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In occasione dell'inizio dell’anno nuovo, diamo un'occhiata più da vicino allo stato attuale dei polimeri bio-based. Prendiamo in esame la rapida crescita della capacità produttiva, i grandi investimenti attualmente in corso in Cina, Europa e Medio Oriente e le nuove condizioni politiche in Europa che stanno spingendo la domanda di polimeri biodegradabili. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto, la capacità globale dei polimeri bio-based crescerà fortemente nei prossimi cinque anni, molto più rapidamente rispetto a quella dei polimeri di origine fossile. Per i 14 polimeri bio-based presentati alla European Bioplastics Conference (EBC, nel dicembre 2024 a Berlino), il tasso annuo di crescita composto (CAGR) previsto tra il 2024 e il 2029 è pari a un impressionante 18%. La capacità totale raggiungerà i 5,7 milioni di tonnellate nel 2029, con la quota maggiore rappresentata dal PLA.
I dati sono stati raccolti dal gruppo internazionale di esperti del Nova Institute sui polimeri bio-based. Considerando tutti i 17 polimeri bio-based attualmente disponibili sul mercato, il CAGR previsto tra il 2024 e il 2029 si attesta al 13%, a fronte di un 2-3% per i polimeri di origine fossile. Questo trend porterà la quota dei polimeri bio-based sul mercato globale dei polimeri a crescere dall'attuale 1% fino a circa l'1,5% nei prossimi anni.
È emerso ed è stato discusso anche il basso tasso di utilizzo di alcune capacità produttive, in particolare per il PLA in Cina. Questo aspetto era già stato evidenziato nel rapporto Bio-based and Biodegradable Plastics Industries in China, pubblicato dal Nova Institute nel maggio 2024. Nonostante si trovi ancora nelle sue fasi iniziali, l'industria cinese dei polimeri bio-based sta registrando una crescita rapida, trainata in gran parte da incentivi politici. Le proiezioni indicano un’espansione considerevole che raggiungerebbe i 2,53 milioni di tonnellate entro il 2026, rispetto alle 765.000 tonnellate del 2023, con un CAGR del 49% circa.
In secondo luogo, gli investimenti in nuove capacità produttive si concentreranno in Cina, Europa, Medio Oriente e Stati Uniti. NatureWorks (USA) è attualmente il principale produttore di acido lattico (LA) e acido polilattico (PLA). Le capacità installate di 198.000 tonnellate/anno per il LA e 165.000 tonnellate/anno per il PLA negli Stati Uniti verranno ampliate nel 2025 con nuove installazioni in Thailandia. In questo modo, la capacità produttiva totale di NatureWorks in Asia raggiungerà le 175.000 tonnellate/anno, a cui si aggiungeranno quelle nordamericane.
Nel frattempo, l'azienda belga Futerro diventerà il secondo produttore mondiale di LA e PLA. I progetti in Cina, realizzati in collaborazione con BBCA Biochemical, hanno portato a una capacità produttiva di 30.000 tonnellate/anno di PLA, che ora è in fase di espansione fino a 150.000 tonnellate/anno. Il prossimo impianto di Futerro sorgerà in Normandia, Francia. Con un investimento complessivo stimato di 500 milioni di euro, sarà la prima bioraffineria d'Europa completamente integrata, circolare e sostenibile. Con una capacità produttiva annuale di 125.000 tonnellate di LA e 75.000 tonnellate di PLA, unitamente al processo di riciclo, questo progetto rappresenta una novità mondiale nel campo dei polimeri bio-based.
Emirates Biotech, nuovo arrivato nella produzione di PLA, ha annunciato a dicembre 2024 i dettagli specifici del suo progetto di PLA negli Emirati Arabi Uniti. L'impianto di biopolimeri da 160.000 tonnellate all'anno sarà il primo impianto di produzione di PLA in Medio Oriente. Emirates Biotech ha scelto Sulzer come fornitore tecnologico per l'impianto, che sarà costruito in due fasi, ciascuna con una capacità annua di 80.000 tonnellate. La costruzione del primo impianto di PLA è prevista per il 2026, con l'entrata in funzione all'inizio del 2028. L'impianto utilizzerà l'acido lattico come materia prima. Il nuovo CEO di Emirates Biotech, Marc Verbruggen, precedentemente a capo di NatureWorks, ha presentato durante l'EBC2024 diversi fattori che favoriranno la crescita del PLA in Medio Oriente, tra cui l'aumento della domanda di imballaggi sostenibili, supporto e politiche normative favorevoli, oltre a applicazioni innovative che stanno creando nuovi mercati per il PLA.
