Nord Engineering, società operante nella gestione innovativa dei rifiuti, ha acquisito il 60% di BTT Italia, azienda aretina del gruppo LEM Industries SpA specializzata nella progettazione di impianti per il recupero e la raffinazione di metalli preziosi dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). L'operazione, conclusa a fine 2024, consolida una partnership industriale avviata nel 2023 per sviluppare un innovativo contenitore di raccolta RAEE. Dopo l’acquisizione, il marchio BTT Italia sta già proseguendo l’attività industriale di progettazione e realizzazione di impianti come “Hydro B One” di Terranuova Bracciolini, in Toscana, inaugurato da Iren lo scorso 20 dicembre.

“Sono molto soddisfatta di questa nuova acquisizione perché crea di fatto un polo di grande importanza”, ha commentato Lucia Leonessi, alla direzione generale di Confindustria Cisambiente. “Questo è un punto di arrivo per Nord Engineering e per BTT Italia: auguro buon lavoro e un proficuo percorso nel quale l’Associazione Confindustria Cisambiente sarà sempre al loro fianco e a quello delle imprese italiane del settore ambiente.”

Nord Engineering si apre all’urban mining

Grazie all’acquisizione di BTT Italia, Nord Engineering entra ufficialmente nel settore dell'urban mining, o “estrazione urbana”, puntando cioè a trasformare i rifiuti elettronici in risorse preziose e contribuendo a ridurre la dipendenza italiana dall'estero per l’approvvigionamento di metalli e minerali critici, fondamentali per settori strategici come automotive, difesa e tecnologia. In tema di recupero RAEE, Nord Engineering e BTT Italia, con rispettivamente circa 135 milioni e 7 milioni di euro di fatturato nel 2024, puntano a presidiare “l’inizio e la fine della catena del valore”, come si legge in un comunicato.

Se da un lato si punta a migliorare la raccolta grazie al contenitore diffuso sviluppato da Nord Engineering, dall'altro, con impianti come "Hydro B One" si affinano invece metalli preziosi presenti nei RAEE come oro, platino, palladio, argento e rame. Dal punto di vista produttivo, inoltre, BTT e Nord Engineering spiegano di “fornire prodotti e tecnologia alle utility internazionali senza esserne competitor ma integrando i propri prodotti e servizi”.

Secondo Malachy Musso, CEO di Nord Engineering, l’operazione segna un passo avanti nella gestione efficiente e sostenibile dei RAEE, spesso trattati in modo inadeguato o esportati all’estero (circa il 90% dei rifiuti elettronici italiani). “Con una rete capillare di contenitori urbani e impianti di affinazione di metalli preziosi, puntiamo a ridurre il gap di riciclo, migliorando al contempo le performance ambientali e economiche del settore”, ha affermato Musso. Il riciclo dei RAEE in Italia è infatti ben al di sotto dei target europei, con un tasso di raccolta del 30% rispetto all'obiettivo del 65% fissato dall’UE nel 2019. Inoltre, il Critical Raw Materials Act, entrato in vigore nel 2024, impone un incremento del riciclo di materie prime critiche, con l’obiettivo di coprire almeno il 25% del loro consumo europeo entro il 2030.

Come funziona la tecnologia idrometallurgica di BTT Italia

Fondata nel 1979 a Marciano della Chiana, in provincia di Arezzo, BTT Italia ha sviluppato una tecnologia idrometallurgica che promette di recuperare metalli preziosi con un impatto ambientale significativamente ridotto rispetto ai metodi tradizionali. Le schede elettroniche pretrattate vengono immerse in soluzioni acide selettive per rimuovere le impurità metalliche e isolare i metalli preziosi come rame, argento, oro, platino e palladio, che vengono poi raffinati e resi commerciabili. Il processo minimizza l’impatto ambientale trattando fumi e scarti e riutilizzando le acque di processo, con un residuo minimo di liquidi e solidi da smaltire.

Evitando la combustione si possono quindi ridurre le emissioni di CO₂ dell'80% rispetto ai processi pirometallurgici tradizionali. Un nuovo schema di filiera circolare che consente di recuperare metalli e minerali critici dando priorità alla tracciabilità, valore sempre più richiesto anche da filiere del lusso e della moda – hanno spiegato le parti in un incontro riservato alla stampa. Se da un lato quindi la raccolta intelligente e la logistica smart offrono la possibilità di costruire una filiera circolare, grazie alla certificazione di materiali riciclati, laddove riutilizzati, possono generare un impatto ambientale ed economico positivo, quanto più prossimo al territorio di conferimento.

Il mercato dell’urban mining

Con otto impianti con tecnologia idrometallurgica entro il 2040 (secondo una stima The European House – Ambrosetti per Iren), cui abbinare una rete capillare di contenitori urbani per RAEE, la quantità di metalli preziosi che verrebbe affinata corrisponderebbe al massimo di quanto è recuperabile sul totale di rifiuti raccolti, con un valore complessivo di oro affinato stimabile in circa 130 milioni di euro (ai valori attuali).

A livello internazionale, Nord Engineering punta poi a mercati come Francia, Spagna e Stati Uniti, dove la mancanza di manodopera e la necessità di sistemi automatizzati rappresentano una grande opportunità.  “Questa operazione premia gli ultimi cinque anni di ricerca e sviluppo in cui BTT Italia ha creduto e investito risorse, circa il 30% del suo fatturato”, ha sottolineato Daniele Gualdani, rappresentante di LEM Industries. “Tecnologia e processi innovativi nel settore orafo sono la nostra storia; ora ci fanno compiere un balzo in avanti nell'economia circolare e della sostenibilità ambientale di cui siamo orgogliosi e che mettiamo al servizio del sistema paese. Al contempo, BTT Italia e Nord Engineering sono due aziende con un forte radicamento territoriale e una grande vocazione internazionale. Il nuovo assetto proprietario nulla muta in termini occupazionali e molto invece apre in termini di opportunità per entrambe.”

 

In copertina: foto di BTT