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È il più grande evento sull'economia circolare per aziende e professionisti negli Stati Uniti: Circularity25, con un pubblico internazionale in crescita, tra cui decine di aziende con sede nell'UE, è un appuntamento imperdibile. L'evento organizzato da Trellis (ex GreenBiz) quest'anno si terrà a Denver, in Colorado, dal 29 aprile al 1° maggio, e Materia Rinnovabile, come sempre, parteciperà. Abbiamo intervistato Jon Smieja, vicepresidente di Circularity e analista senior di Trellis Group, per avere un'anticipazione dell'edizione 2025.

 

La domanda che ogni partecipante si pone è: cosa c'è in programma quest'anno a Circularity?

Tantissimo, come sempre, per garantire che ogni partecipante torni a casa con tante nuove idee. Sono previste discussioni su materie plastiche, imballaggi e beni di consumo, sessioni sulla moda, l'elettronica, l'ambiente costruito, le energie rinnovabili e il settore automobilistico. Quest'anno a Circularity abbiamo istituito sei percorsi tematici. Il primo è dedicato alla governance, per rendere le aziende pronte alla transizione circolare, lavorando sulla catena di approvvigionamento o sviluppando nuovi modelli di business, come ad esempio la Subscription-Economy. Il secondo percorso si concentra sulle politiche circolari, come l'EPR o il Trattato globale sulla plastica, e su come queste possano spingere molte industrie ad accelerare sulla circolarità. Abbiamo un percorso di incontri sull'innovazione dei materiali e dei prodotti, per valutare le ultime tendenze. E uno sull'impatto sociale, per capire come impattano fabbriche, beni e filiere sulle comunità.  Numerosi gli incontri sulla trasformazione industriale. Per questo motivo, il quinto percorso è dedicato a come rendere circolari le catene di approvvigionamento, un argomento fondamentale dato che molte aziende devono lavorare direttamente con i fornitori per valutare quali materiali vengono utilizzati nei prodotti e come possono essere riciclati, riutilizzati, rimessi a nuovo, rifabbricati. L'ultimo percorso è su come finanziare una conversione circolare. Come si misura il ROI? Come può la circolarità diventare un elemento di guadagno per le imprese? Come attivare le istituzioni finanziarie per sostenerle nella transizione? Da segnalare anche le sessioni dedicate alla leadership con il workshop Leadership Reimagined, dove i manager della sostenibilità impareranno ad aumentare l'influenza all'interno della propria azienda per spingere la transizione, creando un luogo di lavoro migliore e più sostenibile.

Gli oratori di spicco sono sempre stati al centro dell'attenzione di Circularity.

Abbiamo sempre due sessioni di 90 minuti, il primo e il secondo giorno, dove invitiamo figure influenti che hanno contribuito in maniera fondamentale alla nostra attuale comprensione dell'economia circolare. Abbiamo confermato John Warner, padre della chimica verde, che parlerà dell'innovazione dei materiali. Avremo un intervento di un importante designer cradle-to-cradle ed esperto di biomimesi, oltre a un relatore che illustrerà come abbinare le preziose conoscenze indigene alla scienza occidentale per progredire più rapidamente. Il primo giorno si terrà anche una masterclass sulla logistica inversa, tenuta da due docenti molto esperti del tema, per imparare come impostarla correttamente da persone che hanno lavorato a programmi di successo come quello di take-back di Verizon Wireless. Il secondo giorno ospiteremo Deanna Bratter, chief sustainability officer di Crocs corp., che parlerà di biomateriali e di design di prodotti con materiali riciclati.

Denver sarà la sede dell'edizione 2025. Perché avete scelto la Mile High City?

Naturalmente per Circularity scegliamo sempre città che abbiano un grande aeroporto, facilmente raggiungibile, con una venue di grande richiamo, vicina ad alberghi e ristoranti, di appeal per gli ospiti, magari con la possibilità di fare qualche attività outdoor. Denver ha tutto questo, ma è anche una città ricca di iniziative di economia circolare, ospita molte aziende impegnate nella circolarità, come Ball Corporation, North Face, VF Corp, Crocs, ecc, ed è una città che merita di essere visitata. Inoltre, il Colorado è uno dei pochi stati con una politica di responsabilità estesa del produttore e una grande infrastruttura di riciclo.

Qual è lo stato della transizione circolare negli Stati Uniti?

Gli Stati Uniti sono un'economia capitalista. La maggior parte dell'innovazione ruota intorno alle aziende che progettano prodotti circolari e innovazioni commerciali in grado di creare profitto. Da questo punto di vista, abbiamo assistito a una professionalizzazione dell'economia circolare più per fare affari che per i suoi vantaggi ambientali. Ma vediamo anche come questa crescita può essere guidata da politiche statali come la responsabilità estesa del produttore. Purtroppo, in questo paese c'è anche una spinta anti-ESG, anti-DEI e anti-ambientale. La politica è cambiata radicalmente. Ora molte aziende statunitensi stanno cercando di capire come mantenere le proprie iniziative in un momento in cui promuovere azioni circolari o ambientali è meno desiderabile.

In Europa l'economia circolare è meno politicizzata delle energie rinnovabili, o delle auto elettriche. E negli Stati Uniti?

Penso che l'economia circolare sia un po' più sottovalutata dall’attuale amministrazione. Mesi fa ho scritto un articolo su come l'economia circolare possa essere una politica "America First". La comunità americana dell'economia circolare, in questo momento, sta cercando di capire come portare avanti o accelerare il proprio lavoro, usando narrative differenti e spingendo la parte di profitto legata a iniziative circolari. Si parla ad esempio di resilienza delle imprese, di riduzione del rischio d'impresa, di sicurezza nazionale. Capire come spingere la transizione circolare, nei prossimi quattro anni, sarà un esercizio interessante.

 

In copertina: Denver, immagine Envato