Per ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime critiche, in Europa non si ricorrerà solo all’apertura di nuove miniere. Attraverso il Critical Raw Materials Act, l'UE ha infatti stabilito che entro il 2030 almeno il 25% del consumo annuo di metalli e minerali strategici dovrà provenire dal riciclo. Per contribuire a questi obiettivi, presso il sito industriale di Itelyum Regeneration di Ceccano (Frosinone) nascerà un nuovo impianto per il recupero di terre rare, denominato INSPIREE.

Itelyum si occupa della rigenerazione degli oli lubrificanti usati, della purificazione dei flussi chimici e petroliferi e della gestione responsabile di un’ampia gamma di rifiuti industriali. Il progetto INSPIREE sarà il primo impianto in Europa per la produzione di ossidi e carbonati di terre rare (neodimio, praseodimio e disprosio) da riciclo chimico di magneti permanenti esausti, estratti da hard disk e motori elettrici a fine vita.

“Itelyum è capofila di un progetto all’avanguardia che mette insieme le migliori competenze Made in Italy”, ha spiegato Marco Codognola, AD di Itelyum, durante la presentazione del progetto LIFE INSPIREE l’11 luglio a Roma. “L’economia circolare e la sostenibilità fanno parte del nostro DNA ed è un onore metterle a disposizione nella costruzione di nuove filiere, di importanza strategica nazionale ed europea, con partner di alto valore.” All’evento erano presenti l’Assessore regionale a bilancio e programmazione economica Giancarlo Righini e, in rappresentanza dell’Assessora ragionale all’ambiente e alla transizione energetica Elena Palazzo, il Capo segreteria Pietro Stabile.

I dettagli del nuovo progetto INSPIREE

Stando a un comunicato diffuso da Itelyum, “lo scale-up industriale dell’impianto avverrà grazie a un processo a due livelli: il primo step prevede il disassemblaggio dei magneti, mentre il livello successivo consiste nel recupero di ossalati di REE (Rare Earth Elements) tramite idrometallurgia a bassissimo impatto ambientale”.

L’impianto di smontaggio potrà trattare 1.000 tonnellate all’anno di rotori elettrici e l’impianto idrometallurgico a regime potrà trattare 2.000 tonnellate all’anno di magneti permanenti ottenuti da diverse fonti, tra cui anche hard disk e piccoli e grandi motori elettrici. Ciò permetterà il recupero di circa 500 tonnellate all’anno di ossalati di REE, una quantità sufficiente al funzionamento di 1 milione di hard disk e lap top e 10 milioni di magneti permanenti per applicazioni varie nell’automotive elettrico.

I partner di INSPIREE

Al progetto LIFE INSPIREE partecipano diversi partner: EIT Raw Materials, il più grande consorzio nel settore delle materie prime a livello mondiale; Erion, il sistema multi-consortile no profit per la gestione di differenti tipologie di rifiuti e la valorizzazione delle materie prime seconde; Glob Eco, azienda con pluriennale esperienza nella raccolta e nel trattamento di RAEE; Università degli studi dell’Aquila, che ha sviluppato, brevettato e ottimizzerà la tecnologia idrometallurgica.

“Siamo lieti di poter mettere a disposizione le specifiche competenze che abbiamo maturato grazie al progetto NEW-RE, finanziato dall’ente europeo EIT Raw Materials”, ha dichiarato Danilo Bonato, direttore generale di Erion Compliance Organisation. “Per ’approvvigionamento delle materie prime strategiche l’Europa dipende ancora troppo da Paesi terzi, nonostante gli sforzi in atto per rendere più circolare la nostra economia. Ora però abbiamo l’opportunità di costruire la value chain del riciclo delle terre rare, attraverso la realizzazione di impianti con tecnologie innovative e strategie più efficaci per massimizzare la raccolta dei rifiuti tecnologici.”

 

Immagine di copertina: William Warby, Unsplash