Un giorno di inizio gennaio, in un parco giochi nella zona ovest di Sydney, un bambino australiano ha portato a casa una manciata di pacciame da giardino. Osservandolo più da vicino, i genitori del bambino sono rimasti scioccati nello scoprire che il pacciame conteneva pezzi di amianto incollato. È così che in Australia è scoppiato un vero e proprio scandalo, che ha portato le autorità nel corso degli ultimi mesi a rilevare oltre 75 siti contaminati. Siti che riguardano soprattutto luoghi frequentati da bambini nelle città di Sidney e Melbourne e paesini dello stato del Nuovo Galles.
Con il termine “amianto” si indicano sei diversi minerali caratterizzati da fibre sottilissime e molto resistenti alla fusione e alla combustione, qualità per cui in passato venne usato parecchio nell’edilizia come isolante e in funzione antincendio. Oggi sappiamo che l’amianto è cancerogeno e la sua pericolosità è legata alla liberazione delle sue fibre nell’aria.
Il pacciame riciclato, nel caso australiano proveniente da rifiuti di legame prodotti dai cantieri, è solitamente impiegato per coprire il terreno intorno alle piante. Aiuta a trattenere l'umidità del suolo, a controllare le erbacce. Dopo il ritrovamento al parco giochi Rozelle Parklands di Sidney, sono stati chiusi numerosi parchi giochi in tutto il paese. Un portavoce della città di Sidney ha dichiarato al Guardian che il pacciame riciclato è stato solamente utilizzato nelle aiuole e nei pressi degli alberi, ma non nei parchi giochi. Intanto le investigazioni continuano e sono in corso controlli stringenti per verificare dove il pacciame contaminato sia stato effettivamente utilizzato.
Ascolta questa e altre notizie nella nuova puntata del podcast di Materia Rinnovabile:
Immagine: Timothy Newman, Unsplash