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Da 22 anni i funzionari dell'UE non riescono a bloccare un solo pesticida, nonostante la presenza di leggi che dovrebbero proteggere le popolazioni di insetti in declino. A dirlo è il report License to Kill pubblicato oggi, martedì 26 novembre, da Pesticide Action Network Europe (PAN).

Secondo lo studio, nonostante il tracollo degli ecosistemi, per oltre due decenni i funzionari della Commissione europea hanno aggirato la legge e autorizzato decine di formulazioni di pesticidi seguendo le linee guida scritte con l'aiuto delle principali aziende agrochimiche. Il report parallelamente racconta come i governi e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) continuino a usare linee guida scritte dall'industria chimica per indebolire ulteriormente la protezione dell’ambiente.

Il Regolamento UE sui pesticidi

Il Regolamento UE sui pesticidi stabilisce che i prodotti fitosanitari non devono avere effetti inaccettabili sull'ambiente e sulle specie “non bersaglio”, tenendo conto del loro impatto sulla biodiversità e sugli ecosistemi. Tuttavia, nell'Unione Europea continuano a essere sistematicamente approvati pesticidi altamente tossici per gli insetti non bersaglio e che hanno un impatto negativo sulla biodiversità. Ciò è possibile grazie a un Documento di orientamento obsoleto, che descrive nei dettagli come valutare l'impatto dei pesticidi sugli artropodi “non bersaglio” nell'UE. In sostanza, questo Guidance Document consente l'uccisione di artropodi senza quasi alcun limite, secondo PAN.

Adottato nel 2002 e mai più rivisto, tale documento è stato fortemente influenzato dai rappresentanti dell'industria. I test richiesti per valutare l'impatto dei pesticidi sugli artropodi sono molto limitati e poco sensibili, consentendo di uccidere fino al 50% della popolazione con l'irrorazione di un singolo pesticida. In agricoltura, la realtà è che gli artropodi sono esposti a cocktail di sostanze pesticide e ad altri fattori di stress chimico di cui non si tiene conto nella valutazione. Tale documento è stato determinante per il drammatico crollo degli artropodi in corso in Europa. Criticato sia dagli scienziati che dagli stati membri dell'UE, per oltre venti anni fino a oggi non ha subìto alcuna revisione.

Gli artropodi, spiega PAN Europe, “svolgono diversi ruoli nell’ecosistema e sono essenziali per l'approvvigionamento alimentare di quasi tutta la fauna terrestre e dell'uomo. Gli scienziati affermano che l'intensificazione dell'agricoltura è la ragione primaria del grave declino degli insetti e che i pesticidi sono una delle cause principali”.

Le nuove linee guida sui pesticidi in fase di revisione

Nel giugno 2024 la Commissione europea ha concesso all'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) il via libera per la revisione del documento guida. Tuttavia, documenti non divulgati, ottenuti da PAN Europe, mostrano che le nuove linee guida non aumenterebbero il livello di protezione degli insetti o della biodiversità nel suo complesso.

Si tratta di documenti interni ottenuti da PAN Europe contro la volontà dell’EFSA che mostrano che l'agenzia ha assunto consulenti dell'industria chimica per redigere nuovi metodi di valutazione del rischio dei pesticidi che favoriscono chiaramente l'agricoltura intensiva causando ulteriori perdite di insetti, ragni, coleotteri, farfalle e altri artropodi.

Tali nuove linee guida, il cui lavoro di revisione si concluderà formalmente nelle prossime settimane, saranno soggette ad aggiornamento in base a un calendario di revisione che sarà pubblicato a gennaio prossimo. Se adottate, secondo PAN Europe, i nuovi metodi non aumenteranno le protezioni degli artropodi, e c’è il rischio che siano utilizzati come nuovo standard negli anni a venire (considerando anche che le prossime linee guida in revisione saranno quelle sugli anfibi).

Gli elementi al centro della discussione

Un altro rischio è che le nuove linee guida siano altrettanto inefficaci o addirittura peggiori di quelle attuali. Tra i punti cruciali delle nuove linee guida ci sarebbero modifiche di status che cambierebbero il ruolo degli insetti e le dinamiche tra insetti, uomo e produzione agricola. Tra questi punti, ad esempio, la produzione agricola sarebbe elevata a servizio ecosistemico”, eliminando le protezioni per tutti gli artropodi presenti sui terreni agricoli e riducendo la necessità di modificare le pratiche agricole intensive per adattarle alla biodiversità. Al contrario, tutti gli insetti che si nutrono di piante sarebbero considerati come un “disservizio ecosistemico” ed esclusi dalla protezione, sebbene cavallette e altre specie di questo tipo siano alla base di vaste reti alimentari.

Ulteriori rischi sarebbero quelli di utilizzare i terreni agricoli degradati con ecosistemi al collasso come parametro di riferimento per condizioni ecologiche sane, spostando drasticamente gli obiettivi e contraddicendo apertamente la legislazione dell’UE, e di sostituire i test che verificano se le popolazioni reali di insetti si riprendono dagli effetti di un pesticida con modelli computerizzati più economici, irrealistici e difficili da controllare per gli esperti esterni. Infine, altro elemento cruciale, sarebbe quello di ignorare l'obbligo legale di verificare l'impatto a lungo termine dei pesticidi, limitando i test di esposizione a 48 ore.

L’attività di PAN Europe

Sebbene la Corte di Giustizia europea, in una causa intentata da PAN Europe, ha recentemente chiarito che nel testo di legge sui pesticidi l'ambiente ha la priorità rispetto al miglioramento della produzione vegetale, a dicembre prossimo l'ONG chiederà alla Corte di annullare l'autorizzazione del glifosato in tutta Europa. "Le lobby della chimica hanno in qualche modo convinto i funzionari pubblici ad accettare pesticidi che hanno spazzato via un gran numero di insetti, compresi quelli essenziali per l'impollinazione delle colture, il controllo naturale dei parassiti e il sostentamento delle colture”, ha dichiarato Martin Dermine, direttore esecutivo di PAN Europe. “L'EFSA ha sprecato ingenti quantità di denaro pubblico per portarci nella direzione sbagliata e quel lavoro deve ora essere cestinato. L’agenzia dovrebbe assumere scienziati veramente imparziali e utilizzare linee guida solide per sbarazzarsi rapidamente dei pesticidi che causano tanto caos nell'ambiente da cui tutti dipendiamo.”

 

Immagine: Envato