Le modalità con cui si è prodotto, pescato, raccolto, distribuito e consumato il cibo nel corso del boom economico del Novecento hanno avuto impatti devastanti sugli ecosistemi e sulla salute e la vita delle persone. Il modello di Circular Marine Food System, elaborato verso la fine degli anni Sessanta dall’economista Kenneth E. Boulding, rappresenta un insieme di azioni progettuali con cui possiamo contribuire a rafforzare un sistema agroalimentare legato al seafood più sostenibile.
Il modello agroalimentare circolare consente di correggere le distorsioni e le imperfezioni dell’attuale modello industriale del comparto agroalimentare, trasformando le problematiche e gli scarti in nuove opportunità occupazionali. Gli esperti dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) hanno più volte ribadito che il modello attuale è legato a una logica rigidamente lineare che non funziona e il passaggio al Circular Food System consentirebbe di generare enormi vantaggi per l’ambiente, il mare e i consumatori. Abbiamo approfondito il tema in questo articolo pubblicato sul sito di Circular Economy for Food, un progetto dell'Università di Scienze Grastronomiche di Pollenzo, per cui è stato originariamente scritto.
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