Ogni giorno siamo chiamati a compiere scelte che ci posizionano moralmente, che definiscono la condotta di una vita. Dagli atti d’acquisto al sostegno online di idee altrui, dalle azioni di volontariato al linguaggio usato, mostriamo una preferenza che va inevitabilmente ad avere un impatto a livello politico, sociale, economico e in ultima istanza morale. Il voto, quello elettorale, è una di queste scelte, una delle più potenti, in grado di cambiare il corso della storia. Può determinare il successo (o l’insuccesso) della transizione ecologica, della pace, dell’internazionalismo, del rafforzamento dei diritti, dello sviluppo economico e della prosperità.

Anche il voto in sé, in quanto azione, qualsiasi voto a qualsiasi partito, sancisce una scelta che ci posiziona moralmente. L’atto di andare a votare ribadisce la natura democratica del paese in cui viviamo, riconosciamo tutti i nostri concittadini e le nostre concittadine come pari (aventi diritto), accettiamo la possibilità che idee diverse dalle nostre possano prevalere. Non votare può essere caratterizzato come un modo per esprimere che non ci riconosciamo nell’offerta politica dei partiti, certo. Ma allo stesso modo non votando si sostiene la possibilità di un mondo in cui il potere può essere preso in maniera unilaterale, dove l’economia ha il primato sulla politica, dove non ci sono pari, dove si disconosce l’istituzione dello stato, dell’Unione o della Federazione. Con la crescita dei populismi globali e le forze antisistema, in Europa, India, USA, eccetera, è cresciuta parallelamente l’astensione dal voto. Un segnale preoccupante che dimostra il pesante arretramento delle istituzioni e un lento scivolare verso un anarco-capitalismo disprezzante della res publica, l’assenza di volontà di partecipazione.

Per questo Materia Rinnovabile ha sposato la campagna Usa il tuo voto per le elezioni europee dell’8-9 giugno (qui trovate tutte le informazioni per votare!), ribadendo l’importanza della partecipazione a queste elezioni. Io voto, e tu? recita un nostro banner, ripreso in tutti i post e gli articoli dedicati a una serie di interviste a tutte le forze politiche che hanno accettato di parlare con noi (e ci fa piacere che quasi tutti i principali partiti abbiano accettato).

“La campagna Usa il tuo voto punta a sensibilizzare i cittadini sull'importanza della democrazia, che non va data per scontata”, spiega Carlo Corazza, direttore dell'Ufficio del Parlamento europeo in Italia. “Racconta il passaggio di testimone tra generazioni nate e vissute in circostanze storiche diverse: chi ha conosciuto guerre e regimi illiberali sottolinea ai più giovani quanto sia importante difendere la libertà. Andare a votare l'8 e 9 giugno è un modo per ribadire la nostra aderenza al principio di autodeterminazione, la nostra voglia di contare."

Come rivista orgogliosamente europea ed europeista, supportare il get-out-the-vote, la partecipazione elettorale, è un dovere etico, allineato con i valori della testata. Ma soprattutto un segnale chiave per dare forza a nuovi Green, Blue e Circular Deal europei per rafforzare il settore economico e affrontare la policrisi ambientale.

Spesso non si vota perché non si conoscono i candidati, ci si limita ai cartelloni e agli slogan. Per questo abbiamo dedicato, nell’ultima settimana, un’intervista al giorno a un candidato di uno schieramento che ha deciso di dialogare con noi discutendo di riforme europee, Green Deal, decarbonizzazione, sviluppo economico, difesa. Abbiamo parlato con Annalisa Corrado (PD), Giovanni Mori (AVS),  Alfonso Maria Gallo (SUE), Salvatore De Meo (FI), Ugo Biggeri (M5S), e abbiamo interpellato, senza risposta, Alessandro Ciriani, Annalisa Tardino, Silvia Sardone (FdI), Stefano Zannier e Claudio Borghi (Lega), per conoscere in dettaglio le loro idee. Non tutti hanno risposto. Coloro che lo hanno fatto ci hanno spiegato quali competenze porteranno, se eletti, all’Europarlamento per lavorare su importanti riforme che condizioneranno le nostre vite. Cliccando sui nomi potrete accedere direttamente alle loro interviste e valutare da voi se possono essere vostri rappresentanti a Bruxelles.

L’8 e il 9 giugno recatevi alle urne. Alla sera dopo una gita domenicale, o subito all’apertura per vedere chi sono i più solerti. Ottenere la tessera elettorale è facile, sul sito del vostro comune trovate tutte le informazioni. Io voto. E tu?

 

 

Immagine: Alexey Larionov, Unsplash

 

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