Per ottenere degli imballaggi in plastica davvero circolari, la fase di progettazione è tutto. Migliorare la riciclabilità dei rifiuti plastici è quindi uno degli obiettivi principali di Corepla (il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica) che insieme a CSI SpA (società del Gruppo IMQ, organismo di valutazione della conformità su prodotti, materiali, processi, servizi e impianti) realizzerà un laboratorio di prova in grado di valutare la selezionabilità e la riciclabilità dei diversi materiali plastici.

Oltre all’attività di laboratorio, CSI metterà a disposizione le competenze in materia di attività di prova e di certificazione dei prodotti con il rilascio di un’attestazione di riciclabilità di terza parte. Questa garantirà che l’imballaggio plastico sia effettivamente trasformabile in una materia prima seconda. Corepla, invece, contribuirà al progetto offrendo il proprio specifico know-how relativo alla gestione dei processi di selezione e avvio a riciclo degli imballaggi in plastica. 

Un laboratorio per testare la riciclabilità

“Si tratta di un progetto che eleverà ulteriormente il livello di efficienza dei sistemi di riciclo dei prodotti in plastica, con la costruzione di un sistema sempre più raffinato ed efficiente di controllo e certificazione di tutti i passaggi che contraddistinguono il ciclo di vita degli imballaggi”, spiega il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo. “Vorrei inoltre sottolineare lo spirito di servizio con cui nasce questo laboratorio, che consentirà, alle aziende che lo vorranno, di verificare preventivamente la riciclabilità dei loro packaging, a tutto vantaggio del contenimento dei possibili impatti ambientali delle loro attività.”

Oltre a supportare Corepla nell’effettuare caratterizzazioni polimeriche dei flussi dei rifiuti selezionati, garantendo maggiore qualità per il mercato del riciclo, il nuovo polo dell’imballaggio circolare metterà quindi a disposizione di tutti gli operatori del settore le competenze e le esperienze maturate negli specifici ambiti.

CSI, laboratorio leader di livello internazionale con un’esperienza trentennale per le analisi di caratterizzazione e le verifiche di conformità delle materie plastiche, ha accettato la sfida con grande entusiasmo. “Siamo lusingati di collaborare con il consorzio Corepla in questo innovativo progetto per lo sviluppo di processi di selezione di rifiuti di imballaggi in materiale plastico”, ha commentato Lucio Luciotti, CEO di CSI SpA. “Guideremo le aziende verso imballaggi sempre più riciclabili e sostenibili”.

L’importanza dell’ecodesing degli imballaggi

Gli imballaggi dovrebbero essere progettati, fabbricati e commercializzati in modo tale da consentirne il riutilizzo o un riciclo di alta qualità (upcycling), così da ridurre al minimo il loro impatto sull'ambiente. L’adozione del regolamento europeo Packaging and Packaging Waste (PPWR) da questo punto di vista segna una svolta. Tra le nuove norme, infatti, l’Unione Europea chiede che tutti gli imballaggi immessi sul mercato europeo siano riciclabili a partire dal 2030. Il regolamento prevede inoltre una riduzione dei packaging inutili, fissando una percentuale massima di spazio vuoto del 50% negli imballaggi raggruppati, per il trasporto e per il commercio elettronico, e richiedendo ai produttori e agli importatori di garantire che il peso e il volume degli imballaggi siano ridotti al minimo.

Il tema “prevenzione rifiuti” è da sempre caro a Corepla, che negli anni ha sviluppato diverse iniziative volte alla riciclabilità degli imballaggi. Il progetto Pensare Futuro, ad esempio, mira a promuovere tra le aziende una cultura orientata all’ecodesign del packaging e alla prevenzione dell’impatto ambientale. Più strutturale, invece, è l’iniziativa relativa alla modulazione del contributo ambientale in funzione della riutilizzabilità e riciclabilità effettiva degli imballaggi.

 

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In copertina: una foto del CSI Lab