Ogyre, la startup italiana che utilizza il modello di fishing for litter per pulire gli oceani dai rifiuti con l’aiuto dei pescatori, ha presentato la sua nuova piattaforma digitale basata su blockchain. L’obiettivo è aumentare la trasparenza e la tracciabilità all'interno della filiera circolare di raccolta dei rifiuti marini.
Dal 2021 la startup ha raccolto più di 354.260 chili di rifiuti dagli oceani, coinvolgendo in progetti di sostenibilità e CSR un centinaio di aziende in diversi settori.
Grazie al passaggio della propria piattaforma su blockchain, Ogyre vuole rendere ancora più forte e solido il rapporto di fiducia con la propria community con l’obiettivo di costruire un futuro migliore per il Pianeta, a partire dalla salvaguardia dei mari.
La nuova piattaforma di Ogyre
La nuova piattaforma, elaborata grazie alla partnership tecnologica con KNOBS, società di sviluppo software specializzata in consulenza e realizzazione di progetti in ambito blockchain, permette di salvaguardare l’integrità del processo di raccolta dei rifiuti e dei dati, attraverso un sistema di notarizzazione che ne registra e certifica le diverse fasi su blockchain.
In questo modo, ogni azione relativa al recupero e alla gestione del materiale viene documentata in modo tracciabile e trasparente su un registro pubblico, universale e condiviso e diventa impossibile falsificare, alterare o manomettere le informazioni relative alla quantità di rifiuti pescati inserite dai pescatori di Ogyre.
Ogni operazione di raccolta può così non solo essere rendicontata all’interno della piattaforma, ma anche diventare pienamente certificata, in linea con le regolamentazioni normative, i requisiti di documentazione e verifica in ambito sostenibilità e smaltimento dei rifiuti e le esigenze di trasparenza della supply chain anche verso i consumatori e gli utenti finali.
Trasparenza dei dati
“Digitalizzare in modo pienamente tracciabile il processo di raccolta e la filiera di recupero dei rifiuti marini è un ulteriore passo per offrire ad aziende, interlocutori istituzionali e a tutte le persone che scelgono di aderire al nostro progetto la certezza che i chili di rifiuti marini pescati con Ogyre sono reali e sempre monitorabili”, commentano Antonio Augeri e Andrea Faldella, i due founder di Ogyre.
“Il passaggio della nostra piattaforma su blockchain è un’evoluzione tecnologica necessaria, non solo per tracciare e validare le quantità di plastica raccolte dai nostri pescatori, ma anche per dimostrare l’effettivo impatto positivo prodotto da ciascuna azione di recupero rifiuti”.
Cos’è Ogyre
Ogyre è la prima piattaforma italiana di fishing for litter, una pratica che punta a ripulire i mari dai rifiuti marini grazie all’aiuto dei pescatori: questi ultimi, regolarmente remunerati da Ogyre, recuperano i rifiuti dal mare e li riportano a terra per lo smaltimento. Ogyre coinvolge nella sua missione persone e aziende, grazie a una piattaforma tecnologica che permette di contribuire insieme per la salute del mare finanziando direttamente le flotte di pescherecci impegnati nei progetti di raccolta, oppure attraverso l’acquisto di prodotti realizzati in materiali rigenerati.
Immagine: Naja Bertolt Jensen, Unsplash