L’evidenza che la crisi climatica e la crisi della biodiversità siano due facce della stessa medaglia emerge chiaramente dal fatto che le soluzioni per affrontarle si rivelano spesso interconnesse. Un nuovo report di WWF Italia, pubblicato a inizio febbraio e intitolato Un'energia che fa bene alla natura: i benefici del fotovoltaico per la biodiversità, offre una visione innovativa sul potenziale del fotovoltaico, non solo come fonte di energia pulita, ma anche come alleato della biodiversità. In altre parole, una risposta alla crisi climatica è anche una risposta alla crisi della biodiversità.

Lo studio, curato da Valerio Renzoni, entomologo e coordinatore di WWF YOUng, la community giovanile del WWF Italia, esplora gli effetti positivi che l'installazione e la gestione attenta di impianti fotovoltaici può avere sugli ecosistemi naturali, dal suolo agli insetti impollinatori, dalle piante ai piccoli vertebrati.

Progettare con consapevolezza

Nel report abbiamo preso in esame diversi case studies che provengono dai più recenti studi scientifici, sia a livello globale che italiano,” spiega Renzoni durante la presentazione del rapporto. "Il concetto principale è quello dei sistemi conservoltaici, ovvero quei sistemi che integrano le esigenze della conservazione della natura con la funzione energia, ma anche con altre pratiche gestionali, come quelle dell'agricoltura e dell'allevamento."

Quando si installa un impianto fotovoltaico è essenziale valutare il contesto ecologico in cui si inserisce e l’impatto che potrebbe avere sull’habitat circostante. Questo dipende sia dalle caratteristiche strutturali, come le dimensioni dei pannelli, l’inclinazione e la distanza tra di essi, sia dalle pratiche di gestione adottate. Un impianto può, infatti, essere lasciato senza interventi specifici oppure integrato con attività agricole o di pascolo, come avviene nel caso dell’agrivoltaico.

“In questo contesto, è fondamentale pianificare con attenzione fin dalle prime fasi, dalla progettazione alla costruzione, fino alla gestione e manutenzione dell'impianto,” continua Renzoni. La disposizione e la struttura dei pannelli fotovoltaici possono generare nuove condizioni microclimatiche, influenzando diversi parametri ambientali. Tra questi, la temperatura e l’umidità del suolo sottostante, la distribuzione dell’acqua piovana e i livelli di ombreggiamento e irraggiamento, che possono variare a seconda della configurazione dell’impianto.

“Tutto questo genera delle nuove condizioni meteo-climatiche che presentano delle vere e proprie nuove nicchie ecologiche, cambiando anche le dinamiche all'interno delle popolazioni della flora e della fauna presenti”, sottolinea l’entomologo. “Inoltre, oltre alla struttura dell’impianto è anche importante integrare pratiche di gestione sostenibili.

I benefici per la biodiversità

Gli impianti solari, se progettati e gestiti correttamente, possono trasformarsi in veri e propri microhabitat, apportando numerosi benefici a piante, impollinatori, piccoli vertebrati e al suolo. “Sono fondamentali tutte quelle pratiche legate alla gestione della flora, come la semina di nuove piante, in particolare quelle da fiore a bassa crescita, che sono molto importanti per gli impollinatori. Inoltre, è importante adottare pratiche agroecologiche, come la riduzione o l'eliminazione di pesticidi e fertilizzanti chimici, che danneggiano sia le piante che gli insetti,” spiega Renzoni.

Ripristinare e garantire ecosistemi sani per gli impollinatori non è solo una questione ecologica, ma anche economica: in Europa, infatti, il valore legato all’impollinazione è stimato in circa 22 miliardi di euro. Inoltre, il fotovoltaico contribuisce a migliorare il suolo, aumentando il sequestro di carbonio grazie alla crescita della biomassa vegetale nelle aree intorno ai pannelli. Un altro impatto positivo riguarda i piccoli vertebrati, come rettili e anfibi: gli impianti solari offrono opportunità per integrare strutture ecologiche utili per lo svernamento, la riproduzione, l’esposizione solare, la nutrizione e il rifugio. Così, la transizione energetica non si limita alla riduzione delle emissioni, ma diventa anche un'opportunità per ripristinare e proteggere la biodiversità, con vantaggi concreti anche per l'uomo.

 

In copertina: immagine Envato