da 70 paesi in tutto il mondo.

Il 10° World Water Forum si terrà a Bali dal 18 al 24 maggio 2024, per implementare una visione strategica comune sulle risorse idriche e sulla gestione dei servizi idrici tra tutti i membri della comunità globale. Per arrivare preparati all'evento, il 15 e 16 febbraio quasi mille membri della comunità mondiale dell'acqua (policy maker, attivisti, imprese, giornalisti) si incontreranno a Jakarta per lavorare nello specifico sul diritto all’acqua e i servizi igienico-sanitari sono priorità politiche.

Elezioni Europee

Insieme alle elezioni USA, le elezioni europee (6-9 giugno) sono quelle che più impatteranno le politiche ambientali, climatiche e di sviluppo industriale del decennio. Se il Green Deal voluto da Ursula von der Leyen ha saputo dare una grande accelerazione alla decarbonizzazione dell’industria europea e alla transizione circolare, è fondamentale anche eleggere un Parlamento lontano da posizioni populiste e anti-ambientaliste.

La campagna elettorale è appena iniziata: non aspettatevi fuochi d’artificio, ma un dibattito distratto e approssimato, per quello che invece è un voto in grado di definire il futuro dell’Unione.

COP16 sulla biodiversità

La COP15 sulla biodiversità si era chiusa a Montreal nel dicembre del 2022 con la stesura del Global Biodiversity Framework, contenente una serie di obiettivi per invertire e fermare il declino della biodiversità entro il 2030. In Colombia, dal 21 ottobre al 1° novembre 2024, la Conferenza delle Parti dovrà definire vari meccanismi di attuazione del Global Biodiversity Framework e allocare risorse economiche per la tutela e il ripristino degli habitat naturali.

Aspettatevi una ridotta attenzione mediatica (con l’eccezione di Materia Rinnovabile che seguirà i lavori in presenza), nonostante la centralità del processo ONU. L’Italia saprà distinguersi in questa sede?

COP29 sui cambiamenti climatici

La ventottesima conferenza delle parti sui cambiamenti climatici, la COP28, si è conclusa a Dubai nel Dicembre 2023 con la stesura del Global Stocktake e del criticato obiettivo di dismettere l'uso dei combustibili fossili al 2050. Un traguardo reputato troppo poco ambizioso dalla scienza, ma un successo in quanto a riuscita dei processi multilaterali.

Nella prossima COP sul clima, la COP29, si prevede che dovranno essere resi operativi i diversi meccanismi di finanza climatica (Fondo sull'adattamento, sulla mitigazione, sul Loss and Damage, meccanismi dei mercati della CO2, New Collective Quantified Goal on Climate Finance). La COP29 si dovrebbe tenere a Baku, in Azerbaigian, a novembre. Una scelta contestata da molti in quanto l'Azerbaigian è un Paese esportatore di combustibili fossili, membro dell'OPEC+, e in cui non c'è piena libertà d'espressione.

COP16 - Desertificazione

L’UNCCD è una delle tre Convenzioni di Rio – insieme alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e alla Convenzione sulla diversità biologica (CBD). La negoziazione dell’UNCCD è stata prevista nell’Agenda 21, il programma d’azione adottato alla Conferenza di Rio nel 1992. L'UNCCD è stata adottata il 17 giugno 1994 ed è arrivata, dopo 30 anni, alla sua sedicesima iterazione che si terrà dal 2 al 13 dicembre a Riyad, in Arabia Saudita.

La Cenerentola di Rio dovrà lavorare per accelerare i programmi di lotta alla desertificazione e alla siccità, rafforzando il ripristino degli ecosistemi. Processo chiave ma che forse dopo 30 anni potrebbe essere pronto a dissolversi dentro il percorso negoziale sulla biodiversità che ha obiettivi e strumenti simili.

 

Immagine di copertina: Kiara Worth, UNFCCC COP28