Goldman Sachs, una delle principali banche d'investimento al mondo, ha recentemente lanciato il Biodiversity Bond Fund, un fondo che consente agli investitori di finanziare obbligazioni i cui proventi saranno destinati a progetti per la conservazione e il ripristino della biodiversità. L'iniziativa è gestita da Goldman Sachs Asset Management, la divisione del gruppo specializzata nella gestione degli investimenti.

Investire nella biodiversità

Secondo l’ultima edizione del Living Planet Report del WWF gli animali selvatici sono diminuiti del 73% negli ultimi cinquant’anni. Invece, analizzando i dati del Global Tree Assessment dell’IUCN, l’Unione mondiale per la conservazione della natura, emerge che il 38% delle specie arboree a livello globale, ossia oltre un albero su tre, è a rischio estinzione.

La deforestazione, l’inquinamento, il cambiamento climatico e la perdita di habitat stanno compromettendo gli ecosistemi di tutto il mondo, mettendo a rischio migliaia di specie.

Attualmente, le risorse destinate alla protezione della biodiversità sono insufficienti rispetto alle necessità reali per affrontare questa crisi, rendendo fondamentale il coinvolgimento di capitali pubblici e privati. Secondo le stime, il gap finanziario per la biodiversità ammonta a circa 700 miliardi di dollari all'anno. Il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework, adottato durante la COP15 nel dicembre 2022, sottolinea la necessità di riallineare i flussi finanziari con gli obiettivi di conservazione.

In particolare, il Target 19 del framework prevede la mobilitazione di 200 miliardi di dollari annui entro il 2030, attraverso risorse pubbliche, private e altre tipologie di strumenti finanziari, tra cui le obbligazioni.

Del perché la biodiversità sia un tema importante per gli investitori, Goldman Sachs lo espone in un rapporto del 2024, in cui spiega che “gli investitori sostenibili valuteranno l’impatto delle aziende sulla biodiversità come un indicatore di maggiore resilienza aziendale e minore rischio.”

Secondo il colosso finanziario sono due le aree di crescente attenzione per il mercato. La prima riguarda i rischi fisici e finanziari che derivano dalla perdita di servizi ecosistemici e il loro impatto sulle operazioni aziendali e sull'approvvigionamento delle materie prime. La seconda riguarda i rischi legali, normativi e legati al costo del capitale che le aziende devono affrontare se non mitigano l'impatto negativo delle proprie attività, prodotti e servizi sulla natura e sulla biodiversità.

Gli obiettivi del Biodiversity Bond Fund

Il Biodiversity Bond Fund di Goldman Sachs investirà sia nei mercati sviluppati che in quelli emergenti su obbligazioni societarie con rating medio-alto, note come obbligazioni investment-grade, che indicano un investimento relativamente sicuro.

Il fondo vuole conformarsi ai requisiti di trasparenza stabiliti dall’Articolo 9 del Regolamento europeo SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation). Questo regolamento definisce le modalità con cui gli operatori finanziari devono comunicare le informazioni sulla sostenibilità, garantendo maggiore chiarezza agli investitori.

In questo modo, chi vuole investire in aziende e progetti che promuovono obiettivi di sostenibilità può prendere decisioni più consapevoli e informate. Inoltre, secondo un documento pubblicato a fine febbraio da Goldman Sachs, almeno il 90% degli investimenti deve qualificarsi come sostenibile.

Gli investimenti esclusi

In conformità con i criteri dei benchmark dell’UE allineati all’Accordo di Parigi, il fondo esclude gli investimenti in società che superano determinate soglie di fatturato in settori ad alto impatto ambientale.

L’estrazione, la lavorazione e la distribuzione di antracite e lignite sono consentite solo se rappresentano meno dell’1% dei ricavi, mentre il petrolio non può superare il 10%. Per il gas combustibile il limite è fissato al 50%, così come per la produzione di elettricità con emissioni superiori a 100 g CO₂e/kWh.

Vengono inoltre limitati gli investimenti in aziende coinvolte in attività definite “controverse” dal documento, tra cui la produzione e l’estrazione di certe tipologie di combustibili fossili – come carbone termico, sabbie bituminose, petrolio e gas artico, petrolio e gas di scisto – oltre a settori che riguardano la produzione di tabacco, il gioco d’azzardo, l’intrattenimento per adulti, la produzione di armi leggere e gli appalti militari. Anche il commercio di pellicce e pellami esotici, come quelli di serpente o coccodrillo, rientra tra i motivi di esclusione.

Il legame con la biodiversità

“Negli ultimi anni, gli investitori si sono sempre più concentrati non solo sugli obiettivi climatici, ma anche sulla conservazione e il miglioramento della biodiversità”, ha dichiarato Bram Bos, Global Head of Green, Social and Impact Bonds di Goldman Sachs Asset Management. “Questo fondo ha l’obiettivo di offrire agli investitori obbligazionari un’esposizione a emittenti che generano un impatto positivo sulla biodiversità. L’ampio spettro del nostro universo di investimento ci consente di individuare interessanti opportunità per gli investitori.”

Le obbligazioni del fondo saranno legate a specifici Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, con un focus particolare sulla biodiversità: in pratica, il fondo intende contribuire ai goal relativi alle risorse idriche, al consumo e alla produzione responsabili, nonché alla protezione e al ripristino della vita sott’acqua e sulla terra.

Il fondo si inserisce nell’offerta consolidata di obbligazioni sostenibili di Goldman Sachs, che già comprende una serie di fondi verdi, tra cui il Goldman Sachs Impact Corporate Bond Fund, il Goldman Sachs Social Bond Fund e l’ETF Goldman Sachs Global Green Bond UCITS, lanciato lo scorso anno.

 

In copertina: la sede di Goldman Sachs a Jersey City, foto di Augie Ray via Flickr