Il 30 gennaio, la direzione generale fonti energetiche e titoli abilitativi del Dipartimento energia del MASE, insieme al Comitato italiano gas (CIG) e a Inrete distribuzione energia (società del gruppo Hera), hanno firmato un protocollo operativo per sperimentare l’immissione nelle reti domestiche di una miscela di gas naturale e idrogeno, con una percentuale fino al 10%. Il progetto, che coinvolge una zona residenziale in provincia di Modena, si inserisce nell'accordo quadro siglato tra MASE e CIG il 21 novembre 2024.
“La necessità di diversificare le fonti energetiche non può prescindere dall’utilizzo dei green gas come l’idrogeno. In questo contesto, i nostri asset sono pronti a incrementare la percentuale di blending nelle reti, come previsto dal protocollo, fino al 10%, allineandosi alla tassonomia europea”, ha dichiarato l’amministratore delegato del Gruppo Hera, Orazio Iacono.
Come avverrà la sperimentazione
La sperimentazione prevede, per la prima volta in Italia, l’introduzione graduale di miscele di gas naturale e idrogeno fino al 10% in un tratto isolato della rete. Il test si svolgerà nel comune di Castelfranco Emilia (Modena), su un tratto che alimenta circa 40 famiglie. Nel 2022, su questa stessa rete, è stato già sperimentato con successo l'uso di miscele al 2% di idrogeno.
In base al protocollo, la sperimentazione avrà inizio nei prossimi mesi e si articolerà in due fasi, della durata complessiva di 10-15 giorni. La prima fase prevede l’immissione di una miscela con il 5% di idrogeno, contribuendo agli studi per valutare un eventuale aumento della percentuale. Il progetto sarà realizzato in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale e i cittadini coinvolti. Durante i test, oltre a monitorare i parametri della rete, saranno effettuate verifiche sul funzionamento degli apparecchi a gas nelle abitazioni (caldaie e piani cottura), situati a valle del contatore, per garantire la sicurezza e l’efficienza degli impianti domestici.
Per misurare correttamente il gas, si legge in un comunicato Hera, la sperimentazione utilizzerà il contatore evoluto NexMeter, che sarà installato su tutte le utenze di Castelfranco Emilia coinvolte nel progetto. NexMeter è un contatore gas G4 sviluppato dal Gruppo Hera, già abilitato a misurare miscele di metano e idrogeno. Questo dispositivo, che combina tecnologie all’avanguardia con funzioni di sicurezza, è già presente in quasi 300.000 abitazioni italiane collegate alle reti di distribuzione gas gestite dalle società del Gruppo Hera.
In copertina: l’incontro al MASE con dirigenti del Ministero, CIG e Gruppo Hera. Da sinistra: Liliana Panei, consulente CIG; Federico Bronzini, AD Inrete Distribuzione Energia, Dina Lanzi, Presidente CIG; Marilena Barbaro, Direttore Generale Infrastrutture e Sicurezza – MASE; Alessandro Baroncini, Direttore Centrale Reti del Gruppo Hera; Stefano Cagnoli, Direttore Generale CIG