Il 26 giugno Lucart ha presentato a Roma il proprio Rapporto di sostenibilità 2023. Il documento, giunto alla 19ª edizione, sottolinea gli importanti traguardi raggiunti dal gruppo cartario multinazionale, tra performance finanziarie e ambientali e responsabilità sociale d'impresa. Conosciuto per i brand Tenderly, Grazie EcoNatural e Tutto Pannocarta, Lucart non solo ha chiuso il 2023 con un fatturato di 765 milioni di euro (+ 6,7% rispetto al 2022) e un EBITDA più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, ma ha infatti ulteriormente migliorato il proprio impatto ambientali tenendo fede ai propri impegni di riduzione di emissioni di CO₂.
“Il 2023 è stato un anno di straordinario successo, durante il quale abbiamo iniziato a raccogliere i frutti degli investimenti impiantistici e organizzativi effettuati negli anni precedenti”, ha commentato Massimo Pasquini, amministratore delegato di Lucart. “Siamo particolarmente orgogliosi di questi risultati, che rappresentano la dimostrazione più tangibile di come un’azienda possa raggiungere ottime performance economiche ottenendo allo stesso tempo performance ambientali e sociali di altissimo livello.”
Lucart, i numeri del Rapporto di sostenibilità 2023
Nel panorama industriale, il settore cartario è considerato uno dei più difficili da decarbonizzare, etichettato come hard to abate per le sue elevate emissioni e l'intensa domanda energetica. Nel corso del 2023, Lucart ha però ulteriormente migliorato il proprio impatto sull’ambiente continuando a ridurre le emissioni di CO₂, che si attestano ora a 403,75 Kg di CO₂e per tonnellata di carta prodotta, contro i 408,18 del 2022. Anche il consumo idrico è in diminuzione con 9,48 m3/tonnellata di carta prodotta (-35,9% rispetto al 2013), sempre più vicino all’obiettivo di 9,40 fissato per il 2025. In netta diminuzione, nell’ultimo decennio, anche il consumo energetico specifico (-25% vs 2014).
Il gruppo continua invece a mantenere un equilibrio nell'uso delle materie prime utilizzate, con una composizione del 45% di cellulosa vergine e del 55% di carta riciclata. L'azienda mira però a incrementare ulteriormente questa proporzione entro il 2030, puntando a utilizzare il 40% di cellulosa vergine e il 60% di carta riciclata. Per quanto riguarda gli imballaggi, Lucart ha già raggiunto l'importante traguardo del 100% di materiali riciclabili o compostabili a partire dal 2021. Attualmente, l'80% di questi imballaggi contiene oltre il 30% di materiali riciclati. Inoltre, Lucart è vicina a realizzare un altro ambizioso obiettivo: entro il 2030, intende recuperare il 90% dei rifiuti prodotti. Al momento, ha già raggiunto l'83,7% di rifiuti recuperati, dimostrando un forte impegno nella riduzione dell'impatto ambientale.
Certificazioni, verso traguardi sempre più prestigiosi
All'inizio del 2024, Lucart ha aderito alla Science Based Target Initiative (SBTi) per sviluppare un percorso di decarbonizzazione scientificamente validato lungo l'intera catena del valore. In particolare, rispetto al 2021, l'azienda ha ridotto del 7% le emissioni specifiche di Scopo 1 (che comprendono le emissioni dirette di gas serra provenienti dalle attività aziendali, come la combustione nei forni industriali) e del 33% le emissioni di Scopo 2 (che includono le emissioni indirette legate al consumo di energia elettrica e calore acquistati da fornitori esterni).
“In ambito ambientale abbiamo aderito alla Science Based Target Initiative (SBTi) per sviluppare un percorso di decarbonizzazione rispondente a criteri scientificamente validati lungo l’intera catena del valore e abbiamo iniziato un percorso che ci vedrà aderire al Codice di condotta della AMFORI Business Social Compliance Initiative (BSCI) in ambito di responsabilità etica e sociale sempre lungo l’intera catena del valore. Per questo motivo abbiamo recentemente creato una funzione, denominata Sustainable Supply, che gestirà la transizione sostenibile con particolare attenzione all’intera filiera di produzione” scrive Pasquini nella lettera agli stakeholder.
Secondo quanto riportato dal Gruppo, l'obiettivo di ottenere la certificazione ISO 45001 per la totalità degli stabilimenti sarebbe poi sempre più vicino, con il traguardo previsto per il 2025. Attualmente, il 91% dei siti produttivi ha già ottenuto questa importante certificazione, che attesta il rispetto degli standard internazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Infine, nel 2023, Lucart ha conquistato per il secondo anno consecutivo il rating Platinum sulla responsabilità sociale d’impresa di Ecovadis, un'agenzia indipendente che valuta la responsabilità sociale d'impresa. Questo riconoscimento, il più alto possibile, è assegnato a meno dell'1% delle oltre 90.000 aziende esaminate a livello globale.
Economia circolare, il progetto EcoNatural continua a crescere
EcoNatural, l’iniziativa lanciata da Lucart nel 2010 per il recupero di tutti i materiali presenti nei cartoni per alimenti come i Tetra Pak, si è affermato nel tempo come uno degli esempi più avanzati di economia circolare in Europa. Grazie a EcoNatural, tra il 2013 e il 2023, Lucart ha infatti recuperato oltre 10,7 miliardi di cartoni per bevande, risparmiando l'abbattimento di 4,6 milioni di alberi e evitando l'emissione di 281.300 tonnellate di CO₂ equivalente. Nel 2023, visti i risultati, in collaborazione con CPR System Lucart ha quindi inaugurato a Ferrara un nuovo stabilimento capace di produrre oltre 250.000 pallet all’anno utilizzando plastica riciclata ottenuta dagli scarti di polietilene e alluminio provenienti dai cartoni per bevande.
Immagini: Lucart, presentazione del Rapporto di sostenibilità 2023