“Le aziende italiane hanno tanti punti di forza, ma ne sono piuttosto inconsapevoli. Per esempio, ci sono realtà con storie e management straordinari, che hanno introdotto determinati KPI ben prima che si parlasse di rating ESG: la Direttiva CSRD le aiuterà ora a valorizzare questo patrimonio.” A commentare il recepimento nel nostro paese della Direttiva 2022/2464/UE, Corporate Sustainability Reporting Directive, che estende l’obbligo di reporting non strettamente finanziario alle piccole e medie imprese, è Valentino Pediroda, AD e co-founder, con Mattia Ciprian, di Modefinance, azienda tecnologica triestina che sviluppa soluzioni di Intelligenza Artificiale per la valutazione e la gestione del rischio di credito, nonché per la valutazione ESG, qualificandosi come agenzia di rating a livello europeo.
“Ricevere un giudizio certificato sugli aspetti ambientali, sociali e di governance, oltre a rappresentare una base solida su cui redigere il bilancio di sostenibilità, aiuta le imprese a valutare il dispendio delle proprie risorse e a mettere a fuoco gli aspetti da migliorare. Certo, è un aggravio di tempi, che viene però ricompensato, perché un buon rating ESG migliora l'accesso al credito bancario, il valore del brand e le relazioni con gli stakeholder.”
Come nasce Modefinance
Modefinance prende il via nel 2009, come spin-off dell’Università degli Studi di Trieste, “dall’idea di sfruttare tecnologie innovative per automatizzare i processi di valutazione del rischio economico-finanziario, migliorando e velocizzando le procedure di analisi, che erano realizzate manualmente dagli analisti”, prosegue Pediroda, ingegnere meccanico con un dottorato di ricerca in metodi numerici, studioso pioniere dell’AI già negli anni Novanta.
La crescita della società è rapida e Modefinance presto diventa la prima agenzia di rating fintech in Europa, autorizzata a operare dall’ESMA (European Securities and Market Authority) e nel 2015 viene abilitata secondo il Regolamento EC N.1060/2009. Nello stesso anno segue un round di investimento da oltre 1 milione di euro e poi, tre anni dopo, la qualificazione ECAI (External Credit Assessment Institution) per le istituzioni diverse da banche e assicurazioni autorizzate a emettere giudizi di merito creditizio.
Il 2021 è l’anno di un passo importante: una quota di maggioranza (59%) della società è acquisita dal Gruppo TeamSystem, tech company italiana che sviluppa soluzioni digitali per la gestione del business di imprese e professionisti. Contemporaneamente nasce Modefinance International, che punta a rafforzare la presenza a livello globale, con particolare attenzione all’area Middle East e Africa.
Dalla sua nascita a oggi, l’azienda triestina, che attualmente conta 68 dipendenti e nel 2023 ha totalizzato un fatturato pari a oltre 9 milioni di euro, ha sviluppato una serie di strumenti e servizi in grado di valutare oltre 65.000 banche e 300 milioni di imprese, anche a livello globale.
Metodologia di rating basata su algoritmi IA
Il cuore delle attività e dei servizi offerti è la metodologia proprietaria di valutazione del rating del credito MORE, acronimo di Multi Objective Rating Evaluation, fondata sulle più moderne tecnologie di data analysis e machine learning. “Tale metodologia, che si basa su dati di bilancio, vede un parallelismo nello sviluppo delle automazioni per le valutazioni ESG, che fanno propri dati e informazioni riguardanti gli ambiti ambientale, sociale e di governo dell’impresa”, spiega Pediroda.
Per esempio, nel primo caso si prendono in esame valori come l’indice di rischiosità climatica e ambientale, nel secondo la politica retributiva e lo stress sulla catena di fornitura, nel terzo le informazioni sulla gestione aziendale, il consiglio d’amministrazione ed eventuali organi di monitoraggio, se presenti. Successivamente intervengono gli analisti, che, dopo aver consultato l’impresa oggetto di analisi, integrano manualmente i punteggi ottenuti, in modo che non siano totalmente automatizzati, per poi arrivare infine al rating complessivo.
Riduzione di tempi, costi ed errori
I vantaggi di questo sistema? “Innanzitutto la trasparenza, perché si ha una correlazione diretta tra il risultato finale e i fondamentali su cui si basa”, sottolinea Pediroda. “Poi la reattività: lo score finale si adatta velocemente nel caso in cui cambino alcuni fattori. Inoltre, questo è un modello massivo, che permette di trattare grandi numeri in modo veloce ed economico, mentre quello fatto da un analista è un rating di nicchia, lento e costoso, che implica una relazione stringente tra il professionista e l’azienda.”
Prodotto di punta di Modefinance è la piattaforma proprietaria Tigran, brevettata: “Di fatto permette alle imprese di crearsi in casa un’agenzia di rating digitale, con ricadute positive in termini di abbattimento dei costi e riduzione delle tempistiche, oltre che azzeramento degli errori”. A questo strumento si affianca l’app S-Peek, che consente di consultare il credit score, il fido commerciale e in generale i dati finanziari di oltre 25 milioni di aziende europee. “Con un click professionisti e privati possono conoscere l’affidabilità e la salute finanziaria dei loro stakeholder e aziende di interesse, grazie a un database ampio e di facile consultazione.”
Modefinance punta ad aumentare sempre più la sua capacità di analisi dei dati: “Grazie alla partnership con Teamsystem abbiamo a disposizione una grande quantità di informazioni, complete e variegate, che possono aiutarci ad avere benchmark di riferimento sempre più accurati per realizzare confronti tra aziende. Quella tra le due società è una sinergia di competenze importante, perché sempre più data is the new oil”.
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Immagine di copertina: Envato. Immagini interne: Modefinance