Una coalizione di cinque organizzazioni leader di pensiero ha lanciato il Systems Transformation Hub, un’iniziativa pionieristica volta a promuovere soluzioni sistemiche per l'Europa. La presentazione, lo scorso 25 gennaio, avviene in un momento cruciale di crisi complesse e interconnesse e in vista delle elezioni europee che si svolgeranno dal 6 al 9 giugno prossimi.
Definire le priorità di fronte alla crisi
Il nuovo Hub nasce dalla constatazione che il mondo si trova ad affrontare una convergenza di crisi senza precedenti – conflitti, cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, emergenze sanitarie, disordini sociali legati alla migrazione e all'aggravarsi delle disuguaglianze – e che queste sfide sono inestricabilmente collegate tra loro e richiedono, al tempo stesso, un approccio olistico e sistemico alla definizione delle politiche.
Così, secondo i fondatori dell’iniziativa, al di là delle elezioni europee alle porte e il nuovo mandato quinquennale della Commissione europea, non è mai stato così urgente e necessario creare una visione per un'Unione europea che dia priorità alla sostenibilità ambientale e alla coesione sociale.
Un hub a sostegno dell’Unione europea
"Sebbene il Green Deal europeo abbia posto le basi per una profonda trasformazione economica, la sua attuazione incontra ostacoli. La gestione della crisi a breve termine, unita alle crescenti tensioni sociali, finanziarie e politiche, hanno portato alla luce la necessità di un approccio sistemico per raggiungere gli obiettivi green e socio-economici dell’Europa": questo è il messaggio chiave lanciato dai leader dell'Hub in una dichiarazione comune.
Il nuovo centro per la trasformazione sistemica mira a fornire una guida strategica a sostegno delle istituzioni europee e degli Stati membri nell'analisi e nello sviluppo delle politiche, nell’implementazione delle stesse e nel supporto agile alle decisioni. L'Hub si concentrerà sulla politica europea, ma anche sulle relazioni dell'Europa con il resto del mondo. Il centro nasce dalla collaborazione di cinque organizzazioni che lavorano sul cambiamento dei sistemi ormai da anni a livello internazionale: EIT Climate-KIC, Metabolic, Systemiq, il Club di Roma e il World Resources Institute, con un invito aperto ad altri enti ad aderire.
La tabella di marcia per i prossimi anni
Il Systems Transformation Hub svilupperà una tabella di marcia con orientamenti politici, per ispirare la prossima Commissione europea nei primi mesi di attività. In particolare sono tre i campi in cui l’Hub intende puntare i propri sforzi: modellazione e ricerca, creazione di una nuova narrativa progressista, e consultazione e comunicazione con le parti interessate.
Attraverso questi tre elementi il nuovo organismo mira alla mappatura dello stato dell'UE rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile e al Green Deal europeo e all’analisi delle lacune e delle incoerenze tuttora presenti così come all’elaborazione di una narrazione per i responsabili politici basata su leve sistemiche, solide conoscenze scientifiche e analisi dei dati per sostenere il Green Deal in un contesto politico-economico in continua evoluzione. In base a questi due primi elementi avverrà, infine, la diffusione dei risultati con i responsabili politici e gli esperti leader a livello mondiale nei rispettivi settori.
Le capacità strategiche che verranno messe al servizio dell’UE vogliono essere indipendenti, trasparenti, basate sulla scienza e non politiche.
“Al centro dell'Hub c'è l'impegno a fornire soluzioni attuabili, radicate in decenni di ricerca collettiva e di esperienza politica. Questo Hub non è solo una risposta alle pressanti sfide del nostro tempo; è il culmine di anni di lavoro dedicato di amici e partner”, afferma Eva Gladek, CEO e fondatrice di Metabolic, società olandese che ha l’economia circolare al centro delle proprie attività e che ha sviluppato una serie di approcci che permettono di mappare rapidamente un sistema (sia esso un luogo, un'azienda o un settore), di comprenderne il funzionamento e di identificare i punti in cui è possibile intervenire per ottenere il massimo impatto.
I volti e le menti dietro il Systems Transformation Hub
Tra i promotori di questa nuova realtà, che hanno preso parte anche alla presentazione dell’iniziativa avvenuta lo scorso 25 gennaio, compaiono figure di rilievo nel panorama europeo che Materia Rinnovabile ha avuto modo di incontrare e intervistare nel corso degli anni come Sandrine Dixson-Declève, co-presidente del Club di Roma e Janez Potocnik, ex commissario europeo, partner di Systemiq e co-presidente dell’International Resource Panel.
“La perma-crisi è la nostra nuova realtà – ha commentato Dixson-Declève – L'unico modo per affrontare i grandi problemi e le sfide complesse di oggi è applicare la logica dei sistemi a breve e lungo termine al processo decisionale. Questa è la nostra polizza di assicurazione per un'Europa prospera, resiliente, verde e giusta".
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