Mentre il regolamento sugli imballaggi proposto dalla Commissione Europea è stato criticato per aver incentivato troppo il riutilizzo, il progetto NoPlà - Facciamo esercizio contro la plastica monouso prende finalmente forma. A Milano dal primo febbraio, in 13 negozi di NaturaSì saranno disponibili contenitori riutilizzabili per ridurre il consumo di plastiche usa e getta. L’iniziativa è stata lanciata dalla Fondazione Cariplo nel 2019 attraverso il bando Plastic Challenge. L’Associazione Giacimenti Urbani ha partecipato e poi vinto il bando con i partner Cascina Cuccagna e Università degli Studi Milano-Bicocca.
Come funziona il progetto NoPlà
Il progetto NoPlà prevede delle “aree test” per l’introduzione di contenitori riutilizzabili al posto del packaging usa e getta per il cibo nei supermercati. Per i clienti di NaturaSì sarà possibile ritirare un kit gratuito, composto da 4 tipologie diverse di contenitori, utili a soddisfare tutte le esigenze di acquisto in area gastronomia. Il progetto include anche attività di sensibilizzazione nelle scuole primarie, presso l’Università Bicocca e in Cascina Cuccagna a Milano.
Al momento del ritiro del kit, i partecipanti sottoscriveranno un patto di collaborazione e saranno informati rispetto al corretto uso e pulizia dei contenitori, sulla base delle linee guida approvate dalle autorità sanitarie locali. Dopo aver lavato a casa i contenitori, il cliente potrà utilizzarli per acquistare i prodotti nell’area gastronomia dei tredici punti vendita aderenti. Si potrà partecipare all’iniziativa solo con i contenitori forniti dai negozi.
Un test per il riuso dei contenitori
Il progetto ha la durata di sei mesi, durante i quali i ricercatori dell’Università degli Studi Milano-Bicocca monitoreranno l’esperienza per poter poi trarre delle valutazioni per misurarne l’efficacia e i vantaggi ambientali. Secondo Zero Waste Europe - questa scelta di consumo produce un vantaggio ambientale rispetto all’usa e getta già al 13esimo riuso del contenitore.
Il bando, vinto da Giacimenti Urbani (associazione di Milano che si occupa di ambiente e sostenibilità con un focus particolare sulla riduzione dello spreco di risorse e l’attivazione di percorsi di economia circolare dal basso), segue uno dei punti cardine su cui la Commissione europea sta puntando: il riuso dei contenitori e il principio della ricarica (refill), pratiche considerate strategiche per la riduzione della plastica monouso e del suo eventuale inquinamento.
Per l’approvazione della proposta di regolamento sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio presentata in Commissione europea il 30 novembre scorso, ci si aspettano lunghi negoziati. Un accordo che faccia contenta anche l’industria della plastica potrebbe richiedere anni di trattative e discussioni.
Per quanto riguarda il riuso dei contenitori, la proposta stabilisce una serie di obiettivi di riutilizzo e ricarica per diversi settori e formati di imballaggio. Per esempio, dal 1° gennaio 2030 il 20% delle bevande fredde e calde da asporto riempite in un contenitore dovrà essere disponibile in un imballaggio riutilizzabile all'interno di un sistema che ne consenta il rifornimento. Per i cibi pronti da asporto, gli obiettivi sono del 10%, a partire da gennaio 2030, il 40% e del 75% a partire dal 2040. Insomma, il progetto NoPlà è anche un test per capire se questi target europei sono attuabili.
Immagine: Ella Olsson (Unsplash)