Saudi Aramco, una delle più grandi società petrolifere al mondo, controllata dal governo saudita, ha annunciato di voler investire nel litio e in altri materiali strategici per la transizione energetica. In collaborazione con Ma'aden, la più grande società mineraria e metallurgica del Medio Oriente e del Nord Africa, con sede a Riyadh, Aramco formerà una joint venture per l'esplorazione e l'estrazione di minerali in Arabia Saudita.

La joint venture si concentrerà sui materiali fondamentali per la transizione energetica, tra cui il litio, che verrà estratto da giacimenti ad alta concentrazione. Inoltre, un altro obiettivo annunciato sarà il miglioramento delle tecnologie di estrazione diretta del litio (DLE), un processo che, rispetto al tradizionale metodo evaporativo, è meno dannoso per l'ambiente e più efficiente, anche se attualmente più costoso, meno diffuso e ancora in fase di sviluppo su scala commerciale.

L’importanza del litio

Considerato l'oro bianco del nostro secolo, il litio è cruciale per la produzione di batterie per veicoli elettrici − che a oggi è il segmento che ne consuma maggiori quantità − e per la transizione energetica. Si tratta del materiale che ha registrato la crescita della domanda più rapida in questo settore. E nonostante l'incertezza sulle quantità precise di litio necessarie in futuro, una cosa è chiara: la domanda sarà significativa. Infatti, secondo i dati dell'International Energy Agency (IEA), entro il 2040 la richiesta di litio potrebbe aumentare di 13 o persino 51 volte rispetto ai livelli attuali, a seconda delle tecnologie impiegate e dello sviluppo di eventuali alternative.

Con il know-how, i dati geologici di oltre 90 anni di esperienza e alcune tecnologie già disponibili, Aramco si posiziona come un attore ideale per entrare nel mercato dei minerali per la transizione energetica, diversificando le proprie attività oltre il petrolio e altri derivati. Si prevede che la domanda di litio in Arabia Saudita aumenti di venti volte tra il 2024 e la fine del decennio, in linea con la crescente richiesta di materiali strategici per la transizione energetica.

Darryl Clark, vicepresidente senior di Ma’aden per l’esplorazione, ha dichiarato che l’azienda "sta conducendo uno dei più grandi programmi di esplorazione al mondo in una singola giurisdizione, lungo lo scudo arabo, per portare alla luce un patrimonio minerario stimato in 2,5 trilioni di dollari. Questa proposta di joint venture ci permetterebbe di accelerare l’esplorazione della piattaforma arabica, combinando la vasta conoscenza dell’area di Aramco con l’ampia esperienza di Ma’aden nell’industria mineraria e nell’esplorazione". Secondo l'azienda, in Arabia Saudita sono già state identificate aree con concentrazioni di litio fino a 400 parti per milione, e la produzione commerciale del metallo potrebbe iniziare già entro il 2027.

 

In copertina: immagine di Aramco America