Innoitaly, startup nata nel 2023 a Conegliano, in provincia di Treviso, ha scelto di trasferire la propria sede a Progetto Manifattura, l’hub di Trentino Sviluppo con sede a Rovereto dedicato all’innovazione green. La startup si occupa di progettare e produrre sensori e dispositivi wireless a indipendenza energetica, con intelligenza artificiale integrata, che hanno varie applicazioni, tra cui il mondo agritech, quello della gestione dei rifiuti e del monitoraggio infrastrutturale. Anche per questo ha trovato affinità con Progetto Manifattura.

La scelta del Trentino e i piani di sviluppo futuri

“La nuova sede a Rovereto è nata per tre motivi principali”, spiega Carlo Sam, tra i fondatori, a Materia Rinnovabile. “Uno è sicuramente l'ecosistema che viene messo a disposizione, ideale non solo per i servizi che vengono offerti all'interno di Progetto Manifattura, ma anche per le competenze e la qualità del luogo in cui insediarsi. Il tessuto di fornitori a cui è possibile accedere sul territorio trentino lo rende una location privilegiata per poter accelerare la crescita della nostra azienda. Un altro fattore è il vantaggio del posizionamento geografico che è facilmente accessibile anche dal mercato dell'Europa centrale. Poi indubbiamente un elemento da non sottovalutare è che il Trentino, anche dal punto di vista fiscale, mette a disposizione degli strumenti di aiuto all’imprenditoria che in altre regioni d'Italia non sono così facilmente accessibili.”

“Inoltre, abbiamo deciso di insediarci qui anche perché si tratta di una location con un’attenzione particolare alla sostenibilità”, aggiunge Sam. “Ancora per quest'anno avremo solo degli uffici, ma tra fine del 2025 e l'anno prossimo, a seconda di quanto riusciamo ad accelerare i nostri piani di sviluppo, ci sposteremo all'interno di Progetto Manifattura anche per la parte produttiva. È lì che vogliamo costruire tutta la nostra capacità produttiva. Abbiamo il programma entro il 2027 di avere tutta la produzione a Rovereto.” Oggi la startup si compone dei cinque fondatori, Michele Carlet, Davide Brunelli, Roberto La Rosa, Roberto Santolamazza e Carlo Sam, ma dalla primavera 2025 si aggiungeranno due dipendenti basati a Progetto Manifattura.

La partecipazione all’Investor Day

Innoitaly ha anche preso parte all’Investor Day, il tradizionale incontro di matching promosso da Trentino Sviluppo. “L’Investor Day, come anche il percorso per arrivarci, è un evento importante, che porta una audience qualificata di alto livello”, commenta in proposito Carlo Sam. “Consiglierei il programma anche a giovani che si approcciano al mondo delle startup, con un po’ meno esperienza a livello di competenze manageriali rispetto alla nostra – come si vede dal numero di capelli bianchi nella foto [in copertina, ndr]! – perché è uno dei programmi migliori che io abbia mai visto.”

“Siamo fieri di ospitare questa azienda, da noi selezionata per partecipare al programma di formazione al fundraising Investor Track e all’evento Investor Day, a seguito del quale sta incontrando molti investitori e partner”, aggiunge Rita Scottini, direttrice dell’Area finanza e bandi per le imprese di Trentino Sviluppo. “Un successo che deriva dall’innovatività del prodotto, che sposa a pieno i principi della sostenibilità ai quali il Trentino sta prestando molta attenzione e dalla presenza di un team con esperienza e grande competenza nel settore.”

I dispostivi di Innoitaly

La tecnologia di Innoitaly è energeticamente indipendente, perciò non ha bisogno di cavi esterni di alimentazione, senza batterie e con intelligenza artificiale integrata. “L’assenza di una batteria è un vantaggio dal punto di vista dei costi dell’installazione e riduce le esigenze di manutenzione periodica”, ci spiega Sam. “Inoltre, si traduce in un indiscutibile vantaggio dal punto di vista della sostenibilità ambientale, perché non c’è lo smaltimento delle batterie, ma anche di quella sociale, perché riduciamo drasticamente l'uso di terre rare e di materiale che spesso viene estratto tramite sfruttamento. Un altro elemento di sostenibilità consiste nel fatto che integriamo l’intelligenza artificiale direttamente a bordo del sensore, quindi trattiamo e trasformiamo i dati in informazioni direttamente all'interno di quest’ultimo, prima di mandare le informazioni sul Cloud. Ciò riduce drasticamente la dimensione del pacchetto dati che dobbiamo inviare, quindi consuma meno energia e i data center sono più piccoli, a tutto vantaggio della sostenibilità.”

Questi dispositivi sono applicati in molti campi diversi. Per esempio possono essere disposti sulle opere d’arte per monitorarne lo stato di salute in modo più preciso rispetto ai sensori ambientali, i quali possono misurare le condizioni dell’intera stanza ma non della singola opera. Questo nuovo utilizzo può essere utile, conclude Sam, soprattutto “in casi emergenziali come gli incendi, fornendo informazioni importanti ai vigili del fuoco sull’avanzamento delle fiamme, e nei casi di prestito dell’opera, per capire come quest’ultima viene trasportata e maneggiata”.

 

In copertina: i fondatori di Innoitaly