Sono oltre 200.000 le persone attese per i funerali di Papa Francesco, che si svolgeranno questo sabato, 26 aprile 2025, alle ore 10 in Piazza San Pietro. Una stima, emersa nel corso del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi martedì 22 aprile, che rappresenta un’importante sfida per il comune di Roma, a causa della concomitanza dei funerali con altri eventi di grande portata.
In un arco di tempo piuttosto limitato, infatti, a Roma si svolgeranno le celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione d’Italia (il 25 aprile), il Giubileo degli adolescenti (in programma tra il 25 e il 27, che il Vaticano ha deciso di non sospendere) e quello delle persone con disabilità (previsto tra lunedì 28 e martedì 29). A questi si aggiunge, la settimana successiva, il tradizionale Concerto del 1° maggio in occasione della festa del lavoro, a piazza San Giovanni.
Un afflusso di persone particolarmente eccezionale che aggiunge, alle questioni logistiche e di sicurezza, la necessità di un potenziamento dei trasporti e della gestione dei rifiuti.
Più misure di sicurezza e la chiusura dello spazio aereo
Durante i cinque giorni di lutto nazionale, lo Governo ha attivato il livello 1 di sicurezza, il più alto previsto dal protocollo, anche in previsione dell’arrivo di numerosi leader internazionali che omaggeranno Bergoglio. Gestiranno tutte queste operazioni il Centro di sicurezza Vaticana (una struttura interforze che collabora strettamente con la Gendarmeria Vaticana), la Guardia svizzera pontificia e le principali forze dell'ordine italiane.
Piazza San Pietro è diventata una zona rossa, dove l’accesso è consentito solo a residenti, autorità religiose e personale autorizzato, attraverso varchi attrezzati con metal detector e scanner a raggi X. Presenti anche barriere mobili anti-urto e squadre cinofile per verificare la possibile presenza di esplosivi.
Inoltre, non si potrà volare su Roma: l’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) e l’Aeronautica militare hanno disposto infatti una no-fly zone temporanea, con la chiusura dello spazio aereo sopra la città. Per assicurare maggiore sicurezza, anche il sistema di videosorveglianza urbana è stato potenziato, con oltre 200 telecamere attive 24 ore su 24 nei punti nevralgici della capitale.
Trasporto pubblico potenziato per il funerale del Papa
La prevista convergenza di migliaia di persone a Roma ha reso necessario un potenziamento del trasporto pubblico e ferroviario, in collaborazione con la Protezione civile. In particolare, ATAC, la società che gestisce il trasporto pubblico locale della capitale, ha attivato un piano straordinario dei trasporti verso l'area del Vaticano, potenziando 11 linee del servizio di superficie e 6 linee portanti dell’area metropolitana.
Anche il Gruppo FS (Ferrovie dello stato) ha predisposto un piano straordinario per rispondere alle eccezionali esigenze di mobilità. In collaborazione con Trenitalia, ha infatti incrementato l’offerta di collegamenti ferroviari a lunga percorrenza e verso gli aeroporti.
Per garantire una gestione ordinata dei flussi, FS istituirà, attraverso la Rete ferroviaria italiana (RFI), presidi straordinari nelle stazioni di Roma Termini, Tiburtina, Ostiense, San Pietro, Valle Aurelia, Fiumicino e Civitavecchia. Il gruppo ha anche dichiarato che potenzierà il servizio gratuito Sala blu, dedicato all’assistenza delle persone a mobilità ridotta.
In aggiunta, è attivo un coordinamento con Busitalia per l’attivazione di servizi di trasporto privato organizzati su richiesta e ulteriori soluzioni di intermodalità, cioè che integrano diverse modalità di viaggio. Per consentire a un maggior numero di persone di seguire il funerale e decongestionare l’area di Piazza San Pietro, verranno anche disposti dei maxischermi lungo via della Conciliazione, a piazza Pia e piazza Risorgimento.
Una raccolta rifiuti straordinaria
Un enorme afflusso di persone in così poco tempo significa anche un’enorme produzione di rifiuti da gestire. AMA, l’azienda che si occupa di raccolta, trasporto, trattamento, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti di Roma, già il 21 aprile aveva predisposto “un piano operativo straordinario per garantire la piena efficienza dei servizi di igiene urbana in tutta l’area del Vaticano e nelle zone limitrofe interessate dal grande afflusso di fedeli e visitatori”, mettendo in servizio, nella zona di San Pietro e nelle aree immediatamente adiacenti, oltre 60 operatori e 25 mezzi.
“Complessivamente a Roma oggi sono in servizio, sui tre turni quotidiani, oltre 1.500 operatori e 500 mezzi leggeri e pesanti, tra cui veicoli a vasca, spazzatrici, compattatori e lavastrade”, aveva specificato l’azienda.
Il piano operativo di AMA, “prevede il rafforzamento dei servizi di spazzamento, sia manuale che meccanizzato, e l’intensificazione delle operazioni di svuotamento dei cestini stradali”, oltre al potenziamento dei “presidi fissi attivi in tutte le aree strategiche, e in particolare nelle aree giubilari, per assicurare il decoro urbano e garantire la prontezza degli interventi”.
Prezzi alle stelle per alloggiare a Roma
Di fronte alle previsioni di un notevole afflusso di turisti e fedeli, alberghi e altre strutture ricettive hanno aumentato rapidamente i prezzi per alloggiare a Roma durante i giorni intorno al funerale. Soprattutto nelle zone collocate vicino al Vaticano.
Secondo il Codacons, l’associazione italiana per la difesa dei consumatori e dell'ambiente, una stanza per il 26 aprile può arrivare a costare fino a 2.500 euro a notte. Ma anche le strutture più economiche hanno cifre che si aggirano intorno ai 200 euro a notte. Le tariffe tornano invece a calare se si guarda ai dati della settimana successiva.
Quanto costa il funerale del Papa
A occuparsi delle questioni di mobilità, assistenza e accoglienza (anche delle 170 delegazioni straniere attese per il funerale) in questi giorni è Fabio Ciciliano, capo del dipartimento della Protezione civile. Una figura che “corrisponde a quella di un commissario,” ha dichiarato Nello Musumeci, ministro per la protezione civile e le politiche del mare.
Musumeci ha anche reso noto che, benché non siano ancora state quantificate nel dettaglio le risorse necessarie, “è già stato adottato un provvedimento per i primi 5 milioni di euro” per la gestione dell’afflusso di persone a Roma in occasione dei funerali.
Per quanto riguarda i funerali stessi, le spese saranno coperte da un anonimo “benefattore” privato, selezionato dallo stesso Papa Francesco mentre era in vita, che l’ha espressamente indicato nel testamento. Una scelta che si discosta dalla consuetudine che vede la Santa Sede farsi carico delle spese funebri.
E non è l’unica rottura con la tradizione: Papa Bergoglio ha anche disposto di essere tumulato nella Basilica di Santa Maria Maggiore, anziché in quella di San Pietro come avviene di solito, e che il sepolcro rechi solo la scritta “Franciscus”, senza ulteriori ornamenti.
In copertina: foto di Giulio Gigante, via Flickr