Rapanui ha annunciato di poter recuperare capi di abbigliamento in cotone al 100% per trasformarli in nuovi vestiti. Coloro che hanno capi di abbigliamenti usurati fatti al 100% di cotone, che siano Rapanui o di qualsiasi altra marca, possono dare loro nuova vita attraverso il processo Remill.

L’operazione è alquanto semplice. L’utente deve inserire il proprio indirizzo e-mail sul sito di Rapanui, e poi riceve un’etichetta con le istruzioni per l’invio gratuito del capo all’azienda. Una volta ricevuti e controllati i prodotti, se ritenuti idonei, Rapanui invia all’utente un’e-mail con un codice sconto utilizzabile per un acquisto successivo.

L’azienda invece si premura di triturare i tessuti vecchi ricevuti, miscelando i materiali così recuperati con nuovi filati biologici, per dar vita a nuovi prodotti Remill.

 

Il problema e la soluzione Remill

Ogni anno vengono prodotti 100 miliardi di nuovi capi di abbigliamento. Ogni secondo un camion pieno di vestiti viene bruciato o sepolto in una discarica. L'industria tessile è il secondo settore più inquinante al mondo. Ma quando i materiali di scarto a fine vita sono recuperati per dar vita a nuovi prodotti, le cose cambiano.

Poiché i capi di cotone Rapanui, e non solo, stanno tornando indietro all’azienda in quantità sempre maggiori, quest’ultima sta inserendo sempre più cotone dal progetto Remill, realizzando nuovi prodotti da ciò che altrimenti diverebbe un rifiuto.

Rapanui vuole andare oltre il semplice riciclaggio per ripartire dalla fase di design. Progettare i prodotti fin dall'inizio per essere recuperati, con un meccanismo che li riporti alla loro forma originale, ancora e ancora, significa ripensare i materiali, il loro valore e lo scopo degli oggetti prodotti. Con tale obiettivo l’utilizzo esclusivo di materiali naturali, come il cotone biologico, nei propri prodotti è il punto di partenza per mantenere i materiali in circolazione e fuori dalle discariche.

 

La filosofia di Rapanui

Nata sull’isola di Wight, dove ha sede anche la Ellen MacArthur Foundation, tra le più autorevoli organizzazioni in materia di economia circolare, Rapanui da sempre utilizza materiali naturali ed energia rinnovabile per la produzione.

L’azienda inglese che punta ad avere una filiera completamente trasparente usa il cotone proveniente dal nord dell'India, dove i monsoni riempiono i bacini idrici che forniscono quasi tutta l'acqua necessaria alla produzione. Per ovviare al problema delle acque reflue delle tintorie, che sono una delle principali fonti di inquinamento dell'industria dell'abbigliamento, Rapanui tinge i propri tessuti con acqua che viene poi recuperata, pulita e ricircolata.

Stampa digitale e on demand

I prodotti Rapanui sono stampati in base alle richieste reali dei clienti per evitare sovrapproduzione e sprechi di capi invenduti. Stampati in digitale, i prodotti sono certificati STANDARD 100 da OEKO-TEX®. Ciò significa che i prodotti sono testati senza l'uso di sostanze nocive.
La tecnologia di stampa in tempo reale costruita dall’azienda stessa è ora condivisa attraverso Teemill, in modo che tutti possano utilizzare la stampa su richiesta per creare il proprio marchio sostenibile.

 

Foto di copertina: Moonsterious Project, Unsplash