Dal 9 all'11 aprile 2024, la Fiera di Bergamo ospiterà la terza edizione di Waste Management Europe. Nel cuore del dibattito europeo sull'economia circolare e la gestione sostenibile dei rifiuti, Waste Management Europe ambisce a emergere come un evento capace di unire il settore pubblico e quello privato, dai governi locali alle multinazionali, per provare a rimodellare l’attuale approccio ai rifiuti. Ma non si compone solo della parte espositiva.

Oltra alla fiera, con più di 4.000 metri quadri e 150 espositori, l’evento ospiterà una conferenza internazionale che affronterà un ampio spettro di tematiche cruciali, dando un ruolo da protagonista alle aziende. Materia Rinnovabile ne ha parlato con Gavin Sutcliffe, Conference manager di Waste Management Europe.

Gavin Sutcliffe

 

Qual è l’ambizione di Waste Management Europe?

Waste Management Europe non è solo un evento locale o regionale che parla di gestione dei rifiuti e circolarità. È un evento europeo che riesce a coinvolgere persone da tutto il mondo. Negli ultimi due anni abbiamo riscontrato un forte interesse, con partecipanti del settore pubblico e privato che sono arrivati fino dall’Australia. Abbiamo avuto persone dal Nord America e un forte interesse da parte della delegazione del Medio Oriente, in particolare dall'Arabia Saudita e dal Kuwait. Quello che stiamo cercando di fare è dimostrare al mondo che l'Europa è all'avanguardia in termini di politica, coesione e ambizione. Stiamo cercando di dimostrare e riflettere ciò che l'Unione Europea sta facendo: diventare il continente più verde del pianeta e il più responsabile in termini di riciclo e riutilizzo, assicurandoci di ridurre anche la quantità di energia, materiali e beni di consumo.

Su quali temi punterete i riflettori?

Parleremo dei cambiamenti politici in tutta l'Unione Europea e l'impatto che avranno sulle aziende, che saranno obbligate per legge ad affrontare il problema dei rifiuti e del riciclo. C’è poi il tema della riduzione delle emissioni. Ci saranno rappresentanti del governo regionale lombardo e alti esponenti del governo italiano. E naturalmente ci sarà anche il discorso di Mattia Pellegrini, capo unità DG Ambiente della Commissione Europea. Un'altra area chiave su cui ci stiamo concentrando è il recupero energetico dei rifiuti. Esamineremo diverse iniziative da tutto il mondo, con un focus sul miglioramento di efficienza e innovazione. Ci sono ad esempio sistemi di accumulo a batteria, dove vecchie batterie vengono utilizzate per immagazzinare l'energia creata dall'energia verde.

Ci concentreremo poi sul teleriscaldamento e sul raffreddamento. Quindi per esempio le pompe di calore. Esamineremo le CCUS e la termovalorizzazione. Come possiamo decarbonizzare e rendere i rifiuti energetici parte del processo di decarbonizzazione. Ci occuperemo poi di biomassa e di riduzione delle emissioni di CO2. Il terzo tema è la plastica e le sfide che dobbiamo affrontare a livello globale. Tra queste ci occuperemo in particolare dei PFAS, sostanze chimiche che rimangono per sempre nei nostri ecosistemi, nelle nostre catene di approvvigionamento alimentare e nelle nostre riserve idriche. Come possiamo eliminare queste sostanze chimiche plastiche dannose e nocive dai nostri ecosistemi? Possiamo creare un mondo senza questo tipo di plastica? E cosa possiamo fare per affrontarle? Un altro aspetto di grande interesse su cui ci stiamo concentrando quest'anno è il ruolo molto significativo che l'intelligenza artificiale, i big data e la digitalizzazione avranno nella gestione dei rifiuti e nel modo in cui possiamo guidare un'economia più circolare.

Ecco, parliamo di gestione dei rifiuti.

La gestione dei rifiuti e la circolarità sono tra i temi più importanti che il mondo sta affrontando in questo momento. Parliamo di cambiamento climatico, ma la riduzione delle emissioni va di pari passo con la riduzione della quantità di energia, di materiali e di beni di consumo che utilizziamo. E naturalmente si basa sul riciclo e sul riutilizzo di quei materiali. Penso che dobbiamo affrontare il problema dei rifiuti nei nostri oceani, sulla nostra terra e nel nostro suolo, perché al momento stiamo contaminando il pianeta non solo attraverso le emissioni di gas serra ma in una moltitudine di modi. E la gestione dei rifiuti sta diventando un problema enorme non solo per i giovani di tutto il mondo, ma anche per le Nazioni Unite e per i governi. Anche alla COP28 di Dubai abbiamo visto un livello significativo di interesse. La gestione dei rifiuti è al centro della strategia di ogni governo. O comunque deve esserlo, perché altrimenti le persone finiranno per non avere nulla. Si ritroveranno senza ambiente, con una pessima qualità della vita, aria insalubre e fiumi, oceani e suolo avvelenati. Per me è una delle più grandi sfide dell'umanità.

Una sfida per i governi ma anche per le aziende.

Sì, crediamo che il loro ruolo sia strategico, e infatti ospiteremo a Waste Management Europe aziende straordinarie che parleranno di tecnologia e innovazione e di ciò che stanno facendo in termini di sostenibilità. Ad esempio, il responsabile della sostenibilità di Nestlé ci racconterà in modo specifico alcune delle iniziative che sta portando avanti. ENI, la principale compagnia petrolifera italiana, ci parlerà invece delle proprie innovazioni nel campo dell'energia pulita e della termovalorizzazione. Ci sarà spazio anche per la Ellen MacArthur Foundation, che condividerà con noi gli ultimi aggiornamenti sul proprio impegno globale quinquennale fissato nel 2018 per affrontare i rifiuti di plastica e l'inquinamento dei nostri oceani.

Registrandosi come delegato si pagherà una piccola quota per avere accesso a un fantastico programma di conferenze che si svolge in quei tre giorni. Sono incluse tutte le pause caffè e i pranzi e le opportunità di networking, incontrando persone di alto livello, professionisti senior e tutti i relatori. E naturalmente si avrà accesso anche all’expo, che è gratuita per tutti. Ci saranno più di 100 aziende espositrici provenienti da tutta Europa e dal Medio Oriente. Insomma, una grande azienda che partecipa a Waste Management Europe ha l’occasione di conoscere startup davvero interessanti e menti innovative di cui magari non ha mai neanche sentito parlare.

 

Immagine di copertina: Briana Tozour, Unsplash