A fine agosto, in occasione del Chemistry NL Summit all'Aia (Paesi Bassi) è stata lanciata a livello internazionale la pubblicazione Chemical Recycling in Circular Perspective. Nell’approfondire il tema del riciclo chimico, il report esplora diverse dimensioni, che vanno dallo sviluppo commerciale e l'innovazione, al finanziamento, agli aspetti ambientali e alla dimensione politica. Inoltre, presenta più di 20 best practice provenienti dai Paesi Bassi.

"Sono molto lieto che la nostra rete Chemical Recycling abbia potuto contribuire a questa importante brochure con contenuti significativi e best practice. L'opuscolo evidenzia la posizione di leadership dei Paesi Bassi in questo campo e sottolinea l'importanza di un riciclo efficace, di soluzioni circolari e di approcci rinnovabili nella transizione delle materie prime”, ha commentato durante il lancio Willem Sederel, presidente del Circular Biobased Delta.

Il ruolo del riciclo chimico nei Paesi Bassi

Il riciclo chimico è un termine che indica un insieme di tecnologie innovative emergenti che trasformano i rifiuti plastici e i residui organici in prodotti chimici di base, monomeri e materie prime. Secondo il report, il riciclo chimico deve essere considerato complementare al riciclo meccanico, costituendo un ponte tra il mondo della gestione dei rifiuti e l'industria petrolchimica.

Nel contesto dell'imperativo europeo di raggiungere la circolarità e la neutralità climatica entro il 2050, la  pubblicazione si allinea all'ambizioso obiettivo dei Paesi Bassi di ridurre il consumo di materie prime del 50% entro il 2030, uno sforzo che acquista ulteriore significato alla luce dell'attuale tasso di circolarità globale, pari ad appena il 7,2%.

Come ha sottolineato Jacqueline Vaessen, presidente del Top Sector ChemistryNL: "I Paesi Bassi hanno un vantaggio di partenza unico per diventare leader nel riciclaggio dei prodotti chimici, grazie a una posizione geografica strategica e a una grande industria chimica. I leader del settore si stanno raggruppando attorno a ecosistemi come Chemport Europe, Chemelot, il porto di Rotterdam, Moerdijk, i porti del Mare del Nord e nel Brabante Occidentale, dove i loro sforzi pionieristici in materia di ricerca e sviluppo contribuiscono in modo significativo al rafforzamento dell'industria chimica nei Paesi Bassi".

L’importanza di condividere best practice

Attraverso il report, gli autori e i partner sostenitori – Circular Biobased Delta, Chemelot Circular Hub, Chemport Europe, TNO, TKI Chemistry and Circularity, il Ministero delle Infrastrutture e della Gestione delle Acque dei Paesi Bassi, Infinity Recycling e Holland Circular Hotspot – puntano a stimolare la discussione e a ispirare imprenditori, authorities e investitori a lavorare insieme verso modelli di riciclo chimico.

Freek van Eijk, CEO di Holland Circular Hotspot, ha sottolineato l'importanza di questa pubblicazione: "Il riciclo chimico può guidare la transizione verso un'industria chimica circolare e a zero emissioni. Nell'Europa nord-occidentale c'è uno slancio magico, ma per raggiungere le dimensioni dell'industria chimica, la transizione delle materie prime merita la stessa attenzione e lo stesso impegno della transizione energetica e dell'idrogeno".

 

Immagine di Dennis Möller, Unsplash