Il riciclo, uno dei capisaldi dell’economia circolare, svolge un ruolo fondamentale nel risparmio di energia e di conseguenza nella riduzione delle emissioni climalteranti. Con questa convinzione, ENEA, per conto e con il contributo di Utilitalia, ha realizzato il progetto TE3C, nome derivato dall’unione di titoli di “efficienza energetica circolare” (TEEC) e “crediti di carbonio circolare” (3C).
Il piano, presentato a Roma oggi, giovedì 27 febbraio 2025, punta a valorizzare i potenziali risparmi di energia dati dall’utilizzo di materiali secondari al posto di quelli primari. Per la fornitura dei dati, è stato coinvolto un gruppo significativo di imprese associate alla Federazione.
La ricerca sul consumo energetico
Il progetto TE3C è frutto di uno studio di due anni che ha riguardato più di 40 filiere di riciclo. La ricerca si è occupata di confrontare il consumo di energia, e quindi di emissioni di CO₂ equivalente, nei casi di utilizzo di materie prime vergini e di materie secondarie. Ne risulta che l’utilizzo di materie secondarie, a parità di unità di prodotto, comporti un minore consumo di energia e quindi di emissioni.
Per esempio, nel caso del cartone, il risparmio di energia equivale a 0,25 tonnellate di petrolio equivalente per tonnellata di materia prima secondaria utilizzata [TEP/t]. Cifre più alte si raggiungono per il vetro, che sale a 0.58 TEP/t, per il PET (il polimero della plastica comune nelle bottiglie di acqua minerale), corrispondente a 1,11 TEP/t, e per l’acciaio, con un risparmio di 2,86 TEP/t.
L’analisi dei consumi e delle emissioni è stata effettuata analizzando l’intero ciclo di vita delle materie, un approccio definito “dalla culla al mercato”. Nel caso delle materie prime, la “culla” corrisponde all’estrazione dalla biosfera, mentre per le materie secondarie la “culla” è la fase di raccolta di rifiuti o sottoprodotti dal sistema economico da sottoporre a processi di selezione e valorizzazione.
Un altro esito della ricerca è uno strumento informatico presente sul web, associato a un database, che contiene le informazioni sui consumi energetici e sulle emissioni di CO2 equivalenti che derivano dall’utilizzo delle materie prime vergini e secondarie. Il portale, al momento in fase di test, consentirà di calcolare i risparmi in termini di energia e di emissioni e generare relativi attestati dei valori TEEC e 3C associati a tale sostituzione.
L’importanza dell’economia circolare per la decarbonizzazione
Il progetto insiste sull’importanza di garantire un utilizzo costante alle materie prime secondarie ottenute dal riciclaggio dei rifiuti, nell’ottica di un’economia pienamente circolare. Per raggiungere questo traguardo, vi è però la necessità di strumenti di supporto dedicati. “Oltre al tema fondamentale dell’economia circolare, il riciclo può offrire un contributo importante anche sul fronte della decarbonizzazione e quindi della transizione energetica”, ha chiarito il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini. “La decarbonizzazione, nel quadro delle azioni per la transizione ambientale, è uno dei pilastri della politica dell’Unione Europea. Molto si è fatto nel settore energetico ma poca o nessuna attenzione finora è stata data a quanto può contribuire a essa l’economia circolare. Questo studio pone le basi per favorire l’utilizzo delle materie secondarie in sostituzione delle materie prime, attraverso un meccanismo analogo a quello attualmente esistente per il mercato dei titoli di efficienza energetica e a quello dei crediti di carbonio. Permette inoltre di incentivare l’uso delle materie secondarie nei processi produttivi, favorendo un corretto funzionamento delle filiere del riciclo. E, infine, può garantire una maggiore resilienza del sistema Italia rispetto all’approvvigionamento delle materie prime in generale e delle materie critiche e strategiche in particolare.”
Anche Claudia Brunori, direttrice del Dipartimento ENEA sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei sistemi produttivi e territoriali, ha ribadito l’importanza dell’economia circolare, che “gioca un ruolo fondamentale per raggiungere la neutralità climatica, perché trasforma il modo in cui produciamo, consumiamo e gestiamo i materiali minimizzando le emissioni di CO₂ e ottimizzando l’uso delle risorse. ENEA è in prima linea per accelerare questa transizione, sviluppando tecnologie e soluzioni concrete come il software sviluppato con Utilitalia, in grado di quantificare e valorizzare i risparmi energetici e la riduzione delle emissioni climalteranti derivanti dall’uso di materiali riciclati al posto di quelli vergini.”
In copertina: immagine Envato