Materiali riciclati, energia rinnovabile e sostenibilità. È questa in breve la ricetta di Pozza 1865 (nel nome l’anno di fondazione), storica azienda italiana che costruisce parchi giochi e strutture ricreative. Dal 1938 utilizza energia idroelettrica pulita e rinnovabile grazie a una centrale di proprietà. Nel 2012 è stata premiata per la realizzazione e il brevetto di un parco che si illumina in modo autonomo ed ecosostenibile grazie all’energia solare. Una ricetta che quindi funziona, tanto che nel 2024 l’azienda ha aperto una nuova sede nel compendio di Trambileno di Trentino Sviluppo, lo “sportello unico” per aziende, startup e professionisti che vogliono localizzarsi in trentino seguendo innovazione e sviluppo sostenibile.
Pozza 1865 oggi ha 25 dipendenti e un fatturato previsto di 6 milioni di euro entro la fine del 2024. L’azienda, nota per aver contribuito a costruire varie attrazioni del parco divertimenti Gardaland, tra cui il noto Albero di Prezzemolo e il villaggio del Far West, è presente con le sue aree gioco in tutta Italia, unico paese di produzione, ed esporta anche all’estero. Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Oman, Argentina e Cina sono solo alcune delle destinazioni.
I parchi giochi in plastica riciclata
L’azienda è stata fondata nel 1865 come falegnameria, ma è stato solo nel primo dopoguerra che ha iniziato a produrre giochi da esterno. In quel periodo, “c'erano tantissimi bambini affidati agli oratori dei preti e delle suore, perché purtroppo erano rimasti orfani o le loro famiglie avevano problemi”, spiega a Materia Rinnovabile Dario Pozza, attuale amministratore delegato e titolare dell’azienda assieme al fratello Franco. “Così, mio nonno ha cominciato a pensare di costruire giochi, inizialmente metallici.”
Il materiale è poi cambiato nel tempo: a partire dagli anni Settanta e Ottanta, spiega Dario Pozza, hanno cominciato a costruire giochi in legno, sul modello dei paesi nordici. Si trattava tendenzialmente di legno di pino, impregnato con una verniciatura che tuttavia era poco sostenibile. “Abbiamo quindi sempre cercato di migliorare il prodotto e renderlo più ecologico possibile, fino a che, negli anni 2000, siamo passati a prodotti soprattutto in alluminio.”
Successivamente, Pozza 1865 è passata gradualmente alla plastica riciclata, per creare prodotti riciclati e riciclabili, con un occhio anche al recepimento in Italia della legge sui Criteri ambientali minimi (CAM), che prevede una serie di requisiti a cui devono rispondere i prodotti acquistati dagli enti pubblici. “La nostra plastica è certificata da Remade in Italy, un organismo che certifica che la catena di custodia del materiale delle materie plastiche è gestita fino a noi in maniera corretta”, spiega Pozza. “Compriamo materiale plastico che proviene dalla Germania, in gran parte polietilene. Anche il legname può andare bene, ma ci assicuriamo che sia certificato come proveniente da foreste sostenibili, cioè certificato PEFC o FSC.”
La gara solidale per il diritto al gioco
L’azienda ha deciso inoltre di supportare attivamente il ciclista Luca Termite, noto anche come “Ciubekka”, che sostiene attività solidali in varie parti del mondo. Il progetto prevede la collaborazione dell’azienda con il Sermig, un ente cattolico, per la costruzione di un parco giochi nella città di Madaba, in Giordania centrale, dove l’ente religioso gestisce una struttura di accoglienza per bambini con disabilità provenienti sia dalla comunità cristiana sia da quella musulmana.
“Questa iniziativa è nata in modo casuale”, spiega Pozza. “Luca Termite, con cui ho degli amici in comune, facendo un viaggio in bicicletta in Patagonia aveva deciso di regalare un gioco a un istituto nella città di Ushuaia, nella Terra del Fuoco, e quando è andato a comprarlo ha visto che l’azienda argentina aveva il nostro catalogo. Si chiama Crucijuegos ed è un’azienda di cui siamo partner.”
Tornato in Italia, il ciclista ha contattato Pozza 1865 per collaborare al suo nuovo obiettivo, un viaggio in bicicletta nei territori mediorientali. Quest’ultimo si è poi strutturato nell’attuale gara solidale che è partita dalla Sardegna e si concluderà il 25 dicembre 2024. Il parco giochi che verrà costruito a Madaba è stato progettato da Pozza 1865, mentre la raccolta fondi prosegue ancora oggi.
Immagine: Envato