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Misurabilità è la nuova parola d’ordine per le imprese e Novamont l’ha accolta in pieno. L’azienda tra i leader in bioplastiche, con il supporto metodologico di Deloitte Climate&Sustainability, ha messo a punto uno strumento che consente di calcolare la carbon footprint dei prodotti realizzati in Mater-Bi, permettendo così a imprese e consumatori di conoscere i reali impatti ambientali dei prodotti che utilizzano.
Tutti i dati del Mater-Bi
Mater-Bi è una famiglia di materiali compostabili e biodegradabili sviluppata da Novamont, realizzati principalmente da materie prime rinnovabili. Questi materiali sono progettati per biodegradarsi e compostarsi, riducendo l'impatto ecologico dei prodotti e degli imballaggi che non possono essere riciclati e contribuendo allo sviluppo di sistemi virtuosi con vantaggi significativi lungo tutto il ciclo produzione-consumo-smaltimento.
Il nuovo strumento di misurazione creato da Novamont permetterà di conoscere tutti i dati di processo connessi con la produzione del singolo manufatto – utilizzo del Mater-Bi, consumo energetico, idrico, utilizzo dei mezzi di trasporto, produzione e smaltimento dei rifiuti – e di calcolare l'impronta di carbonio di ogni singolo prodotto, che si tratti di sacchetti, imballaggi alimentari, articoli monouso o prodotti per l’agricoltura.
“Abbiamo sviluppato questo tool per aiutare i nostri partner a essere maggiormente competitivi e offrire numeri ottenuti con uno strumento messo a punto con la collaborazione di un ente terzo, Deloitte, verificabili e quindi affidabili in termini di prestazioni ambientali”, spiega Alessandro Ferlito, direttore commerciale di Novamont.
Trasparenza e comparabilità
Questo approccio non solo fornisce dati tangibili e verificabili, ma offre anche ai consumatori la possibilità di effettuare scelte informate, in linea con le crescenti esigenze di trasparenza previste dalla proposta di direttiva sui green claims e dalla Corporate Sustainability Reporting Directive.
Proprio con l’entrata in vigore della CSRD (Direttiva 2022/2464), l'Unione Europea ha fatto un passo significativo verso la trasparenza e la comparabilità dei dati in materia di sostenibilità. Le aziende dovranno infatti integrare gli aspetti ESG in riferimento a tutta la value chain: la rendicontazione di sostenibilità dovrà quindi includere le informazioni sugli impatti ambientali connessi all’intera catena del valore sia a monte che a valle dell'azienda, quindi riportare la rendicontazione delle emissioni nell’ambito dello Scope 3.
Inoltre, il l tool di Novamont permetterà anche alle aziende di allinearsi alla direttiva contro il greenwashing, la cosiddetta Green Claims Directive, in attesa di approvazione definitiva, che stabilirà dei criteri chiari affinché le informazioni divulgate dalle aziende siano affidabili e verificabili.
La verifica del tool da parte di Certiquality completerà il progetto, facendo emergere il potenziale di Novamont per guidare un nuovo paradigma nel mondo dei materiali. I prodotti Mater-Bi potranno quindi garantire una sostenibilità certificata e la possibilità di accrescere la credibilità e trasparenza dell’azienda che li utilizza.
Il calcolo delle emissioni di CO2 si sta rivelando un criterio sempre più determinante nelle scelte degli investitori e la misurabilità d’impatto di un prodotto si sta facendo perno e base per la reputazione e la fiducia che un’azienda ha agli occhi dei consumatori.
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In copertina: immagine Novamont