Accelerare gli investimenti del PNRR entro giugno 2026 e pianificare il futuro oltre il piano europeo. È questa la rotta tracciata dal Consorzio italiano biogas (CIB), che a Biogas Italy 2025 ha presentato il suo manifesto programmatico al 2030.

Senza sorpresa, visto il potenziale di sviluppo, al centro della strategia annunciata il 13 e 14 marzo c’è il biometano, risorsa che si ottiene grazie all’upgrading del biogas e che è considerata chiave per la transizione (e sicurezza) energetica europea, con un ruolo cruciale non solo per l’agricoltura, ma anche per le industrie hard to abate.

Dal palco del The Mall di Milano il messaggio è chiaro: servono reti più flessibili, maggiore interconnessione e, soprattutto, un quadro normativo stabile per garantire certezze agli investitori.

“Il settore sta dimostrando un dinamismo straordinario, ma è essenziale lavorare affinché i cantieri riferiti alla misura biometano PNRR che in questi mesi si sono aperti e quelli che si apriranno a breve possano concludersi nei giusti tempi”, ha dichiarato durante la prima giornata Piero Gattoni, presidente del CIB.

Gattoni propone inoltre una soluzione che permetta anche a chi ha partecipato all’ultimo bando del Gestore dei servizi energetici (GSE) di accedere ai fondi, evitando così di “disperdere risorse preziose”. Una riflessione sulla scadenza del piano sarebbe necessaria “per le tante richieste arrivate dal mondo produttivo che dimostrano la positività della direzione intrapresa”.

Questo segnale potrebbe essere un volàno positivo per gli investimenti che però dovrà essere accompagnato dalla definizione di un quadro normativo post PNRR che favorisca lo sviluppo del biometano e del biogas nella traiettoria delineata dal PNIEC: 5 miliardi di mc al 2030. “Il 2025 deve essere davvero l'anno del fare.”

Il futuro di biogas e biometano oltre il PNRR

Oggi la produzione italiana di biometano sfiora i 750 milioni di smc/anno, ma con i primi quattro bandi del PNRR si punta a superare 1,8 miliardi, con un traguardo finale di 2,8 miliardi al pieno dispiegamento del piano.

Il Consorzio italiano biogas (CIB) – che oggi rappresenta oltre 820 aziende agricole e 250 società industriali fornitrici di impianti, tecnologie e servizi − stima di raggiungere già entro il 2026 il target di 2,3 miliardi di Smc.

Un ruolo chiave sarà giocato dalla riconversione degli impianti esistenti: su 700 strutture previste a fine PNRR, circa 300 nasceranno dalla trasformazione di impianti già attivi. Questo, secondo CIB, “pone nuove sfide per la rete di trasporto, mentre si aprono grandi opportunità anche per il biogas agricolo, con oltre 1.800 impianti già operativi e in attesa degli esiti del bando GSE sul decreto FER2”.

A tal proposito, il presidente del GSE, Paolo Arrigoni, ha aggiunto: “L’agricoltura è sempre più protagonista del percorso di transizione. L’ultimo bando biometano ha registrato una partecipazione importante: più di 300 domande che ci fanno ben sperare sul raggiungimento degli obiettivi definiti con il PNRR, oltre che ad avvicinarci sempre di più ai target previsti al 2030 con il PNIEC. Per questo, c’è il massimo impegno per completare tutti i progetti in cantiere e non lasciare indietro nessuno. Sempre in ottica di sviluppo di nuovi impianti a biogas vi sono anche buoni risultati del primo bando del DM FER 2”.

Oltre a sottolineare le sfide post PNRR e l'impegno dell'Italia a raggiungere l'obiettivo europeo di 35 miliardi annui di smc di biometano entro il 2030, durante Biogas Italy Giovanni Perrella (MASE) ha inoltre annunciato che il Ministero sta lavorando alla riforma dei costi di allacciamento, un passo fondamentale per favorire nuovi investimenti nel settore.

Rispetto ai prossimi passi a livello legislativo, il presidente Gattoni ha infine sottolineato che, sebbene la proroga per la certificazione degli impianti biogas sia apprezzata, restano criticità operative che vanno risolte velocemente per garantire adeguati tempi di adattamento agli operatori.

Per Gattoni resta infine necessario chiarire le norme sull'uso dei sottoprodotti agroindustriali per valorizzare efficacemente il digestato, “promuovendo così un modello davvero circolare di sviluppo delle bioenergie”

Il ruolo del biogas nelle strategie europee

A Biogas Italy il dibattito si è concentrato anche sulle nuove strategie europee per il settore agricolo e il ruolo del biogas nei piani di Bruxelles. Gli europarlamentari Annalisa Corrado (PD) e Carlo Fidanza (FdI) hanno sottolineato l’importanza del biometano per il raggiungimento dell’obiettivo UE di 35 miliardi di metri cubi entro il 2030.

Secondo Harmen Dekker, direttore dell’Associazione europea del biogas (EBA), la produzione di biometano potrebbe coprire l’85% della domanda di combustibili gassosi entro il 2040, offrendo una soluzione chiave per la sicurezza energetica e la riduzione dei costi dell’energia

L’importanza della corretta informazione

La seconda giornata di lavori si è aperta con la presentazione di un sondaggio realizzato dal CIB in collaborazione con YouTrend, che ha analizzato la percezione e il livello di conoscenza del settore biogas e biometano.

I dati, illustrati da Lorenzo Pregliasco, confermano un interesse crescente: circa il 70% degli intervistati ha sentito parlare del tema, segno che il dibattito pubblico sta finalmente includendo queste soluzioni nella transizione energetica.

Tra chi è informato, l’accettazione degli impianti aumenta sensibilmente, con oltre il 60% che ne riconosce i benefici per l’agricoltura e l’economia nazionale, in particolare per la riduzione delle emissioni e la valorizzazione dei sottoprodotti agricoli.

Inoltre, il 47% sottolinea l’importanza dell’uso del digestato tra i benefici per il territorio. Anche i giovani mostrano grande attenzione: il 40% degli under 35 apprezza l’aumento della circolarità nella produzione agricola, mentre il 34% evidenzia il ruolo del biogas nella produzione di energia sostenibile.

Un quadro positivo, ma che evidenzia anche la necessità di un’informazione più chiara e accessibile, affinché cittadini e amministrazioni possano prendere decisioni consapevoli. Per rispondere a questa esigenza, Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, ha annunciato il lancio di una campagna informativa nazionale per la valorizzazione del biometano.

 

In copertina: Piero Gattoni durante la prima giornata di Biogas Italy 2025