Durante l'EBC2024, la US Plastics Industry Association ha mostrato come nel 2022 la produzione statunitense di polimeri bio-based, inclusi quelli derivati dal bilancio di massa, rappresentasse lo 0,6% della produzione totale di polimeri negli Stati Uniti. Questi ultimi si posizioneranno come il secondo produttore mondiale di polimeri bio-based, con una quota del 19% della produzione globale in quell'anno. Entro il 2028, si prevede che la capacità produttiva di polimeri biobased negli Stati Uniti crescerà del 17%.
In terzo luogo, gli investimenti nelle capacità produttive di polimeri bio-based sono principalmente guidati da quadri normativi che stimolano la domanda. L'esempio più recente è il Regolamento imballaggi dell'Unione Europea (PPWR), adottato formalmente dal Consiglio Europeo il 16 dicembre. Le nuove norme mirano a ridurre la produzione di rifiuti da imballaggio, fissando obiettivi vincolanti di riciclo, limitando alcuni tipi di imballaggi monouso e imponendo agli operatori economici di ridurre al minimo l'uso di imballaggi. Per la prima volta, viene introdotto l'obbligo di compostabilità industriale per alcune applicazioni: "Bustine permeabili per tè, caffè o altre bevande, o unità monodose morbide per tè, caffè o altre bevande, destinate a essere utilizzate e smaltite insieme al prodotto; e etichette adesive applicate a frutta e verdura".
Inoltre, gli stati membri potranno decidere autonomamente se rendere compostabili altre applicazioni, a condizione che siano disponibili infrastrutture adeguate: “Unità monodose non permeabili per tè, caffè o altre bevande, per macchine e che sono utilizzate e smaltite assieme al prodotto, formate da materiali diversi dal metallo, borse per la spesa in plastica ultraleggera e borse per la spesa in plastica leggera”. L'intero regolamento entrerà in vigore 36 mesi dopo la sua adozione, quindi a partire da gennaio 2028.
L'impatto di questo nuovo regolamento è già risultato evidente durante la conferenza, quando due aziende, TotalEnergies Corbion (FR/NL) e Sinclair International (UK), hanno presentato durante l’EBC2024 etichette adesive per frutta e verdura realizzate con plastiche, colle e inchiostri compostabili industrialmente. Altre aziende seguiranno presto, dimostrando il dinamismo e la rapidità con cui l'industria sta rispondendo alla nuova domanda sostenibile stimolata dalle politiche.
Un altro passo importante riguarda la creazione della domanda per i prodotti biodegradabili nel suolo: i film per pacciamatura biodegradabili nel suolo, gli agenti di rivestimento e i polimeri idroretentori sono inclusi nel Regolamento sui prodotti fertilizzanti dell'Unione Europea (FPR). I nuovi criteri di biodegradabilità sono rigorosi, ma scientificamente fondati e dimostreranno pienamente che i film per pacciamatura biodegradabili e certificati sono sicuri per l'ambiente e possono persino contribuire alla salute e fertilità del suolo come "fattori di miglioramento". Questi prodotti biodegradabili nel suolo potranno essere certifocati con il marchio CE (dal 20 novembre 2024 per i film biodegradabili per pacciamatura e dal 17 ottobre 2028 per gli agenti di rivestimento e i polimeri idroretentori). Ciò significa che sono stati sottoposti a una valutazione aggiuntiva per soddisfare i severi requisiti di sicurezza, salute e protezione ambientale dell'Unione Europea e potranno essere commercializzati senza restrizioni nel mercato unico esteso dello spazio economico europeo (SEE). "L'inclusione apre la strada a ulteriori investimenti, innovazioni e ricerche in questo settore, strettamente legato a un'economia circolare bio-based", ha dichiarato Hasso von Pogrell, Managing Director di European Bioplastics.
Il prossimo grande evento sui polimeri rinnovabili (secondo giorno) e sulla biodegradazione (terzo giorno) si terrà a Siegburg, in Germania, dal 22 al 24 settembre 2025, e si prevede una partecipazione di 500 persone: sarà la Renewable Materials Conference, a cui ci si può iscrivere sul sito ufficiale dell’evento.
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In copertina: immagine Envato