L’Italia rappresenta oggi il 13% della raccolta complessiva europea di carta e cartone e reimpiega per la produzione circa il 12% del macero: uno stato di salute positivo ma che può migliorare ancora grazie agli investimenti delle imprese e ai contributi del PNRR, soprattutto nel Meridione. Se ne è discusso nel convegno L’industria nazionale del riciclo di carta e cartone: le potenzialità del Meridione per un’economia sempre più circolare, tenutosi lunedì 8 aprile a Salerno nel corso della Paper Week 2024 di Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica.
Durante il convegno è stato presentato l’aggiornamento dello studio di Nomisma commissionato da Comieco che analizza in ottica multidimensionale gli effetti e i benefici economici, occupazionali, ambientali e territoriali degli investimenti PNRR per la filiera della raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone. Le grandi regioni del Sud Italia sono state fondamentali per la crescita della raccolta differenziata di carta e cartone ma dei circa 3,6 milioni di tonnellate di carta e cartone che si raccolgono mediamente in Italia negli ultimi anni, il Nord copre il 51% mentre il Sud arriva al 26%. Anche se, infatti, in Italia il tasso di riciclo degli imballaggi viaggia su cifre di tutto rispetto (quest’anno punta a sfiorare il 75% del totale, con 6 anni di anticipo rispetto agli obiettivi europei), il divario tra Nord e Sud è ancora ampio, come succede per esempio anche nel riciclo dei rifiuti organici.
“Il potenziale di raccolta differenziata di rifiuti cartacei potrà essere aumentato di oltre 700.000 tonnellate, di cui oltre 400.000 al Sud”, ha spiegato Francesco Capobianco di Nomisma, secondo cui, al di là degli impatti economici e occupazionali, gli investimenti delle aziende, uniti ai contributi PNRR, avranno nel Sud Italia effetti positivi sul minor uso delle discariche e sul rafforzamento industriale della filiera cartaria. “Questo soprattutto grazie all’aumentata capacità produttiva delle 16 cartiere e dei 42 impianti di trattamento dei rifiuti cartacei che saranno oggetto dei finanziamenti. Gli effetti PNRR si sentiranno anche sotto il profilo ambientale grazie a una diminuzione dello smaltimento in discarica e a una migliore efficienza energetica degli impianti con conseguente diminuzione di consumo di CO₂ per unità di prodotto.”
“L’attenzione alla crescita della raccolta al Sud per Comieco è costante e mirata”, ha aggiunto Alberto Marchi, Presidente Comieco. “Dal 1998 attraverso le convenzioni sono state gestite oltre 11 milioni di tonnellate di carta e cartone e trasferiti ai comuni corrispettivi economici per oltre 670 milioni di euro. Per migliorare quantità e qualità della raccolta, Comieco ha stanziato ulteriori 3,5 milioni di euro finalizzati all’acquisto di attrezzature di raccolta ed automezzi, all’avvio di progetti sperimentali di raccolta e interventi di comunicazione”. Un ruolo, quello del consorzio, riconosciuto anche dal presidente della Campania Vincenzo De Luca, che ha definito la collaborazione “con Comieco e tutta la filiera del riciclo della carta” un “modello importante che coniuga impegno civile e industriale”.
“Nell’attuazione dei progetti Faro di economia circolare finanziati dal PNRR ‒ è stato il commento di Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile del MASE ‒ l’intervento relativo al settore carta e cartone prevede un contributo complessivo di circa 106 milioni di euro con 58 impianti oggetto di cofinanziamento (di cui 39 al Centro-Sud). L’effetto leva di tali investimenti, soprattutto al sud dove verranno realizzati nuovi impianti, è straordinario: significativa in questo senso la stima riferita a Sicilia e Campania rispetto allo scenario senza PNRR con, rispettivamente, il 14% e il 4% di tasso annuo incrementale di crescita occupazionale.”
Immagine di copertina: Envato