Il Consiglio federale tedesco, il Bundesrat, ha adottato a dicembre 2024 la Strategia nazionale tedesca per l'economia circolare (NCES) che raggruppa tutti gli obiettivi e le misure della Germania nel percorso verso un'economia circolare olistica sotto il marchio Circularity Made in Germany.
Guardando nel dettaglio, i principali obiettivi della Strategia sono l’istituzione di una piattaforma per l'economia circolare che coinvolga tutti gli stakeholder pubblici e privati, lo sviluppo di una Roadmap 2030 per concretizzare gli obiettivi e le misure formulate nel NCES e l’istituzione di un sistema di monitoraggio e valutazione così come la ricerca di soluzioni finanziarie.
Allo stesso tempo, la Strategia nazionale tedesca per l'economia circolare prevede un inasprimento del quadro normativo, costringendo le aziende ad agire per garantire la conformità alle nuove regole. Adattandosi ai nuovi requisiti e approfittando dei programmi di finanziamento pubblico, le aziende possono sviluppare la propria competitività, ma anche dare un importante contributo alla tutela dell'ambiente e alla sostenibilità.
Gli obiettivi della Strategia nazionale tedesca per l’economia circolare
La Germania, che segue altri stati nell’adozione di una strategia nazionale, come i Paesi Bassi, con NCES intende diventare neutrale dal punto di vista climatico e più competitiva ed economicamente più resiliente entro il 2045. Se l'economia circolare è uno strumento importante per il raggiungimento degli obiettivi di politica climatica e ambientale, il governo tedesco punta a sviluppare anche il potenziale di crescita economica, occupazione e competitività.
Oltre a rispettare i requisiti e le iniziative europee, come il Pacchetto economia circolare dell'UE del 2018 o il Piano d'azione per l'economia circolare dell'UE (CEAP), la Strategia nazionale tedesca per l'economia circolare punta a rendere la Germania una pioniera dell'economia circolare, stabilendo nuovi standard per l'ulteriore sviluppo del quadro europeo nello spirito della Circularity Made in Germany.
Ridurre il consumo di materie prime entro il 2045 è l’elemento al centro della strategia che il governo tedesco mira a raggiungere attraverso tre obiettivi generali. Il primo è aumento dell’uso di materie prime secondarie, in modo da raggiungere quantomeno l’obiettivo dell'UE di raddoppiare la quota di materie prime secondarie sul totale delle materie prime utilizzate entro il 2030. Il secondo è la promozione della sicurezza dell'approvvigionamento di materie prime e loro sovranità, con l'obiettivo di coprire almeno il 25% della domanda di materie prime strategiche derivanti da riciclo. Il terzo è eliminare i rifiuti passando attraverso la riduzione del volume pro capite di rifiuti urbani, rispetto al 2020, del 10% entro il 2030 e del 20% entro il 2040.
Le misure introdotte dalla Strategia nazionale tedesca per l’economia circolare
Al fine di raggiungere tali obiettivi, la Strategia nazionale tedesca per l'economia circolare comprende un ampio pacchetto di misure che coprono l'intero ciclo di vita del prodotto: dalla progettazione, alla selezione dei materiali e all'uso di riciclati, alla produzione, alla vita utile, alla riparabilità e al riciclaggio. Gli strumenti economici e di mercato vengono utilizzati per creare incentivi mirati a promuovere cicli chiusi di materiali nella produzione e nel consumo.
Sono previste modifiche di legge e nuovi regolamenti, come la modifica della legge sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche, l'ordinanza sui rifiuti commerciali e l'ordinanza sui rifiuti di legno, la prevista nuova ordinanza UE sugli imballaggi e la nuova ordinanza sui rifiuti a fine vita a livello nazionale, che mirano a sviluppare e rafforzare ulteriormente gli strumenti della legislazione sull'economia circolare.
Innovazioni, investimenti, norme e standard
Per far progredire l'economia circolare vengono promosse innovazioni tecnologiche e investimenti quali programmi di finanziamento per la ricerca e lo sviluppo e misure per l'uso di tecnologie digitali e biotecnologie. Le tecnologie digitali sono considerate un fattore chiave di successo per l'economia circolare, utili per aumentare la trasparenza e sviluppare nuovi modelli di business quali le piattaforme e gli approcci “product-as-a-service” come quello portato avanti dalla startup tedesca Grover. Sono inoltre previste misure per promuovere le riparazioni, premiare i marchi sostenibili e ridurre l'impatto ambientale della vendita al dettaglio online.
Un altro punto focale è lo sviluppo di norme e standard per migliorare la credibilità e la trasparenza delle etichette e dei prodotti, nell'ambito della tabella di marcia per la standardizzazione dell'economia circolare. La Strategia nazionale tedesca per l'economia circolare mira ad aumentare in modo significativo l'uso dei riciclati nei principali flussi di materiali e gruppi di prodotti.
Settori economici in primo piano
La strategia ha identificato alcuni campi d'azione sui quali le misure dovrebbero inizialmente concentrarsi in via prioritaria. Si tratta di settori in cui si riscontra un potenziale particolarmente elevato per l'economia circolare a causa dell'elevato consumo di materie prime e della produzione di rifiuti e di flussi di massa significativi. Tra di essi compaiono il settore degli appalti pubblici e dell’edilizia, i settori di metalli e plastica e quello dei veicoli, delle batterie e dei dispositivi elettrici ed elettronici, con piattaforme per la progettazione e la produzione circolare.
Altro settore a cui la strategia presta particolare attenzione è quello dell’economia circolare digitale, in cui l'introduzione del passaporto digitale dei prodotti (DPP) e lo sviluppo di ecosistemi di dati dovrebbero creare trasparenza.
Opportunità e sfide per le aziende
Per cogliere appieno le opportunità della strategia, le aziende tedesche dovrebbero prendere in considerazione misure quali investimenti in soluzioni digitali per sviluppare prodotti circolari e a risparmio di risorse, la revisione dei processi di gestione dei rifiuti e l’utilizzo di programmi di supporto per rendere i processi produttivi più circolari. Le aziende in generale, soprattutto l’industria automobilistica, sono incoraggiate a ripensare la progettazione dei prodotti per renderli riparabili, riutilizzabili e riciclabili.
In ultimo, la strategia incoraggia l’avvio di partnership con attori internazionali per beneficiare dei flussi globali di materiali e delle opportunità di riciclo.
In copertina: immagine Envato