A Lubumbashi, nell’estremo sud della Repubblica Democratica del Congo, circa il 98% dei 2 milioni di abitanti dipende ancora dal carbone per la cottura domestica. Un sistema ancora molto diffuso in diversi Paesi africani che, oltre a essere inquinante dal punto di vista ambientale, può compromettere la salute delle persone a causa dell’inalazione di particelle di fuliggine.

Per questo motivo è importante trovare alternative più sostenibili ed economicamente accessibili. Una di queste potrebbe essere l’utilizzo di forni solari prodotti con materiali riciclati. L’idea è nata da una partnership tra l’università congolese di Lubumbashi e quella belga Hasselt, che hanno sviluppato insieme la tecnologia.

Si tratta di un forno che attraverso pannelli riflettenti utilizza l’energia solare per riscaldare il cibo. Questa tecnologia è piuttosto diffusa, viene utilizzata da oltre 4 milioni di famiglie in tutto il mondo, tuttavia le versioni commerciali sono costose.

Il progetto Solar Cookers 4 for all si pone l’obiettivo di sviluppare un hub di ricerca a Lubumbashi che realizzi forni solari utilizzando materiali riciclati come lattine e filo di ferro. I prototipi iniziali, testati da un team di studenti, hanno dimostrato prestazioni paragonabili ai dispositivi commerciali.

 

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