Riciclare i pavimenti usurati di grandi superfici, come quelli di aeroporti, ospedali e scuole, grazie a una tecnologia elettrotermica già in uso nello spazio. È il progetto, in fase di sperimentazione, che nasce da un accordo preso a dicembre 2024 tra Artigo, impresa italiana specializzata nella produzione di pavimentazioni in gomma, e Inovalab, spin-off dell’Università di Padova, supportati da STAM, azienda di consulenza ingegneristica e tecnologica, Technology Broker dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per l’Italia in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

L’idea prende spunto dalle soluzioni innovative in fase di sviluppo nell’ambito degli adesivi e additivi bio-based, non tossici e altamente riciclabili per il settore delle pavimentazioni.

I pavimenti adesivi

Le grandi pavimentazioni, giunte a fine vita a causa dell’usura, potranno essere rimosse grazie a un sistema noto come debonding, attivato dal calore. Il processo consiste nel sottoporre il pavimento a un trattamento termico a temperature specifiche, che ne consentono la rimozione in maniera non distruttiva, senza residui.

Una volta recuperata la pavimentazione in gomma, si può passare allo step successivo, la devulcanizzazione. Tramite la rottura di legami chimici, questa tecnologia elettrotermica serve a facilitare il riutilizzo della gomma usata nella pavimentazione. Mentre la devulcanizzazione è un processo che può essere impiegato per tutti i manufatti in gomma, il debonding verrà applicato a nuove produzioni, pensate appositamente per essere riciclate quando vi sarà la necessità di sostituirle. Queste ultime saranno adesive e avranno una composizione fino al 95% biobased.

Una seconda vita per i pavimenti

“Questo accordo è la dimostrazione che la ricerca in ambito spaziale può essere uno straordinario acceleratore di innovazione anche in ambiti apparentemente lontani”, sottolinea Stefano Carosio, direttore esecutivo di STAM. “Il nostro ruolo, in qualità di broker tecnologico di ESA, consiste nel facilitare in modo proattivo l’incontro tra domanda e offerta di innovazione, mettendo a frutto le nostre solide competenze in ingegneria di sistema e la nostra expertise tecnologica multidisciplinare e cross-settoriale.”

In seguito alla devulcanizzazione, i materiali utilizzati nei rivestimenti possono essere rigenerati come materie prime seconde, riducendone drasticamente l’impatto ambientale e offrendo nuove opportunità di economia circolare. In base ai quantitativi di pavimentazione di ritorno dal mercato, Artigo stima il risparmio di CO₂ all’interno di una forbice da 100 a 200 tonnellate annue.

“Questo progetto dimostra come l’innovazione nei materiali possa diventare un pilastro fondamentale per affrontare le sfide globali della sostenibilità”, precisa Michele Andolfo, amministratore delegato di Artigo Spa. “Grazie a un sistema di adesivi biobased con debonding termico e al processo di devulcanizzazione, stiamo creando nuove opportunità per un’economia circolare avanzata. Il nostro impegno si concentra nel tradurre soluzioni tecnologiche innovative in pratiche concrete, riducendo l’impatto ambientale e trasformando i rifiuti in risorse rigenerabili.”

 

In copertina: pavimento della mediateca di Parigi realizzato da Artigo