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C’è un luogo nel deserto di Atacama, in Cile, dove l’energia del sole non tramonta mai. È la centrale fotovoltaica Quillagua, ufficialmente inaugurata l’8 aprile nel comune di Maria Elena, nella regione di Antofagasta, nel nord del paese.

Non si tratta di un impianto qualsiasi: realizzata da ContourGlobal – società del gruppo KKR – Quillagua è una centrale solare con potenza nominale 221 MWp dotata di un sistema di accumulo in batterie da 1,2 GWh, capace di fornire 200 MW per oltre sei ore dopo il tramonto. Un primato che la rende la più grande dell’America Latina nel suo genere.

“È motivo di orgoglio avviare con qualche mese di anticipo l'operazione della centrale di Quillagua, che porta l'energia del sole di notte e condividere questo momento con i nostri partner, la comunità e le istituzioni e autorità locali", ha dichiarato Antonio Cammisecra, CEO globale di ContourGlobal durante la cerimonia inaugurale, a cui hanno partecipato anche il sottosegretario all’energia del Cile, Luis Felipe Ramos, e il presidente del Coordinatore Elettrico Nazionale, Juan Carlos Olmedo.

Con l’inaugurazione ufficiale, Quillagua si avvia così verso la fase conclusiva prima dell’entrata in funzione commerciale e dell’attivazione di un contratto di compravendita di energia pulita a lungo termine (PPA). Un accordo che garantirà la fornitura stabile di energia solare anche nelle ore notturne, con la possibilità di immettere nel mercato le eventuali eccedenze prodotte.

Impianto solare con accumulo per stabilizzare la rete elettrica

La realizzazione della centrale Quillagua ha rappresentato un’impresa ingegneristica e occupazionale di grande rilievo, generando 313 posti di lavoro diretti e coinvolgendo lavoratori provenienti da sei diverse nazionalità. A questi, fa sapere Contour Global in un comunicato, si aggiungono altri 176 impieghi indiretti, per un totale che evidenzia l’impatto positivo del progetto sul tessuto socioeconomico locale.

L’impianto ha richiesto l’installazione di oltre 452.000 pannelli solari, 5.000 inseguitori solari, 267 moduli di accumulo in batterie, 44 centri di trasformazione e 90 inverter. Fondamentali, ha ricordato Cammisecra, “per stabilizzare la rete, affrontando l'eccesso di offerta diurna e le sfide della domanda massima”. La centrale di Quillagua sarà gestita in modo continuativo da un team specializzato composto da circa 20 professionisti.

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Il Cile guida l’espansione dei sistemi di accumulo (BESS)

Con l’inaugurazione di Quillagua e l’arrivo, entro fine anno, della centrale gemella Victor Jara, il Cile si conferma laboratorio d’innovazione nella transizione energetica dell’America Latina. I due impianti, entrambi situati nel cuore del deserto di Atacama, raggiungeranno insieme una potenza complessiva di 452 MWp e una capacità di accumulo di 2,5 GWh, garantendo una produzione annuale di circa 1.300 GWh di energia rinnovabile.

In un panorama globale che, secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, ha visto l’accumulo in batterie toccare i 70 GW nel 2024, il Cile si distingue così come apripista nello sviluppo di sistemi BESS a lunga durata.

A ulteriore conferma del dinamismo del mercato energetico cileno, solo nel mese di febbraio la Commissione nazionale per l’energia (CNE) ha dichiarato in costruzione sette nuovi progetti di generazione, tra cui tre impianti di stoccaggio a batteria (BESS), per un investimento stimato di 256 milioni di dollari e una capacità complessiva di 62 MW. A questi si aggiungono due importanti parchi eolici di Engie Energía Chile – Pemuco (165 MW) e Pampa Fidelia (306 MW) – e due progetti solari PMGD con sistemi BESS integrati, localizzati nelle regioni di Valparaíso e Los Ríos. Anche la rete di trasmissione si prepara al salto di qualità, con quattro nuove iniziative in arrivo.

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In copertina: l’impianto di Quillagua