Da quest’anno una nuova ordinanza ha esteso l’incentivo statale dedicato alla riedificazione delle abitazioni private nelle aree dell’Appennino Centrale danneggiate dal sisma del 2016, noto come “terremoto di Amatrice”. La misura prevede un aumento del 10% del contributo economico destinato alla realizzazione di strutture portanti in legno.

L’incentivo è valido solo per edifici privati che hanno subìto danni molto gravi, classificati come L4 (cioè che compromettono la sicurezza della struttura), e che devono quindi essere demoliti e ricostruiti. L’ordinanza è stata emessa il 31 gennaio 2025 dal commissario straordinario al sisma 2016 Guido Castelli, che l’ha presentata a Roma il 20 marzo.

Il “cantiere edile più grande d’Europa”

L’obiettivo della nuova ordinanza è favorire l’utilizzo del legno nel cosiddetto “cratere sisma 2016-2017”, un termine usato per indicare l’insieme dei 138 comuni dell’Appennino Centrale colpiti dalla serie di eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016 con una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 con epicentro nel comune di Accumoli, nel Lazio.

Altri eventi sismici si verificarono nei mesi seguenti, soprattutto nelle Marche, ma anche in Umbria e Abruzzo e ancora nel Lazio, provocando centinaia di morti e il crollo di molti edifici. Negli anni successivi, anche a causa delle difficoltà e dei ritardi nella ricostruzione, molte persone lasciarono le proprie abitazioni, portando a un progressivo abbandono dei centri abitati.

“Rilanciare l’area del cratere del centro Italia significa ricreare una condizione economica di vivibilità, invertendo quello che era un flusso, non esclusivamente legato al terremoto, di spopolamento di quelle zone”, ha commentato il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida riferendosi all’ordinanza, approvata dopo la discussa cancellazione del Superbonus 110% anche per le vittime del terremoto.

Infatti, il Superbonus rivestiva un ruolo importante nella ricostruzione delle aree colpite dal sisma, perché numerosi cantieri si basavano su questa agevolazione. Pertanto, la sua eliminazione è stata molto criticata da chi si occupava dei progetti di ricostruzione.

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L’importanza del legno nella ricostruzione post sisma

Il nuovo provvedimento si pone dunque come una modalità innovativa per supportare i terremotati del 2016 nella riedificazione delle proprie case, puntando sulla versatilità del legno.

“L’utilizzo della filiera del legno nella ricostruzione è sostenuto dal Ministero e permette di tornare ad avere una corretta gestione del bosco ed evitarne l’abbandono”, ha concluso il ministro Lollobrigida. “Oltre a garantire nuove opportunità economiche è utile a rafforzare il contrasto al dissesto idrogeologico e a valorizzare queste aree. Guardiamo avanti considerando il punto di arrivo di oggi come un punto di partenza per nuovi obiettivi di sviluppo ambientale, economico e produttivo.”

“Prevedere un incentivo del 10% per chi sceglie il legno per la ricostruzione degli edifici significa riconoscerne il valore quale materiale naturale in grado di coniugare alte prestazioni di sicurezza, resistenza sismica, efficienza energetica e innovazione. Un materiale indispensabile per una ricostruzione veloce e di qualità”, ha puntualizzato il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin. “Come FederlegnoArredo siamo felici di proseguire la collaborazione con Ministero e struttura commissariale affinché la misura possa tradursi anche in un’opportunità di crescita e sviluppo per i territori interessati, per il tessuto imprenditoriale e per i cittadini, rafforzando la filiera boschiva, creando anche nuove opportunità occupazionali nelle aree interne appenniniche. In un momento economico complesso crediamo che promuovere l’edilizia in legno significhi non solo investire in qualità e riduzione dell’impatto ambientale, ma anche in sviluppo sociale ed economico, secondo il modello della bioeconomia circolare.”

A questo proposito, Assolegno, associazione di FederlegnoArredo, ha anche recentemente organizzato un evento a Milano proprio per valorizzare la filiera del legno e il ruolo delle foreste in Italia, con un focus sulla bioedilizia.

La potenzialità della risorsa forestale dell’Appennino

Va ricordato che, secondo i dati del Centro Studi FederlegnoArredo, il fatturato della produzione in legno per l’edilizia è cresciuto del 2% nel 2023 rispetto al 2022, per un valore pari a 3,3 miliardi di euro. Tuttavia, la filiera italiana del legno e dell’arredo registra una carenza di materia prima. Spesso il legname viene quindi reperito all’estero: per esempio, neI 2023 iI valore deIIe importazioni è stato pari a 5,9 miliardi di euro.

Per FederlegnoArredo, l’utilizzo di legname proveniente dalle foreste dell’area terremotata – che attualmente è impiegato quasi esclusivamente come legna da ardere – potrebbe migliorare questa situazione. All’interno del cratere sisma 2016, infatti, i boschi maturi presenti sul territorio occupano una superficie di circa 3.600 chilometri quadrati, secondo un’analisi di Fondazione IFEL e Fondazione Symbola.

A questi numeri vanno aggiunti 2.000 chilometri quadrati di bosco in avanzamento, derivante dall’abbandono di prati e pascoli. In totale, dunque, circa il 70% degli 8.000 chilometri quadrati del cratere sono occupati da una copertura boschiva di varia natura che potrebbe essere impiegata per la ricostruzione delle aree terremotate.

“La rinascita di queste comunità deve partire soprattutto dai valori espressi dal territorio, di cui il bosco rappresenta una caratteristica predominante”, ha precisato il commissario Castelli. “Valorizzando al meglio questa preziosa risorsa possiamo favorire la creazione di nuova occupazione, uno sviluppo sostenibile e, al contempo, migliorare il controllo del territorio, rendendolo così meno fragile. Crescita e lavoro, inoltre, sono quelle precondizioni essenziali per incentivare le persone a restare nella loro terra. Si tratta di una strategia complessa e articolata, che stiamo adottando grazie al costante sostegno del ministro Lollobrigida e alla fattiva collaborazione di tutti gli attori intervenuti oggi.”

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In copertina: immagine Envato