Novità nel campo del tessile circolare. Igers, società partecipata del gruppo Haiki+, leader nel settore dell’economia circolare, ha annunciato il brevetto di un metodo innovativo per il recupero di fibre tessili da materiali di scarto.
Il processo, che sfrutta tecnologie avanzate come la spettroscopia NIR, consente di lavorare qualsiasi tipologia di scarto tessile, recuperando fibre da riutilizzare nell’abbigliamento e nel settore delle imbottiture.
“Un risultato – ha dichiarato l’AD di Igers Gian Luca Miceli – frutto di anni di ricerca approfondita, di impegno costante e di una visione chiara verso un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato”.

Una rivoluzione nel riciclo del tessile

Igers, società specializzate nel riciclo tessile e partecipata del gruppo Haiki+, ha annunciato lo scorso 18 settembre di aver ottenuto il brevetto d'invenzione per un metodo rivoluzionario di recupero di fibre tessili da materiali di scarto.

Il brevetto, denominato nello specifico "metodo per il recupero di fibre tessili da articoli di materiale tessile di scarto e relativo impianto", costituisce un passo davvero importante per l’economia circolare del settore tessile.
Il settore dei rifiuti tessili ha registrato un significativo aumento dei volumi negli ultimi anni, con una produzione di circa 230.000 tonnellate di rifiuti non pericolosi provenienti dall’industria tessile e circa 150.000 tonnellate intercettate dal post-consumo urbano. Attualmente, però, solo una piccola parte di questi rifiuti viene recuperata, principalmente per mezzo di cooperative che selezionano gli indumenti per il mercato dell'usato. La maggior parte dei volumi, invece, viene esportata o smaltita in discarica, con notevoli impatti ambientali ed economici.

Con il nuovo metodo sviluppato da Igers sarà possibile lavorare qualsiasi tipologia di scarto tessile, recuperando le fibre contenute per generare nuove fibre naturali da utilizzare nella produzione di capi di abbigliamento, oppure fibre sintetiche da impiegare nel settore delle imbottiture. Il processo sfrutta tecnologie avanzate, come la spettroscopia NIR, per analizzare e selezionare in modo efficiente i materiali, riducendo così gli sprechi e promuovendo l'economia circolare.

Da rifiuto a risorsa

"Questo risultato è frutto di anni di ricerca approfondita, di impegno costante e di una visione chiara verso un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato – dichiara Gian Luca Miceli, amministratore delegato di Igers – Sono estremamente orgoglioso del lavoro svolto e della dedizione che tutto il nostro team ha dimostrato nel portare avanti questo progetto. Non è stato solo un percorso tecnico, ma anche un viaggio di crescita che ci ha reso ancora più determinati a perseguire l’eccellenza e a continuare a innovare".

“Siamo fieri di questo traguardo – gli fa eco Flavio Raimondo, amministratore delegato di Haiki+, – Questo brevetto non è solo un simbolo dell’impegno verso la sostenibilità, ma anche una dimostrazione della capacità di innovare e sviluppare soluzioni concrete per un mondo migliore”.
“Questo brevetto rappresenta un passo importante per l’intero ecosistema della circolarità – commenta infine Nicola Colucci, presidente di Haiki+ – Con questa nuova tecnologia, non stiamo solo riducendo gli scarti, ma stiamo trasformando ciò che è considerato rifiuto in una risorsa preziosa”.

Immagine: Envato Elements