All'inizio del mese di agosto 2024, la Commissione europea ha presentato gli obiettivi dell'UE per l'implementazione del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework, consultabili sul portale online della Convenzione sulla diversità biologica (CBD). Questo framework, adottato nel dicembre 2022 da 190 paesi durante la 15ª Conferenza delle parti della Convenzione delle nazioni unite sulla diversità biologica tenutasi a Montreal, in Canada, stabilisce un percorso ambizioso per raggiungere un mondo in armonia con la natura entro il 2050. Con la sua adozione, tutti i paesi membri si sono impegnati a definire obiettivi nazionali per la sua attuazione. Il prossimo appuntamento sarà la COP16, che si terrà a novembre a Cali, Colombia, dove verrà fatto il punto sugli obiettivi e gli impegni stabiliti.

I 4 obiettivi e i 23 target

Il Quadro globale per la biodiversità Kunming-Montreal stabilisce quattro obiettivi a lungo termine da raggiungere entro il 2050, mirati a fermare e invertire la perdita di biodiversità su scala globale. Il primo è proteggere, ripristinare e migliorare l'integrità degli ecosistemi, salvaguardando le specie minacciate e riducendo il tasso di estinzione, preservando la diversità genetica e aumentando la ricchezza delle specie selvatiche autoctone fino a raggiungere livelli sani e resilienti. Il secondo obiettivo mira a garantire un uso sostenibile della biodiversità, mantenendo, valorizzando e ripristinando i servizi ecosistemici cruciali per il benessere umano delle generazioni presenti e future. Il terzo goal si concentra sulla condivisione equa dei benefici monetari e non derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e delle informazioni di sequenza digitale sulle risorse genetiche, tutelando in questo ambito anche le conoscenze tradizionali. Infine, il quarto obiettivo punta a garantire risorse finanziarie adeguate e collaborazione internazionale per l'attuazione del Quadro, riducendo progressivamente il gap finanziario di 700 miliardi di dollari all’anno da impiegare per la tutela della biodiversità.

Inoltre, il framework stabilisce 23 traguardi globali da raggiungere entro il 2030, con l'intento di utilizzare questi risultati come base per realizzare la 2050 Vision. Quest'ultima mira a creare un mondo in cui l'umanità viva in armonia con la natura, dove "entro il 2050 la biodiversità sarà valorizzata, conservata, ripristinata e gestita con saggezza, mantenendo i servizi ecosistemici, sostenendo un pianeta sano e offrendo benefici essenziali per tutte le persone". Gli obiettivi spaziano dal ripristino del 30% degli ecosistemi degradati (Obiettivo 2), alla conservazione del 30% delle terre, delle acque dolci e degli oceani (Obiettivo 3), fino alla riduzione di almeno 500 miliardi di dollari all'anno degli incentivi dannosi e all'aumento degli incentivi che generano benefici per la biodiversità (Obiettivo 18).

La strategia dell’Unione Europea

All’inizio di agosto la Commissione europea ha annunciato di aver comunicato gli impegni europei per l’implementazione del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework. L'UE ha delineato come intende contribuire a tutti gli obiettivi del Quadro, collegando questi impegni a strumenti politici e legislativi, evidenziando l'ambizione del Green Deal europeo e il ruolo centrale della Strategia per la biodiversità 2030 e della legge sul ripristino della natura, che forniscono una base solida per rispettare gli impegni internazionali.

Consideriamo il target 15, che richiede alle imprese di valutare, dichiarare e ridurre i rischi e gli impatti negativi sulla biodiversità. Quali sono le principali misure o azioni di policy, esistenti o previste, per conseguire questo obiettivo? L'UE, nel sito di reporting online, menziona diversi strumenti, tra cui la Corporate Sustainability Reporting Directive, con particolare riferimento agli articoli 19a, 29a e 29b; il Regolamento UE 2019/2088, relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari; il Regolamento UE 2020/852, che stabilisce l’istituzione di un quadro per favorire gli investimenti sostenibili; la Direttiva UE 2024/1760, ovvero la Corporate Sustainability Due Diligence Directive, oltre a diverse azioni previste dalla Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030.

Invece, il target 12, che si propone di rafforzare gli spazi verdi e la pianificazione urbana per il benessere umano e la biodiversità, prevede un’altra serie di misure. Queste comprendono il programma europeo EU4Health, il supporto al design sostenibile tramite l'iniziativa del Nuovo Bauhaus europeo, l'Iniziativa urbana europea (EUI), varie azioni all'interno della Strategia sulla biodiversità e il sostegno al Green City Accord, un movimento di città europee impegnate a diventare più verdi, pulite e sane.

Come evidenziato dalla Commissione europea nel comunicato stampa, gli impegni dell'UE coprono tutti gli obiettivi e i target del Quadro globale per la biodiversità. Del resto, come ha dichiarato al tempo Virginijus Sinkevičius, commissiario europeo per l'ambiente, gli oceani e la pesca, “dobbiamo ricordare che senza Montreal non ci sarà Parigi, perché dobbiamo proteggere la biodiversità per raggiungere i nostri obiettivi climatici. L'accordo di oggi è una vittoria a tutto tondo e sono orgoglioso che sia stato raggiunto. Il vero lavoro inizia ora per trasformare le parole sulla carta in azioni reali in tutto il mondo”.

 

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Immagine: Jonatan Pie, Unsplash