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È possibile valorizzare le risorse energetiche rinnovabili ottenute dal processo di depurazione delle acque? Una risposta affermativa sembra arrivare con l’accordo firmato il 29 gennaio tra CAP Evolution e Atmos. Il progetto sperimentale coinvolge il depuratore di Rozzano, uno dei 40 impianti di Gruppo CAP, e la centrale di teleriscaldamento di Atmos, parte del gruppo GETEC e gestore della rete di teleriscaldamento di Rozzano, comune di 40.000 abitanti situato nel territorio della Città Metropolitana di Milano.

Le due strutture saranno connesse in un sistema integrato per scambiare energia elettrica e termica, migliorando l’efficienza energetica e l’autosufficienza delle stesse. “Questo progetto si distingue per il suo valore altamente sperimentale e si conferma come esempio tangibile del nostro impegno per un’innovazione sostenibile, in cui la sinergia tra infrastrutture locali contribuisce alla riduzione delle emissioni e all’ottimizzazione delle risorse”, ha affermato Alessandro Reginato, dal 1° gennaio 2025 direttore generale di CAP Evolution.

Come funziona il progetto innovativo di CAP Evolution e Atmos

“Con l’interconnessione tra il depuratore di Rozzano e la centrale di teleriscaldamento di Atmos non solo massimizziamo l’efficienza energetica dei nostri impianti, ma trasformiamo il calore rinnovabile generato dal trattamento delle acque reflue in un valore concreto per la comunità, in linea con i principi dell’economia circolare”, continua Reginato.

In particolare, la centrale di teleriscaldamento fornirà al depuratore di Rozzano energia elettrica e termica, coprendo il suo fabbisogno e stabilizzando la temperatura dei digestori per migliorare la produzione di biogas. In cambio, il calore derivato dalla combustione del biogas sarà immesso nella rete di teleriscaldamento comunale, fornendo energia rinnovabile alla città. Il progetto, i cui lavori partiranno a breve, prevede ulteriori sviluppi, come l’utilizzo di pompe di calore per il recupero dell’energia termica residua dell’acqua trattata, con una stima di 9.000 MWh annui di calore rinnovabile addizionale.

I vantaggi economici e ambientali del progetto

Questa sinergia, spiegano le parti in un comunicato, offre vantaggi tangibili in termini economici, ambientali e di affidabilità. La connessione diretta con il cogeneratore elimina costi aggiuntivi, rendendo più sostenibili le operazioni. Inoltre, l’apporto di calore rinnovabile alla rete di teleriscaldamento permette il riconoscimento delle Garanzie di Origine, valorizzando l’energia prodotta da fonti rinnovabili e contribuendo agli obiettivi di neutralità energetica e riduzione delle emissioni della Direttiva Europea sulle acque reflue. Infine, il supporto termico ai digestori, garantito dalla rete di teleriscaldamento, ottimizza la produzione di biogas, aumentando l’efficienza del processo di depurazione e la generazione di bioenergia.

“Questo intervento non è solo un esempio di innovazione tecnologica applicata, ma anche un simbolo del valore della cooperazione tra partner diversi per creare soluzioni che portano benefici concreti al territorio”, spiega invece Giovanni Pontrelli, amministratore delegato di GETEC Italia. “Grazie a questo progetto rendiamo più efficiente l’utilizzo delle risorse rinnovabili, riduciamo l’impatto ambientale e rafforziamo le infrastrutture locali, contribuendo a un futuro più resiliente e sostenibile per le nostre comunità.”

 

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In copertina: l’impianto di Rozzano, Gruppo CAP