Facciamo esercizio contro la plastica monouso è il mantra di Noplà. Un esperimento sociale che puntando sui giovani vuole dimostrare come sia davvero possibile cambiare le nostre abitudini.
Il progetto Noplà
L’Associazione Giacimenti Urbani ha presentato un ambizioso piano finanziato dalla Fondazione Cariplo per ridurre l’uso della plastica monouso e dei materiali usa e getta. Il bando Plastic challenge prevede un fondo di 950mila euro per una sfida che oggi punta sull’individuazione di modalità di offerta e consumo alternative, sostenibili e innovative.
Noplà consiste in una sperimentazione biennale che prevede percorsi di educazione e formazione su una vasta area del comune di Milano. Sono stati coinvolti partner di spicco come l’Università Milano Bicocca, la catena di supermercati bio Naturasì e la cascina Cuccagna. Il progetto ruota attorno a due temi: l’uso dell’acqua del rubinetto che specialmente a Milano è di ottima qualità, insieme al parallelo maggior utilizzo di borracce e bicchieri riusabili. L’altro tema centrale è la diffusione di contenitori riutilizzabili come credibile alternativa alla plastica usa e getta.
La spinta dei giovani
“Vogliamo partire dai giovani e dalla scuola – afferma Donatella Pavan giornalista ambientale e presidente dell’associazione Giacimenti Urbani – perché crediamo che i ragazzi, essendo più sensibili a temi sostenibili, possano coinvolgere di più le famiglie”. Facciamo esercizio contro la plastica monouso è il mantra del progetto che punta a educare alla sostenibilità ambientale anche i meno giovani. “Vorremmo convincere gli adulti a cambiare abitudini – continua Donatella Pavan – e chi meglio dei loro figli? Credo che il lockdown dovuto all’emergenza Covid possa essere l’occasione giusta per portarci a fare cose più sostenibili, rallentando i ritmi frenetici a cui eravamo abituati”.
Ridurre la plastica monouso, partendo dal mangiare e dal bere
In Italia dei 7 milioni di tonnellate di plastica prodotti ogni anno il 40% sono imballaggi. A livello globale e nazionale aumenta costantemente l’immissione di materie plastiche nell’ambiente, un trend che non è accompagnato da un adeguato tasso di riciclo dei materiali per dare loro una seconda vita. Fare una corretta raccolta differenziata è un dovere imprescindibile, ma è ormai chiaro che il riciclo da solo non basta più. Solo nel 2018 in Italia sono state utilizzate in ambito domestico 1 milione e 460mila tonnellate di plastica. Evitare di produrre ciò di cui non si ha necessità può essere davvero la carta vincente.
Gran parte dell’utilizzo di plastica monouso è correlato a due bisogni primari: mangiare e bere. Noplà attraverso il suo progetto vuole dimostrare che non ci vogliono grandi sacrifici per ridurre la produzione di rifiuti di plastica. La parola chiave è riutilizzo. Noplà incentiverà l’utilizzo di contenitori per acquistare cibo sfuso evitando il packaging del prodotto, le borracce e i bicchieri riutilizzabili o biodegradabili nelle mense scolastiche. E con l’aiuto dell’Università Bicocca farà capire ai più piccoli che bere dall’acqua del rubinetto o dalle fontanelle di Cascina Cuccagna è sano e ecofriendly. Un esperimento necessario, per dimostrare che cambiare abitudini poco sostenibili si può.