Questa mattina, al World Circular Economy Forum 2024 in corso a Bruxelles, le maggiori banche e istituzioni pubbliche di promozione dell'Unione Europea e la Banca europea per gli investimenti (BEI) hanno annunciato di aver superato l'obiettivo di 10 miliardi di euro di finanziamenti per progetti di economia circolare, raggiungendo gli 11,57 miliardi di euro alla fine del 2023. Inoltre, entra a far parte del JICE anche Invest-NL, l'istituto nazionale di promozione dei Paesi Bassi istituito nel 2020.

La transizione da un'economia lineare a un'economia circolare è fondamentale per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare se si considera l'SDG 12 di Consumo e produzione responsabili. Data l'urgenza di affrontare le crisi climatiche e ambientali in corso, l'Iniziativa congiunta sull'economia circolare (JICE) ha deciso di alzare il suo obiettivo e punta ora a fornire 16 miliardi di euro per progetti di economia circolare entro la fine del 2025.

Le dichiarazioni

I vari membri dei consigli di amministrazione e i CEO degli istituti finanziari coinvolti intervenuti questa mattina, mercoledì 17 aprile, alla sessione Bridging borders: financing the circular economy with promotional banks durante il World Circular Economy Forum (WCEF), in corso nella capitale belga, hanno espresso soddisfazione per il raggiungimento degli obiettivi prefissati al 2023 e la determinazione a continuare nel finanziamento della transizione circolare.

Radoslaw Kwiecien, membro del consiglio di amministrazione di BGK e Chief ESG Officer, ha dichiarato: "È bello vedere che JICE sta crescendo, perché un'Europa efficiente dal punto di vista delle risorse è ciò a cui tutti miriamo. Abbiamo bisogno di più progetti di economia circolare sia da parte delle imprese private che del settore pubblico”. A Kwiecien fa eco Dario Scannapieco, amministratore delegato di CDP, che ha dichiarato: “I notevoli risultati ottenuti finora da JICE dimostrano la capacità delle banche e delle istituzioni pubbliche di collaborare alla promozione della transizione verde in Europa. Per questo motivo, l'estensione dell'iniziativa a un nuovo membro e l'introduzione di un nuovo obiettivo di investimento segnano una pietra miliare in questa collaborazione."

L’importanza della collaborazione è stata sottolineata anche dalla presidente della Banca europea per gli investimenti, Nadia Calviño, che ha affermato: “Promuovere la collaborazione, al di là dei confini, dei settori e degli operatori finanziari, è fondamentale per massimizzare il nostro impatto".

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La Joint Initiative on Circular Economy (JICE)

Le maggiori banche e istituzioni pubbliche di promozione dell'Unione Europea ‒ la polacca Bank Gospodarstwa Krajowego (BGK), la francese Caisse des Dépôts Groupe (CDC), l’italiana Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la spagnola Instituto de Crédito Oficial (ICO) e la tedesca Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW) ‒ e la BEI avevano deciso la scorsa estate di prolungare la loro Joint Initiative on Circular Economy (JICE), nata nel 2019, oltre il termine originario del 2023. Allo stesso tempo, i partner dell’iniziativa avevano deciso di aprire quest’ultima ad altre banche e istituzioni pubbliche europee interessate.

JICE, lanciata nel 2019, mira a fornire finanziamenti a lungo termine per progetti che accelerano la transizione circolari. I partner avevano fissato un obiettivo di finanziamento di almeno 10 miliardi di euro per progetti di economia circolare entro la fine del 2023, ossia su un periodo di cinque anni, che oggi appunto passa a 16 miliardi.

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I progetti finanziati

I progetti finanziati a oggi rientrano in un'ampia gamma di settori, tra cui l'agricoltura, l'industria e i servizi, la mobilità, lo sviluppo urbano, la gestione dei rifiuti e delle acque. Tra le altre priorità, sono valutati progetti che contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra e i rifiuti, a preservare i materiali, a migliorare l'efficienza energetica e la sostenibilità o a sviluppare materiali innovativi e soluzioni circolari. I progetti coprono tutte le fasi della catena del valore e del ciclo di vita di prodotti e servizi, dalla progettazione al recupero del valore.

Tra le aziende e i progetti sostenuti di recente compaiono la tedesca Essity, azienda leader nel settore dell’igiene e della salute, proprietaria di brand quali Tempo e TENA, che è stata finanziata per produrre carta igienica dalla paglia; Saviola Holding, azienda italiana che dal 1997 produce pannelli truciolari totalmente da legno riciclato; Elemental, holding di riciclo polacca, che oggi opera in 40 diversi mercati e che recupera metalli strategici e rari trattando rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, convertitori catalitici e circuiti stampati. Tra i progetti più innovativi finanziati vi sono il bioriciclaggio del PET (polietilene tereftalato) e la biodegradazione del PLA (acido polilattico), progettati da Carbios, azienda biotecnologica francese che sviluppa e industrializza soluzioni a base biologica per reinventare il ciclo di vita della plastica e dei tessuti.

 

Immagini di copertina: Icarus Chu, Unsplash