Le comunità energetiche rappresentano una rivoluzione dei paradigmi di gestione dell’energia. Una trasformazione sistemica a cui partecipa attivamente anche E.ON, gruppo energetico internazionale che, oltre a occuparsi di dimensionamento, progettazione e installazione degli impianti fotovoltaici più opportuni per la nascita delle CER, offre anche supporto per la loro costituzione, adempiendo a tutte le fasi burocratiche nei confronti del gestore dei servizi energetici e alle attività di promozione sul territorio.

La nuova CER di Italconcia

A 50 km da Firenze, in prossimità del piccolo borgo di Castelfranco di Sotto, nel pisano, sorgerà una comunità energetica rinnovabile nata dalla collaborazione tra E.ON e Italconcia, azienda specializzata nella lavorazione della pelle di vitello. Si tratta di un impianto fotovoltaico che con 348 moduli ad alta efficienza e una potenza di 154 kWp (kilowatt di picco) sarà in grado di produrre circa 188 kWh di energia, di cui circa il 50% verrà messo a disposizione degli utenti, consumatori privati, piccoli imprenditori e PMI che parteciperanno al progetto.

“Questa iniziativa rappresenta un significativo passo avanti verso la transizione e l’indipendenza energetica”, ha dichiarato Daniela Leotta, Chief Strategy, Sustainability and Communication Director di E.ON Italia. “Siamo orgogliosi di collaborare con Italconcia per raggiungere questo obiettivo. Crediamo fermamente che la transizione energetica debba essere un percorso condiviso, in cui i cittadini possano svolgere un ruolo attivo. Per questo motivo, sosteniamo con convinzione l’efficacia delle comunità energetiche rinnovabili, che coinvolgono direttamente la comunità in un impegno comune, portando benefici a tutta la collettività.”

Italconcia, che ha investito nella realizzazione dell’impianto, prevede un ritorno economico in circa 3-4 anni, in base anche agli effettivi giorni di sole e dell'energia autoconsumata dall'azienda. Gli incentivi erogati dal GSE, invece, verranno suddivisi fra gli aderenti e a progetti a supporto della comunità locale in base al regolamento in via di definizione. Successivamente all’attivazione della CER potranno poi unirsi al progetto altre aziende e privati.

Benefici ambientali della CER

In ottica di transizione energetica e di decarbonizzazione abitativa, le CER offrono benefici concreti. Nel caso del nuovo impianto fotovoltaico installato da E.ON, Italconcia prevede un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica pari a 60.189 kg all’anno, una quantità equivalente a quanto assorbito da 2.408 alberi.

Oltre a diminuire la dipendenza dai combustibili fossili, le comunità energetiche rinnovabili, essendo decentralizzate, alleggeriscono il carico sulla rete elettrica nazionale. Infine sono paladine della democrazia energetica e fungono da volano per sensibilizzare e aumentare la consapevolezza della comunità locale sui temi energetici e ambientali. Un meccanismo bottom-up che vede un ruolo centrale di cittadini ed enti locali.

L’impegno di E.ON a favore delle CER

E.ON vede le comunità energetiche rinnovabili come strumento per abilitare la transizione energetica, soprattutto in Italia. Secondo il report di sostenibilità aziendale, nel 2023 E.ON Italia ha registrato una riduzione delle emissioni di CO₂ di circa 730.000 tonnellate. Gli impianti fotovoltaici sono cresciuti del 22% rispetto al 2022 raggiungendo quota 4.400. Le emissioni scope 1 e scope 2 sono state tagliate del 36,7% rispetto al 2019. Mentre quelle relative ai clienti (scope 3) sono scese del 46,8% grazie a soluzioni di efficientamento e all’utilizzo di energia verde. La strada verso l’elettrificazione di E.ON è ormai tracciata.

 

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Immagini: E.ON