Gruppo CAP, holding che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città metropolitana di Milano, ha annunciato la nascita di CAP Evolution. Operativa a sostegno della transizione ecologica e dell’economia circolare nei settori rifiuti, acque reflue ed energia, sarà guidata dal presidente Nicola Tufo e dal direttore generale Michele Falcone.

La nuova azienda, la cui nascita è stata annunciata il 5 febbraio 2024, prevede per il 2024 ricavi per 77 milioni di euro. Di questi, 1,3 milioni di euro derivanti dal trattamento di rifiuti liquidi e 3,8 milioni di euro da energia e biogas.

Economia circolare per acque reflue e rifiuti alimentari liquidi

“Da tempo abbiamo iniziato a differenziare sempre di più la nostra attività”, spiega Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo CAP, “cominciando a produrre biometano sfruttando la grande capacità energetica dei fanghi di depurazione, considerandoli quindi materia prima e non più scarto. Oggi arriviamo a CAP Evolution, che intende dare nuova vita a scarti e rifiuti per ottenere materie prime seconde, biogas, biometano ed elettricità.”

CAP Evolution avrà competenza su 40 impianti di depurazione del Gruppo, vere e proprie bioraffinerie che oltre al trattamento delle acque reflue possono essere utilizzati per valorizzare gli scarti. Dai fanghi si possono infatti ottenere materiali come fertilizzanti, bioplastiche, cellulosa, minerali e biometano. Inoltre, si legge nel comunicato stampa diffuso da CAP, nei poli di Canegrate, Robecco sul Naviglio e San Giuliano sono stati avviati processi dedicati a gestione e recupero dei rifiuti alimentari liquidi. Il piano prevede infatti di passare dalle attuali circa 30.000 tonnellate a 200.000 tonnellate autorizzate nel 2028 e l’avviamento al trattamento dei rifiuti liquidi all’impianto di Rozzano di oltre 107.000 tonnellate.

L'impianto di Robecco sul Naviglio

Biometano, termovalorizzazione e fotovoltaico 

Sono 350 milioni di metri cubi le acque reflue trattate ogni anno negli impianti gestiti da CAP Evolution. Di queste, più di un terzo (34%) viene riutilizzato. Delle oltre 80.000 tonnellate annue di fanghi di depurazione ne vengono reimpiegate attualmente circa 40.000 in agricoltura, altre 14.000 come fertilizzanti e 30.000 vengono termovalorizzate per produrre energia. L’obiettivo è quello di arrivare a termovalorizzarne fino a 65.000 tonnellate e trasformarne 20.000 in fertilizzanti, anche grazie alla collaborazione con impianti innovativi di simbiosi industriale come la BioPiattaforma di Sesto San Giovanni.

In aggiunta, CAP Evolution gestisce gli impianti fotovoltaici che forniscono agli asset di Gruppo CAP energia da fonti rinnovabili. Grazie alla produzione derivante da fotovoltaico e agrivoltaico e a una maggiore integrazione con Neutalia ‒ l’impianto di termovalorizzazione di Busto Arsizio partecipato da CAP ‒ il piano industriale di CAP Evolution prevede di arrivare a sostenere il 50% dei consumi del Gruppo entro il 2030. È prevista in particolare una forte accelerazione nel prossimo quinquennio, per passare dall’attuale 3% al 35% nel 2025, al 40% nel 2026 e appunto al 50% nel 2030.

CAP Evolution promuove le comunità energetiche rinnovabili

L’energia prodotta potrà essere condivisa anche con le comunità locali. In questo senso, CAP Evolution promuove la creazione delle CER, le comunità energetiche rinnovabili, uno degli elementi centrali del Green Deal della Regione Lombardia. Oggi sono già 13 i Comuni coinvolti nella realizzazione delle comunità energetiche nell’area metropolitana, che produrranno oltre 9 milioni di Kwh annui per un investimento di 10 milioni di euro.

Avendo aderito alle manifestazioni di interesse rivolte alla Regione da parte di altri 23 Comuni, la prospettiva di CAP Evolution è quella di supportare 36 Comuni in totale. È previsto anche un investimento di ben 50 milioni di euro per lo sviluppo di impianti fotovoltaici e agrivoltaici che consentano di arrivare a produrre 70 Gwh di energia.

 

Nell'immagine di copertina l'impianto di Canegrate. Foto: Gruppo CAP.