Per favorire l’uso delle auto elettriche è fondamentale assicurare la capillarità dell’infrastruttura di ricarica, agevolando la facilità degli spostamenti sul territorio. Da questo punto di vista l’Italia ha raggiunto risultati positivi, come dimostrano vari report sulla diffusione dei punti di ricarica e sulle migliori reti nel 2024.
Dove ricaricare l’auto elettrica in Italia
La ricarica di un’auto elettrica avviene attraverso apposite colonnine, che forniscono energia alla batteria del veicolo. I punti di ricarica, con velocità variabile a seconda della potenza erogata, possono essere domestici, collegati all’impianto elettrico delle abitazioni tramite una presa standard o una wallbox, oppure pubblici. In questo caso in Italia ci sono diversi operatori che gestiscono il servizio, con tariffe a consumo oppure flat, basate sul pagamento di una quota fissa.
I punti ad accesso pubblico sono distribuiti lungo le principali arterie stradali e autostradali, come pure nei parcheggi pubblici, nei centri commerciali, negli alberghi e nelle aree residenziali, anche grazie all’impegno profuso negli ultimi anni da numerosi comuni per aumentare la capillarità nelle aree urbane.
La crescita delle infrastrutture di ricarica
“Il mercato dell’infrastruttura di ricarica pubblica e privata mostra segni positivi, in controtendenza rispetto a quello delle passenger car elettriche”, si legge nello Smart Mobility Report 2024, realizzato da Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, da cui emerge che il numero di operativi attivi nella filiera della ricarica pubblica aumenta del +22% rispetto al 2023. “Anche il mercato dell’infrastruttura di ricarica privata è in crescita, soprattutto grazie all’onda lunga del superbonus, che ha portato il numero di punti di ricarica privata addirittura a eccedere rispetto alle immatricolazioni di passenger car elettriche.”
Se si guarda all’incidenza dell’elettrico sulle nuove immatricolazioni, l’Italia è l’ultimo dei primi cinque mercati auto europei, con un trend in calo: 9,3% nel 2021; 8,8% nel 2022; 8,6% nel 2023. Per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 dovremmo immatricolare più di 800.000 veicoli elettrici all’anno, contro i 130.000 medi annui del triennio 2021-2023.
Infrastrutture di ricarica pubbliche e private
Analizzando nel dettaglio la rete delle infrastrutture di ricarica, quella privata è dieci volte più estesa di quella pubblica, come emerge dallo Smart Mobility Report 2024: a fine 2023 si stimano circa 500.000 punti di ricarica ad accesso privato installati in Italia, in aumento del 35% rispetto al 2022, e circa 49.000 ad accesso pubblico, con una crescita del 28% in confronto all’anno precedente.
In pratica in Italia sono disponibili 0,8 punti di ricarica pubblici ogni 1.000 abitanti, un valore leggermente inferiore rispetto alla media europea di 1,4. Siamo però il sesto paese in Europa per la proporzione di punti di ricarica ad alta potenza (P ≥ 50 kW) sul totale dell’infrastruttura ad accesso pubblico: 16%, contro la media europea del 13%.
La mappa per la ricarica dell’auto elettrica
Per quanto riguarda la diffusione territoriale, secondo uno studio di Motus-E, al 30 settembre 2024 in Italia si contano 60.339 punti di ricarica, il 58% dei quali al Nord, il 20% al Centro e il 22% al Sud e nelle isole. La Lombardia è la regione più virtuosa, con 11.687 installazioni, poi vengono Lazio (6.217), Piemonte (6.035), Veneto (5.690) ed Emilia-Romagna (4.946). Tra le province, Roma è al primo posto (4.919), seguita da Milano (3.999), Napoli (2.679 punti), Torino (2.429) e Brescia (1.600 punti).
A livello di potenza, l’80% delle colonnine funziona in corrente alternata (AC, fino a 49 kW), mentre il restante 20% è in corrente continua (DC, da 50 kW in su). Più precisamente, sono 48.237 i punti di ricarica in AC e 12.102 quelli in DC, di cui 8.536 con potenze comprese tra 50 e 149 kW e 3.566 con potenza uguale o superiore ai 150 kW. Lungo le autostrade italiane, inoltre, si contano 1.057 punti di ricarica, con il 42% delle aree di servizio già dotato di infrastrutture.
La classifica delle migliori reti di ricarica in Italia
Quali sono le migliori reti di ricarica per auto elettriche in Italia? A stilare la classifica è Chargemap, piattaforma che ha analizzato 460.000 recensioni, condivise nel corso del 2024 da oltre 132.000 utenti unici. Per garantire una valutazione media coerente, è stato considerato un minimo di 100 recensioni per ogni rete di ricarica. Il giudizio si basa sull’esperienza globale di ricarica offerta ai conducenti che si compone di diversi fattori, tra cui l’affidabilità delle infrastrutture, il rapporto qualità-prezzo e il servizio clienti.
Al primo posto, Electra brilla per una combinazione vincente di infrastrutture performanti, servizio costante e rapporto qualità-prezzo competitivo, che soddisfa pienamente le aspettative degli utenti. Tesla Superchargers, nota per la velocità delle stazioni di ricarica e l’affidabilità superiore, si piazza al secondo posto, mentre IONITY, con punti di ricarica premium e una copertura ampia, completa il podio. A seguire nella Top 10, nell’ordine, ci sono poi Free-To-X, Ewiva, Alperia, BeCharge, Duferco Energia, Powy ed Enel X.
Le migliori reti di ricarica in Europa
Passando all’estero, le migliori reti di ricarica in Francia sono Tesla, Fastned ed Electra, che si piazzano ai primi tre posti della classifica. In Belgio vince EnergyDrive, seguita da Electra e Fastned. In Svizzera Fastned, poi Tesla Supercharger e BKW Smart Energy & Mobility AG. La medaglia d’oro in Germania va a Solid GmbH, seguita da Tesla Supercharger e IONITY. Nei Paesi Bassi al primo posto c’è Tesla, al secondo GreenFlux, al terzo Fastned. In Spagna sul gradino più alto del podio sale Powerdot, con Tesla e Allego rispettivamente in seconda e terza posizione.
Come sottolinea Chargemap, offrendo la possibilità di una ricarica ottimale, queste reti contribuiscono attivamente allo sviluppo di una mobilità elettrica sempre più accessibile e sostenibile in Italia e in Europa.
In copertina: immagine Envato