La raccolta rifiuti è uno dei lavori più usuranti dal punto di vista fisico. Tecnologie indossabili come l’esoscheletro potrebbero migliorare l'ergonomia e ridurre gli infortuni degli operatori. È questa l’idea di Partitalia, una tech company italiana con la mission di rivoluzionare la raccolta dei rifiuti attraverso soluzioni tecnologiche di ultima generazione che, in collaborazione con il laboratorio Technology and Design for Healthcare (TeDH) del Politecnico di Milano, ha testato una nuova tecnologia indossabile in grado di prevenire acciacchi e tutelare il benessere degli operatori nel settore waste management.
I risultati dei test saranno presentati da Partitalia durante l’evento di punta dell’International Solid Waste Association in programma a Muscat (in Oman, dal 30 ottobre al 1° novembre), che riunisce professionisti e accademici di tutto il mondo.
I rischi correlati all’attività degli operatori
Secondo il report di Supporting HSE improvement il tasso di malattia dei lavoratori su un campione di 100.000 persone è più elevato rispetto ad altri settori. Si stima che nel 2020 il 4,1% degli operatori abbia sofferto di malattie legate al lavoro, nuove o di lunga durata. Dal momento che la raccolta dei rifiuti è un’attività fisicamente impegnativa che causa la maggior parte dei disturbi muscoloscheletrici correlati, nello studio sono stati analizzati quali sono i rischi reali per l’operatore ecologico.
Partitalia e il laboratorio del Politecnico di Milano hanno individuato diversi fattori e circostanze lavorative che influiscono sullo stato di salute e sicurezza degli addetti. Tra questi: sollevare i carichi pesanti, le attività e le mansioni ripetute a lungo nel tempo, i tempi ridotti per il recupero e il riposo. Trascurar i rischi comporta lo sviluppo di lesioni e malattie croniche a livello fisico.
Tecnologie indossabili per monitorare lo stato di salute
Le tecnologie wearable comprendono una serie di dispositivi progettati e sviluppati per essere posti a contatto con il corpo o indossati. Una delle più innovative e rivoluzionari sono proprio gli esoscheletri, in grado di potenziano e allo stesso tempo semplificare alcune funzioni umane, ottenendo risultati straordinari anche a supporto delle persone paraplegiche.
In particolare, per la valutazione di DMS (disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati) si ricorre oggi alla valutazione funzionale, monitorando attività semplici e complesse, e alle tecnologie motion capture, registrando il movimento di persone e oggetti. Un esempio è l’actigrafia wearable, uno dei principali esami diagnostici per lo studio del sonno.
Nella ricerca condotta con il Politecnico di Milano, la valutazione fisiologica è stata integrata con esami diagnostici che hanno permesso di ottenere una valutazione completa dello stato di salute degli operatori della raccolta rifiuti.
Risultati e obiettivi
“Abbiamo analizzato ed esplorato soluzioni attive e passive per verificare il bisogno e la capacità di supportare le attività lavorative, con diversi livelli di intensità”, ha dichiarato Giuseppe Andreoni, professore ordinario e coordinatore del laboratorio TeDH del Politecnico di Milano, che sta lavorando al progetto esoscheletri. “Si tratta di soluzioni complesse che includono diversi aspetti: design, meccatronica, materiali, sensori e software. La sfida attuale è la progettazione di dispositivi indossabili in grado di rispondere alle esigenze del luogo di lavoro e ai requisiti di sicurezza, interferenze con altri elementi del sistema, attività lavorative supportate.”
Grazie all’applicazione dei sistemi indossabili in ergonomia sarà possibile identificare e valutare quindi eventuali disturbi muscoloscheletrici, riprogettare luoghi di lavoro, strumenti e compiti. E quindi prevenire o mitigare rischi di diversa natura, migliorando non soltanto la sicurezza ma anche la salute del lavoratore.
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