Almeno quattro incendi stanno devastando Los Angeles e la California meridionale, creando una cintura di fuoco attorno alle principali città, da Santa Monica fino all'entroterra. Più di 1.500 strutture distrutte, almeno dieci vittime accertate al momento della pubblicazione di questo articolo e oltre 130.000 persone costrette a evacuare. Si tratta di una delle peggiori emergenze degli ultimi anni per gli stati Uniti, in cui hanno un ruolo anche la crisi climatica e la gestione delle risorse naturali.
I quattro incendi di Los Angeles
Oltre a non confermati roghi minori, i vigili del fuoco hanno ufficializzato di essere alle prese con quattro incendi. Il Palisades Fire è stato il primo a scatenarsi, bruciando finora una cinquantina di km quadrati a ovest del centro di Los Angeles. I violenti venti di Santa Ana hanno però rapidamente spinto le fiamme nella zona di Pacific Palisades, distruggendo case e costringendo migliaia di persone a lasciare le proprie abitazioni. Intanto a est, l'Eaton Fire ha devastato l'area di Pasadena, avanzando di oltre 40 km quadrati in una sola notte, mentre a nord della contea sono divampati altri due incendi. L'Hurst Fire ha colpito la San Fernando Valley, metre il Sunset Fire, sviluppato vicino a Mulholland Drive, a pochi chilometri dalla famosa scritta “Hollywood”, sta bruciando ettari di vegetazione e ville di lusso sulle Hollywood Hills.
Il ruolo di vento e siccità negli incendi di Los Angeles
I venti di Santa Ana, conosciuti anche come "venti del diavolo" (Devil Winds), sono tra i principali responsabili della rapida diffusione degli incendi. Questi venti caldi e secchi, provenienti dai deserti interni, raggiungono velocità superiori a 120 km/h, trasformando piccole scintille in roghi fuori controllo. E, com’era successo durante gli incendi alle Hawaii, in una situazione di siccità, in cui non piove da tanto, il terreno è arido la vegetazione secca, i roghi diventano in fretta fuori controllo.
È normale che i venti di Santa Ana si manifestino nella stagione fredda, ma le condizioni eccezionali di quest'anno li hanno resi particolarmente distruttivi. I venti si incanalano tra le montagne e scendono verso la costa, alimentando le fiamme e rendendo quasi impossibile il lavoro dei vigili del fuoco.
La siccità prolungata è quindi un altro elemento chiave dietro l'intensità degli incendi di Los Angelese. Dal maggio 2024, nella California meridionale sono caduti appena 2,5 mm di pioggia, lasciando la vegetazione completamente secca e altamente infiammabile. Paradossalmente, il 2023 era stato un anno piovoso, favorendo la crescita di una vegetazione rigogliosa, ora trasformata in combustibile.
Le autorità stanno ancora indagando sulle cause precise dell'innesco, ma il clima arido e i venti violenti hanno sicuramente creato le condizioni perfette per la propagazione delle fiamme.
Il cambiamento climatico: un fattore determinante
Ancora una volta, insomma, scienziate e scienziati sottolineano come i cambiamenti climatici abbiano un ruolo cruciale nell'aumento della frequenza e della gravità degli incendi. Le temperature superficiali elevate dell'Oceano Pacifico hanno contribuito alla formazione di un'alta pressione che ha bloccato l'arrivo di aria umida nella regione. Questo fenomeno, combinato con l'aumento delle temperature globali, sta rendendo gli eventi estremi come gli incendi sempre più comuni. E devastanti.
Il fuoco infatti non sta solo distruggendo abitazioni e infrastrutture, ma anche causando tragedie. Tra le vittime degli incendi di Los Angeles ci sono molte famiglie che hanno perso tutto. Si parla molto delle celebrità come Paris Hilton, Billy Crystal, Anthony Hopkins o Adam Brody, le cui ville sono state ridotte in cenere. Ma sono centinaia di migliaia le persone rimaste senza energia elettrica, e in molte aree senza acqua potabile. A causa della situazione e della bassa pressione nelle tubature non è infatti sempre garantita la sicurezza dell’acqua che vi scorre. Oltre al fatto che la scarsità d’acqua rende difficili anche le operazioni di spegnimento.
Dal punto di vista ambientale, poi, la devastazione è immensa. Ettari di foreste e habitat naturali sono stati distrutti, rilasciando enormi quantità di anidride carbonica nell'atmosfera e contribuendo ulteriormente al riscaldamento globale. Un circolo vizioso, già visto più e più volte, in cui la crisi climatica favorisce eventi catastrofici che aggravano la crisi stessa.
Immagine di repertorio: incendio sopra West Hollywood, Envato