Gruppo CAP, tra le più importanti monoutility nel panorama nazionale, ha sviluppato la strategia di sviluppo sostenibile che guiderà l’azienda fino al 2033. Una roadmap che si articola attorno a 3 pilastri (Sensibili, Resilienti e Innovatori), a loro volta suddivisi in 9 macro-obiettivi, per un totale di 45 indicatori di performance.

Nel nuovo Piano di sostenibilità la risorsa idrica resta centrale, mentre cresce l’impegno verso la decarbonizzazione, l’economia circolare e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Attenzione anche al supporto ai comuni, all’aumento del numero di impianti digitalizzati e alla responsabilità sociale d’impresa con la volontà di creare un ecosistema virtuoso attraverso la sensibilizzazione dei fornitori, la valorizzazione delle persone, l’abbattimento del gender pay gap e la promozione della diversity inclusion.

I risultati di Gruppo CAP al 2023

A cinque anni dal primo Piano di sostenibilità, Gruppo CAP si dichiara soddisfatta dei propri progressi, in particolare nell’innovazione e nel drenaggio urbano sostenibile, fronte su cui ha attivato progetti per circa 70 milioni di euro con l’obiettivo di rinnovare le infrastrutture. In questo senso, l’azienda ha investito oltre 15 milioni di euro nel 2023 nella ricerca di perdite idriche con strumenti di analisi predittiva, e ha l’obiettivo di completare la mappatura in 3D di tutte le reti per simulare gli interventi in studio, minimizzando l’impatto sul suolo.

L'innovazione tecnologica e l'intelligenza artificiale sono infatti per CAP strumenti indispensabili per una gestione più smart delle risorse idriche e per migliorare la resilienza delle città ai cambiamenti climatici. Sono 10 i progetti attualmente attivi di ricerca e sviluppo e solo nel 2023 sono stati più di 174.800 i dispositivi smart meter installati, con tutti i sensori protetti dalla cybersecurity.

Nel 2023, rispetto all’anno precedente, Gruppo CAP ha ridotto del 2,5% le immissioni d'acqua in rete, trattato l'11,6% in più di acque reflue e diminuito il consumo energetico dell'1,43%, risparmiando, anche grazie all’efficientamento degli impianti di acquedotto e depurazione, oltre 11.350.000 MJ di energia. Le perdite idriche sono scese sotto il 20% e il 45% dell'acqua depurata è destinata all'agricoltura, mentre i fanghi inviati in discarica sono stati azzerati.

Le sfide aperte

Tra gli obiettivi per cui Gruppo CAP ammette la necessità di maggiore impegno o riallineamento ci sono il consumo di acqua pro capite e l’uso di acqua del rubinetto rispetto all’acqua in bottiglia, che resta un dato critico nonostante le risorse impiegate in sensibilizzazione. Nei prossimi anni sarà inoltre opportuno focalizzarsi sul tema della decarbonizzazione, un ambito in cui il gruppo ha stabilito target in linea con le indicazioni della Science Based Targets Initiative (SBTi), che ha confermato la solidità degli obiettivi della utility lombarda. 

Per quanto riguarda, invece, la riduzione delle perdite idriche, Gruppo CAP è in linea con gli obiettivi prefissati ma non ha ancora raggiunto il target del 15% fissato per il 2033, soprattutto considerando che la green utility guarda a best practice europee come la Germania, che già nel 2001 registrava una quota di perdite idriche del 7%.

Gruppo CAP chiude il 2023 con un utile di 12,5 milioni di euro

Mentre il Bilancio di sostenibilità 2023 conferma l’impegno e il dialogo con territorio, stakeholder e collaboratori, attraverso il Piano di sostenibilità l’azienda ha seguito un percorso di trasformazione da utility dell’acqua a green utility, che l’ha portata a essere oggi protagonista dello sviluppo dell’economia circolare in Italia.

Gruppo CAP ha chiuso il 2023 con un utile netto pari a 12,5 milioni di euro, in crescita rispetto al 2022 (5 milioni). L'EBITDA ha raggiunto i 110,6 milioni, segnando un aumento del 18,9%, mentre i ricavi sono 413,5 milioni di euro. L'azienda ha investito oltre 100 milioni di euro nello sviluppo sostenibile del territorio servito, e i costi si sono invece ridotti dai 425 milioni del 2022 a 390 milioni nel 2023. Il totale dei ricavi nel 2023 è di 413.524.007 euro, prevalentemente da tariffe del servizio idrico, l’utile netto è di 12.485.115 euro e l’attivo patrimoniale di 1.401.628.193 euro.

Investimenti per oltre un miliardo entro il 2033

Nel Piano industriale 2024-2028, Gruppo CAP prevede di investire oltre 320 milioni di euro nei prossimi due anni per migliorare le infrastrutture del servizio idrico integrato, puntando su innovazione e digitalizzazione. Gli investimenti totali previsti fino al 2033 ammontano a circa 1,1 miliardi di euro, con un'attenzione particolare ai finanziamenti del PNRR. L’obiettivo è garantire un servizio efficiente, tariffe equilibrate e una formazione continua per i collaboratori, integrando la gestione sostenibile dell’acqua con quella dei rifiuti, per incentivare il processo di decarbonizzazione alla base della transizione ecologica richiesta dall'Unione Europea.

Il Piano industriale prevede inoltre una riduzione di 50 milioni di euro del nuovo indebitamento già previsto nel Piano 2023, grazie al miglioramento finanziario dell’ultimo anno e di quello prospettico dei prossimi. Per quanto riguarda CAP Evolution, la nuova realtà che opera nei settori del Waste, Wastewater ed Energy fondata di recente, il gruppo prevede nel 2024 ricavi pari a 77 milioni di euro, di cui 1,3 milioni derivanti dal trattamento di rifiuti liquidi e 3,8 milioni di euro da energia e biogas.

 

In copertina: Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP