Assorbenti, pannolini per bambini, pannoloni per adulti e traversine non dovranno più essere buttati nell’indifferenziato come rifiuti ma potranno essere recuperati per il riciclo. Sono questi, infatti, i principali articoli che costituiscono i PAP, prodotti assorbenti per la persona, per cui è ora “alla firma il decreto che modifica la disciplina per la cessazione della qualifica di rifiuto”.

A comunicarlo è stata Vannia Gava, viceministra all’Ambiente e alla Sicurezza energetica e promotrice del provvedimento, che arriva al traguardo dopo un iter lungo anni. “Questo significa più volumi recuperati e reimmessi sul mercato, meno discarica, migliore circolarità e tutela ambientale”. 

Le modifiche introdotte consentiranno di ampliare notevolmente i volumi di PAP recuperabili e assoggettabili alla disciplina end of waste per la loro trasformazione e reintroduzione sul mercato in materie prime seconde. Il tutto, “fermo restando il soddisfacimento delle esigenze di salute e tutela ambientale”, assicura la viceministra.

Qualche dato sui PAP, prodotti assorbenti per la persona

In Italia i rifiuti provenienti da PAP sono ogni anno 900.000 tonnellate, circa il 4% del totale, e sono composti prevalentemente da sostanze non biodegradabili. Il loro impatto ambientale è quindi consistente, sia in termini di emissioni di CO₂ generate (oltre 400 Kg CO2eq/ton tra produzione e raccolta) che di tempo impiegato per distruggersi (circa 500 anni).

Più di 12 milioni di persone in Italia sono già servite da un servizio di raccolta dedicato per i PAP, che però poi finiscono per circa il 71% in discarica, mentre il 29% viene incenerito (dati 2020). L’unica strada per recuperarli è quindi la cessazione della qualifica di rifiuto. Da ogni tonnellata di rifiuto da PAP, infatti, si ottengono 150 kg di cellulosa, 75 kg di plastica e 75 kg di polimero superassorbente, che possono essere utilizzate in numerose applicazioni ad alto valore aggiunto. 

 

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