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Dal 10 al 12 giugno a Bologna va in scena la fiera della circolarità dei rifiuti, la Waste Management Europe Exhibition & Conference 2025. Alla sua quarta edizione, l’evento organizzato da IES Events affronterà le sfide e le opportunità che attendono il settore dei rifiuti europeo. Sotto i riflettori ci sarà in particolare il ruolo dell’intelligenza artificiale. Materia Rinnovabile ne ha parlato con Gavin Sutcliffe, Conference Manager di Waste Management Europe.

 

Quest’anno l’evento cambia sede: perché avete scelto Bologna?

Waste Management Europe è attivo da quattro anni. Inizialmente l’evento si svolgeva a Bergamo, nel nord Italia. Abbiamo deciso di spostarci a Bologna per migliorare l’accessibilità e creare connessioni più efficaci. Bologna è una città ben collegata sia a livello europeo che nazionale, il che facilita la partecipazione. Inoltre, il Comune e il sindaco sono estremamente proattivi ed è una delle cento città europee più verdi. Sappiamo di poter contare su un supporto concreto per organizzare un evento di successo.

Qual è l’obiettivo principale dell’edizione 2025?

L’obiettivo è promuovere una maggiore comprensione di come possiamo vivere in modo più armonioso, riducendo i rifiuti, riciclando di più e incrementando la circolarità, aspetto fondamentale in un mondo con risorse finite. Non si tratta solo di ridurre le emissioni di CO2, ma di preservare ciò che ci resta. L'Unione Europea sta lavorando intensamente per ridurre i rifiuti e ridurre l'impatto ambientale. La conferenza vuole riunire persone appassionate per discutere di soluzioni che portino a un mondo migliore. Le generazioni future vogliono vedere meno sprechi, meno distruzione e una riduzione del consumo di risorse.

Quanto è importante coinvolgere i decisori politici e gli altri stakeholder?

La circolarità e la gestione dei rifiuti sono fortemente influenzate dalle politiche e dalle normative. È cruciale che aziende, organizzazioni e municipalità comprendano il significato di queste regolamentazioni. Riunendo leader industriali, ONG, enti locali e decisori politici sotto un unico ombrello, possiamo innovare insieme e sviluppare strategie realizzabili.

Una cooperazione di cui beneficiano le persone?

L’evento non è pensato per consentire alle grandi aziende di parlare dei loro piani di sostenibilità o di gestione dei rifiuti. Questo non è un esercizio di greenwashing. Vogliamo concentrarci su come tutti coloro che rientrano in questo puzzle del waste management possano lavorare insieme e fare davvero la differenza.

Quali saranno i temi principali dell’edizione 2025?

A Bologna ci concentreremo su diverse aree. Dal punto di vista normativo dedicheremo ampio spazio alle sinergie politiche, ai framework europei dell'economia circolare e agli schemi di responsabilità estesa del produttore (EPR). Sul lato tecnologico esamineremo come valorizzare i rifiuti in energia, soprattutto dagli scarti organici e dalla biomassa.

Che altro ancora?

Toccheremo argomenti sempre attuali come i rifiuti di plastica e le microplastiche, che entrano nei nostri sistemi alimentari e idrici. La transizione circolare dell’industria della moda è un altro tema caldo, soprattutto in Italia. E infine abbiamo pensato a sessioni ad hoc sul ruolo dell’intelligenza artificiale. È un grande anno per l’AI, tutti si chiedono in che modo potrà rivoluzionare la gestione dei rifiuti migliorando i processi e l’efficienza.

Come l’evento può supportare le municipalità e i settori locali nel raggiungimento degli obiettivi “Zero Waste”?

Abbiamo invitato associazioni e rappresentanti locali per mostrare come le politiche nazionali ed europee si traducono in azioni concrete a livello locale. Parteciperanno diverse città green europee, come Bologna, per portare sui tavoli di discussione buone pratiche di successo. Il “local” è estremamente importante per noi perché dà il senso di ciò che le municipalità stanno concretamente realizzando.

Quali altri risultati sperate di ottenere da questa edizione?

Speriamo di attrarre una partecipazione ancora più internazionale, con contributi da ogni parte del mondo. Vogliamo che Waste Management Europe sia una piattaforma per condividere le migliori pratiche europee e globali. Il nostro obiettivo è unire le menti migliori, provenienti da accademia, industria, enti locali e innovazione tecnologica. La sfida è complessa e globale, ci servono tutti.

A coloro che sono indecisi nel partecipare, che messaggio lanciate?

Crediamo che ogni esperienza abbia qualcosa da insegnarci, dalle grandi aziende ai piccoli Comuni. L’unione di prospettive è essenziale per affrontare la sfida della circolarità e costruire un futuro più sostenibile.

 

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In copertina: Gavin Sutcliffe