Efficientare gli edifici non solo fa risparmiare sulle bollette a fine mese, ma preserva o aumenta il valore delle abitazioni di proprietà. Ad affermarlo è uno studio realizzato per l’Osservatorio di REbuild sul patrimonio del costruito italiano: secondo la ricerca, passare da una classe energetica G a una A garantisce un incremento di valore del proprio bene immobiliare del 40%. Al contrario, non apportare alcun intervento comporta una perdita secca della stessa percentuale nelle quotazioni di mercato.
Una stima che premia la riqualificazione energetica come investimento e che sarà al centro del dibattito di REbuild 2023. L’evento, in programma il 9 e 10 maggio presso il Centro congressi di Riva del Garda, porterà anche quest’anno in Trentino tutto il settore dell’edilizia sostenibile.
Riqualificare il patrimonio edilizio italiano
L’analisi per l’Osservatorio REbuild, realizzata dal Dipartimento di Culture del progetto dell’Università Iuav di Venezia, è stata effettuata su tre città di medie dimensioni: Bergamo, Mestre e Padova. A seconda che un fabbricato sia ubicato in centro o in periferia, la variazione di valore fra un’abitazione di classe E e una di classe D, si aggira intorno al 5 o 6%, ma sale fra il 14 e il 18% se si passa da una G a una D.
Il patrimonio edilizio italiano è costituito da circa 35 milioni di unità immobiliari, gran parte delle quali risalgono a prima del 1971. Secondo lo studio, di queste unità oltre il 55% appartiene alle classi più energivore, presentando consumi che si decuplicano rispetto alle abitazioni più efficienti.
“La direzione di efficientamento energetico presa dall’Unione europea è molto chiara – ha spiegato Enzo Micelli, presidente del comitato scientifico di REebuild – Noi crediamo che demolire e ricostruire da capo un edificio non sia la soluzione. Il nodo è prendersi cura e trasformare ciò che già c’è, e si tratta di un patrimonio che costituisce la cassaforte degli italiani”.
La direttiva Case green approvata dal Parlamento europeo prevede che gli edifici residenziali dovranno raggiungere, come minimo, la classe di prestazione energetica E entro il 2030, e D entro il 2033. Un obiettivo che ha suscito malcontento a Palazzo Chigi, soprattutto per le tempistiche e i costi onerosi di riqualificazione che non tutte le famiglie italiane potranno permettersi.
Ora che non c’è più il Superbonus 110%, secondo Enzo Micelli riqualificare la propria abitazione non dev’esser visto come onere, ma come investimento. “Certo possiamo immaginare agevolazioni e finanziamenti per coloro che non se lo possono permettere, ma il Superbonus è stata una misura che non ha favorito un percorso di innovazione”.
La riqualificazione è circolare a REbuild 2023
Riqualificare senza demolire è un’ottima soluzione per non produrre rifiuti che poi sarebbero difficili da smaltire. Questa è la filosofia di REbuild, che per l’edizione 2023 si concentrerà su materiali innovativi e sostenibili con un focus speciale sul legno.
“Dobbiamo lavorare su quello che abbiamo – ha aggiunto Micelli – puntando su sovrastrutture e integrazioni al capitale esistente. La sfida circolare non credo sia legata a enormi quantità di materiale.”
È ormai evidente che l’interesse del settore edilizio per la sostenibilità e gli ESG sia cresciuto molto negli ultimi anni. Da vuota retorica, questi temi sono diventati rapidamente cari agli addetti ai lavori e saranno protagonista di REbuild 2023. A Riva del Garda inoltre si affronteranno le sfide della digitalizzazione, delle comunità energetiche e dell’elettrificazione delle smart city.
“A dieci anni dalla nascita, REbuild torna con un format innovativo che ha come obiettivo quello di favorire un dialogo per il settore delle costruzioni totalmente disintermediato, senza appartenenze e, per questo, autentico e sincero – ha spiegato Alessandra Albarelli, direttrice generale Riva del Garda Fierecongressi - L'esperienza maturata negli anni passati ci consente oggi di avere l’ambizione di diventare, come Riva del Garda, la capitale dell’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito”.
A REbuild troveranno spazio le imprese e i produttori industriali di materiali, le istituzioni e le università, le associazioni di categoria, i consulenti, i progettisti e tutto il mondo del Real Estate e della finanza di settore.
L’appuntamento è quindi per il 9 e 10 maggio con una due giorni di incontri, convegni e opportunità di networking fra tutti gli attori dell’edilizia sostenibile.
Immagine: Pawel Czerwinski (Unsplash)