Se la superconduttività fosse un super potere, l’eroina italiana che potrebbe entrarne in possesso si chiamerebbe Suprema. La nuova startup è nata come spin-off di ENEA – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile – con l’obiettivo di realizzare il più grande impianto europeo per la produzione di nastri superconduttori ad alta temperatura critica e ridurre il gap con l’Asia.
Questi nastri saranno in grado di trasportare energia senza dissipare calore in settori strategici come energia, smart grid, trasporti, medicina e aerospazio.

“Suprema rappresenta un passo fondamentale per la crescita del settore della superconduttività in Europa e contribuisce a riequilibrare il gap produttivo con l’Asia, dove attualmente si concentra il 90% della produzione, promuovendo l’autosufficienza tecnologica del continente e diventandone punto di riferimento”, ha dichiarato il ricercatore e CEO di Suprema Andrea Augieri, che ha fondato la startup insieme a Fabio Fabbri, Francesco Rizzo e Giuseppe Celentano, anche loro ricercatori del dipartimento nucleare dell’ENEA.

A cosa servono i superconduttori 

La superconduttività è il fenomeno per cui alcuni materiali, quando vengono raffreddati al di sotto di una determinata temperatura critica, perdono completamente la loro resistenza elettrica e diventano perfetti conduttori di energia senza dissiparla.
La temperatura critica per passare allo stato di superconduttore è tipicamente molto bassa rispetto alla temperatura ambiente e in alcuni casi può raggiungere valori prossimi allo zero assoluto (-273.15 °C). Questo rende la diffusione dei materiali superconduttori costosa e complessa.

Come spiega ENEA in una nota, i materiali ad alta temperatura critica, invece, sono più pratici ed economici, con notevoli benefici anche in termini di semplificazioni tecnologiche. “Dopo anni di ricerca e pubblicazioni scientifiche significative, siamo pronti a contribuire alle sfide tecnologiche nella produzione e utilizzo dell’energia in diversi settori, dalla fusione magnetica all'aerospazio, dalla mobilità alla ricerca medica”, ha aggiunto Augieri.

I superconduttori si possono utilizzare in vari campi e tecnologie: nei reattori a fusione nucleare per generare potenti campi magnetici necessari a mantenere stabile il plasma ad alte temperature; per migliorare le reti elettriche, consentendo il trasporto di energia su lunghe distanze senza perdite; nei sistemi di trasporto ferroviario a levitazione magnetica; per migliorare la qualità delle immagini diagnostiche nei macchinari per la risonanza magnetica; nel settore aerospazio per sistemi di propulsione più efficienti; negli esperimenti che richiedono forti campi magnetici, come gli acceleratori di particelle.

Il supporto finaziario di CDP Venture Capital e quello scientifico di ENEA 

Finanziata con 900.000 euro da Tech4Planet, il Polo nazionale di trasferimento tecnologico per la sostenibilità promosso da CDP Venture Capital Sgr, Suprema si posiziona come leader tecnologico e industriale in un settore strategico per la sostenibilità energetica e la transizione ecologica.
“Siamo orgogliosi di supportare Suprema in questa fase cruciale”, ha dichiarato Claudia Pingue, senior partner e responsabile del Fondo di Technology Transfer di CDP Venture Capital. “Questo investimento è non solo un impegno finanziario, ma anche una scelta strategica per garantire la competitività europea nel promettente settore dei nastri superconduttori”.

Secondo il direttore generale dell’ENEA Giorgio Graditi, la collaborazione tra la startup ed ENEA è un esempio di come le istituzioni di ricerca pubbliche possano contribuire in modo significativo alla crescita di startup innovative e al rafforzamento della competitività tecnologica europea, anche attraverso partnership con il settore privato.

Sono 35 anni che il laboratorio superconduttività del Centro Ricerche ENEA di Frascati svolge attività di ricerca e sviluppo nel campo della superconduttività applicata, nell’ottimizzazione dei materiali superconduttori ad alta temperatura critica e nel design di cavi e magneti superconduttori. Coinvolto sin dal 1985 nel programma tecnologico europeo di ricerca e sviluppo per la realizzazione del reattore termonucleare sperimentale ITER, il laboratorio è impegnato nello studio del sistema magnetico per i futuri reattori a fusione nell’ambito del consorzio Eurofusion e per il progetto DTT (Divertor Tokamak Test facility) in via di realizzazione proprio a Frascati.

Immagine: ENEA