L’Italia osserverà cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. Il Consiglio dei ministri ha ufficializzato la decisione oggi, martedì 22 aprile 2025.

I funerali di Papa Bergoglio si svolgeranno sabato 26 in Vaticano, e il difficile compito di coordinamento delle attività e gestione di tutte le strutture coinvolte sarà affidato, come avvenne nel 2005 dopo la morte di Papa Giovanni Paolo II, al capo del dipartimento della Protezione civile, che dallo scorso anno è Fabio Ciciliano. Un incarico particolarmente impegnativo, dato che il funerale del Pontefice si inserisce in giornate piene di manifestazioni in vista dei festeggiamenti per la Liberazione del 25 aprile e in un anno caratterizzato da un forte afflusso di turisti a Roma per il Giubileo.

Alle esequie sono attese milioni di persone, compresi numerosi leader mondiali: una sfida importante per la mobilità nella capitale. Quando il lutto nazionale verrà confermato, le bandiere degli edifici pubblici italiani verranno poste a mezz’asta, gli eventi ufficiali del governo saranno sospesi (con eccezione per quelli di beneficenza o con finalità umanitaria) e nelle scuole pubbliche si osserverà un minuto di silenzio.

Sergio Mattarella ricorda Papa Francesco: “Un punto di riferimento”

Un messaggio di cordoglio profondo è arrivato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Accanto al dolore per la morte di Papa Francesco, avverto […] un senso di vuoto: il senso della privazione di un punto di riferimento cui guardavo. Come non ricordare Laudato si’ sull’equità nell’uso delle risorse naturali? O Fratelli tutti sulla unicità della famiglia umana? O la sua costante attenzione alle periferie del mondo, ai poveri, ai più deboli, ai migranti?”.

Per Mattarella, “Francesco è stato sempre uomo di speranza, convinta, contro ogni difficoltà”, che ha trasmesso “anche nei giorni della sua malattia offrendo un esempio per tutti i sofferenti”. Il presidente ha poi ricordato “con grande riconoscenza le tante occasioni di incontro.  La sua visita al Quirinale, storica. Gli incontri non ufficiali, riservati, personali”, ma soprattutto “quel che ha deciso di fare […] nel giorno di Pasqua, con la benedizione al mondo, e il giro in piazza tra i fedeli”, che “oggi, appare come un saluto alla Chiesa e alle donne e agli uomini di tutto il mondo”.

Giorgia Meloni: “Un grande uomo”. Elly Schlein: “Il Papa degli ultimi”

Espressioni di cordoglio per la morte del Papa sono arrivate anche da esponenti del Governo e del Parlamento. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo ha definito un “grande uomo  e un grande pastore”, ricordando il suo rapporto personale con il pontefice, che aveva visitato il 19 febbraio mentre si trovava ricoverato all’ospedale Gemelli. La premier ha anche annunciato di aver rimandato la visita in Uzbekistan e Kazakistan prevista per questo finesettimana per partecipare ai funerali di Bergoglio.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha parlato del papa come “guida spirituale di immenso carisma e testimone di fede vissuta”, mentre il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha ricordato le “parole di pace, i gesti di misericordia e il costante richiamo alla fratellanza tra i popoli” del pontefice.

Anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein l’ha salutato come “Papa degli ultimi, degli emarginati, il Papa della giustizia sociale e dell'impegno per il Pianeta: il suo potente messaggio di pace e di fraternità resterà un'impronta durevole di vicinanza, compassione, amore per il prossimo che continuerà a lasciare il segno”, esprimendo vicinanza “alla comunità cattolica e a tutte e tutti coloro che nel mondo lo piangeranno e ne porteranno avanti l'impegno per i più poveri".

Giuseppe Conte, premier durante la pandemia, ha ricordato l’immagine di Papa Francesco che pregava per il mondo il 27 marzo 2020, in una piazza San Pietro deserta, definendone la morte “un dolore immenso. Le sue ostinate parole di pace, dialogo e solidarietà a tutti i costi sono e resteranno una guida per tutti noi in questi tempi così difficili. Grazie per ogni insegnamento, riposi in pace”.

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In copertina: Sergio Mattarella incontra Papa Francesco in Vaticano in occasione della cerimonia di canonizzazione dei beati italiani Giuseppe Allamano e Elena Guerra Archivio del Quirinale